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Bing Crosby, "re,, della canzone stroncato da infarto a Madrid Il cantante-attore americano aveva 73 anni Bing Crosby, "re,, della canzone stroncato da infarto a Madrid Madrid, 14 ottobre. II cantante e attore Bing Crosby è morto oggi mentre giocava a golf a Madrid. Lo riferisce l'agenzia di informazione spagnola Cifra. Aveva 73 anni. Un portavoce del club ba raccontato che erano le 18,20 quando Crosby è crollato a terra, dopo avere raggiunto la 17" buca nel circolo di golf di La Moraleja, alla periferia della capitale spagnola. Trasportato d'urgenza all'ospedale dalla Croce Rossa, è arrivato morto. Il primo referto medico parla di crisi cardiaca. Crosby aveva appena terminato una trionfale tournée in Inghilterra ed era giunto in Spagna per partepare ad una battuta di caccia al fagiano. Prima della tournée Inglese si era sottoposto ad un delicato intervento chirurgico ad un disco vertebrale, ed aveva dovuto affrontare una lunga convalescenza. Tutti gli anni a Natale, due dei suol dischi più noti, « White Crlstmas » e « Sileni night», registrati circa 25 anni fa, vengono diffusi da centinaia di stazioni radio in ogni parte della terra. Anche prima di Sinatra l'America ebbe una «voce» per antonomasia, e fu quella di Bing Crosby, nato a Tacoma nel 1904. Una voce di baritono, calda e pastosa, quale eccelleva nel registro medio, là dove si signoreggiano più facilmente i cuori delle fanciulle. Gli americani dicono « to croon » per sussurrare, mormorare; e Crosby penò poco a diventare il più popolare « crooner » del mondo. Aveva fatto da giovane diversi mestieri, frammezzandoli tuttavia di studi severi. Quel che mutò il corso della sua vita e gli fece scagliare le pandette, fu l'incontro col pianista e direttore d'orchestra Al Rinker che lo assunse come batterista, tirandoselo poi appresso in applaudite «tournées». Il «duo», trasformato in «trio» con l'aggiunta di Harry Barris, divenne celeberrimo sotto l'aspetto sia spettacolare sia discografico: un biografo che scrive di Crosby nel 1956 assicura che nei cinque continenti circolavano di lui non meno di 60 milioni di dischi. Il cinema lo assunse nel 1932 con The Big Broadcast, che gli dischiuse una seconda popolarità, bene assicurata ai doni d'una simpatica presenza (l'occhio chiaro, i modi tra soavi e gravi). In coppia con Bob Hope o solo, portò all'apice del successo quel genere di melo-commedia esilarante (basti ricordare Signorine non guardate i marinai) in cui s'andava scaricando in America la tensione della guerra; e per molti anni egli fu in testa alla graduatoria degli attori preferiti dal pubblico statunitense. Quel che vi era in lui di prelatizio, non andò perduto presso i produttori; e l'attore-cantante scacciapensieri die luogo a una bella caratterizzazione di sacerdote, quella di « Padre O' Malley » in La mia vita (1944), che gli fruttò, per la sensibilità e la fermezza del segno, un meritato «Oscar». E sacerdote egli fu ancora l'anno appresso in Le campane di Santa Maria accanto alla Bergman: con dignità; sebbene con qualche sentore di rifritto. Comico «velato», discreto, più atto a far da «spalla» che da mattatore, che Crosby avesse qualità di attore drammatico era già trapelato dai due film precedenti; ma risultò a chiare e bellissime note nel 1954, allorché egli tenne in quei toni di dolorosa prostrazione e di sofferta umanità il personaggio del «marito» nella famosa Ragazza di campagna. Ubriaconi contumaci se n'erano visti tanti, ma quello non fu più dimenticato. Attore spontaneo misurato e sensibile, cantante suadente su scala mondiale (celeberrimo e divulgato come il pane, il suo « Bianco Natale »), Crosby lascia vivida memoria di sé; e chi voglia arricchirla di gustosi particolari d'ambiente, non ha che da leggere la sua autobiografia Cali Me Lucky, pubblicata nel 1953. Con Crosby se ne va un altro patetico frammento del più glorioso cinema americano degli Anni Trenta e Quaranta, contrassegnato dal divismo. r. s. Bing Crosby e la moglie Kathryn durante uno show a San Francisco lo scorso anno