Facchetti (93 gare) si avvicina ai "magnifici dieci,, del mondo

Facchetti (93 gare) si avvicina ai "magnifici dieci,, del mondo In Italia nessuno ha tante presenze in nazionale Facchetti (93 gare) si avvicina ai "magnifici dieci,, del mondo Giacinto Facchetti, capitano degli azzurri, giocherà domani la sua novantatreesima partita con la nazionale A avvicinandosi cosi al gruppetto del primi dieci fuoriclasse di tutti I tempi. Le gare da lui disputate sono tutte ufficiali, cioè riconosciute dalla Fifa e sempre contro rappresentative di altre nazioni. Proprio nei giorni scorsi in Brasile contro il Milan, Rivelino, capitano dei «cariocas» (32 anni, esponente del Fluminense di Rio de Janeiro) ha raggiunto le 107 gare con la sua nazionale. - In Brasile — premette però Facchetti — vengono considerati come gettoni di presenza anche le partite disputate con I club o selezioni varie. In questo modo io avrei già superato abbondantemente i 150 Incontri e sarei il primo nel mondo, senza dimenticare che a differenza di altre nazionali la nostra in diverse stagioni svolge un'attività molto limitata ». Facchetti insegue da oltre 14 anni il prestigioso traguardo delle 100 partite con la nazionale A: esordi con la maglia azzurra della massima rappresentativa II 27 marzo 1963. Con lui fra i ■ deb» c'era anche l'allora granata Lido Vieri. Giocarono In Turchia vincendo con un gol di Sormanl. Ricordate questi nomi?: Vieri, Maldinl, Facchetti, Tumburus, Salvadore, Trapattoni, Orlando, Puia, Sormanl, Corso e Menichelli. Prima di lui per tanti anni un altro terzino, il leggendario Callgaris, aveva guidato la speciale classifica degli uomini di ferro del nostro calcio: poi Giacinto a sua volta aveva trascinato gli Inseguitori portando dietro di sé alcuni «messicani» e dando nel contempo un nuovo volto alla graduatoria del grandi azzurri di tutti i tempi. « Se riesco a tenermi in forma fino al mondiali — continua Facchetti — spero proprio di raggiungere le 100 presenze, dopodiché potrei ritirarmi soddisfatto. Godo della fiducia di Bearzot e del miei compagni. Anche In Germania ho svolto abbastanza bene II mio lavoro, stando almeno ai giudizi generali, compresi quelli dei tedeschi. Ho 35 anni ma non mi sento assolutamente catalogabile come "vecchio"'. E lo dimostra continuamente sul campo, anche se nell'Inter c'è un accenno di contestazione «tattica» nel suol confronti: il capitano però non si arrende e quando è il momento opportuno ritorna ad essere II difensore Implacabile « che gioca — come ha precisato recentemente con fierezza il suo presidente Fralzzoll — senza compiere falli ». Giacinto torna sull'argomento delle partite internazionali: non gli va giù che vengano stilate graduatorie così approssimati¬ ve. - Dovrebbe essere la Federazione internazionale — dice — a fornire I dati ufficiali e invece ogni Paese si arrangia e cerca di portare avanti I suoi esponenti ». E' proprio II caso di Rivelino del Brasile. Recentemente su alcuni giornali europei è esplosa una polemica sul numero di partite giocate da alcuni «big», primo fra i quali Edson Arantes do Nascimento detto Pelé. Dal Brasile si contestava il fatto che primatista della graduatoria fosse l'Inglese Bobby Moore, mentre secondo I giornalisti di Rio de Janeiro II recordman sarebbe Il solito Pelé con 110 partite. Aggiungevano che Djalma Santos era arrivato a 106, Nasazzi, gran difensore dell'Uruguay laureatosi primo campione del mondo, a quota 104 (In realtà sono 66), senza dimenticare appunto Rivelino. In proposito è stata interpellata la Fifa, che ha fornito dati ufficiali: anche lo stesso capitano attuale del Brasile è stato «ridimensionato» con 85 gare. A Rio ovviamente gli hanno ugualmente accreditato la centosettesima partita. Giorgio Gandolfi

Luoghi citati: Brasile, Germania, Italia, Rio, Turchia, Uruguay