L'omicidio del taxista in liberta 4 minorenni

L'omicidio del taxista in liberta 4 minorenni Il fatto a luglio, in piazza Castello L'omicidio del taxista in liberta 4 minorenni Il giudice li ha scarcerati per "mancanza di indizi" - Sempre detenuti l'accoltellatore e altri tre ragazzi accusati di rapina Notte del 28 luglio: otto giovani dal 14 al 26 anni compiono un «raid» di violenza rapinando un omossessuale In piazza del Municipio e tentando altre aggressioni. Poi giungono in piazza Castello ed eccoli accanto ad un taxi in attesa: hanno un breve diverbio con un passeggero seduto sul sedile posteriore, poi salgono. Al volante è l'autista Primo Angelini, 40 anni, padre di due figli: litigano anche con lui, si scatena una rissa. Al termine dello scontro, l'uomo e a terra in un lago di sangue con il petto straziato da un coltello: morirà dopo pochi minuti. Quattro degli otto che avevano partecipato all'aggressione sono stati scarcerati ieri su provvedimento del consigliere istruttore dott. Palaja: Salvatore Petraroli, 26 anni, via Chatillon 13, difeso dall'aw. Balestra; Antonio Pollidoro, 18 anni, via delle Querce 14; Giovanni Gatti, 15 anni, abitante anch'egll alla Falcherà, e Sebastiano Traina, 14 anni, via degli Abeti 1 b. Motivo della loro liberazione, «mancanza di sufficienti indizi». Restano in carcere e 11 processo sarà celebrato dal tribunale del minorenni, Arcangelo Frlja, 15 anni, via delle Querce 15 (difeso dagli avvocati Glanaria e Zamacchla) 11 giovanissimo accoltellatore del tassista; Luigi Catania, 14 anni, via delle Querce 14; Savino Lorusso, 17 anni, via delle Querce 15 e Alfredo Coppola, 14 anni, via delle Betulle 5. Gli ultimi tre sono accusati di rapina aggravata nei confronti dell'omosessuale compiuta la stessa notte dell'omicidio. La morte di Primo Angelini aveva commosso l'Intera città ed il glomo dei suoi funerali, dietro una folla Immensa, erano sfilati, silenziosi, i mille taxi gialli dei colleghi dell'ucciso. Un assassinio terribile e sconcertante anche per la giovanissima età d'un «killer» che da poco aveva smesso i cai- a o e i e 7 e i i d o , i o r » - zonl corti. Ricostruendo, per gli Inquirenti, quella notte di sangue. Arcangelo Frija aveva detto: «Eravamo tutti un po' ubriachi di birra e, dopo aver rapinato quell'uomo nel centro storico, volevamo tornare a casa». Dopo aver fatto scendere un passeggero, i giovani si infilarono nel taxi di Primo Angelini dicendogli di portarli alla Falcherà. Pollidoro, seduto accanto al guidatore gli ingiunse di andare più forte, l'uomo rispose: «fo non corro ». Fu la molla che fece esplodere nel gruppo di giovinastri la violenza: Pollidoro schiaffeggiò l'autista che, di rimando, chiese aiuto via-radio. Ancora pugni e schiaffi, poi Frija e gli amici scesero inseguiti dall'Angelini che impugnava la catena foderata di plastica dell'antifurto. Commenta ancora Frija: «Sono stato colpito dall'arma ed ho reagito d'istinto con il coltello». Primo Angelini si piegò comprimendosi 11 petto insanguinato, cadde a terra mentre gli aggressori fuggivano. Dopo pochi minuti un collega lo vide accanto al sua taxi giallo, tentò di soccorrerlo: nulla da fare, era già morto per la recisione dell'aorta. Concerto a Ivrea — Nella Cattedrale, martedì, ore 21, con 11 soprano Annamaria Venditti e l'organista Guido Donati. Il programma prevede musiche di Buxtehude. Cavalli, Haendel, Pergolesi, Mercadante, Bach, Lessema, Gounod, Baroni e dei canavesani Ponchla e Burbattl. L itti Pi Alii Si Ti Pli Pllid Gi La vittima Primo Angelini - Scarcerati: Traina, Petraroli, Pollidoro e Gatti