Medici a scuola per scoprire tutti i segreti del diabete di Bruno Ghibaudi

Medici a scuola per scoprire tutti i segreti del diabete Ogni anno, in Italia, provoca 15 mila morti Medici a scuola per scoprire tutti i segreti del diabete (Dal nostro inviato speciale) Fiuggi, 13 ottobre. Un medico esperto può scoprire un diabetico anche attraverso una semplice stretta di mano o un sorriso. Una secchezza anomala della mano, un ispessimento eccessivo della sua cute o un suo colore insolito, possono essere le spie — anche se non le uniche — del diabete, come lo possono essere le gengive ipertrofiche, sanguinanti o attaccate dalla piorrea messe in mostra da un sorriso. Lo ha detto il diabetologo belga J. J. Hoet durante la prima giornata del corso di aggiornamento sul diabete organizzato a Fiuggi dalla cattedra di Medicina costituzionale e di Endocrinologia dell'Università di Roma e dalla Società europea per lo studio del diabete. Le lezioni, seguite da più di 300 medici, sono tenute da docenti italiani e stranieri molto illustri. Con il termine «diabete», vengono indicati alcuni stati patologici caratterizzati da perdita di sostanze organiche attraverso le urine. I colpiti da diabete mellito, causato da eccessi alimentari prolungati o da matrici di natura ereditaria, eliminano zucchero; quelli affetti da diabete insipido preducono urina in eccesso e provano sete. Lo zucchero nelle urine può essere dovuto anche al diabete renale, in seguito ad un'alterazione di questi organi che impedisce il riassorbimento degli zuccheri; nel diabete mellito, è invece provocato dalla carenza di insulina, un ormone secreto dal pancreas e che favorisce l'ossidazione degli zuccheri e quindi il loro consumo da parte dei tessuti. Se questo non avviene, anche i lipidi vengono utilizzati in maniera incompleta e nel sangue incominciano ad accumularsi sostanze chetoniche pericolose. Quando l'accumulo supera un certo livello, si arriva all'intossicazione grave e anche al coma. In Italia, circa il 5 per cento della popolazione soffre di diabete e ogni anno circa 15 mila persone ne muoiono. Rene, occhio, sistema arterioso e sistema venoso sono i bersagli più frequenti del diabete, che può però causare altri disturbi che vanno dalla difficoltà motoria all'impotenza sessuale. Nella tavola rotonda moderata da L. Krall di Boston, è emerso che il diabete, provocando una retinopatia difficile da curare, conduce spesso alla cecità completa (15 per cento). Sulle conseguenze per il rene ha riferito il professor G.F. Lenti di Torino, ricordando che le complicanze renali sono le più frequenti e le più serie, proprio perché possono provocare insufficienza renale e condurre prima alla schiavitù della dialisi periodica con il rene artificiale e poi addirittura al trapianto. Altrettanto frequenti, specialmente nell'adulto, sono le lesioni alle grosse, arterie e ai piccoli vasi. Nel primo caso appaiono simili a quelle causate dall'arteriosclerosi, ma nel diabetico emergono più precocemente e con maggior gravità. Nel secondo le lesioni, considerate specifiche della malattia, aggrediscono in particolare la retina e i reni. Nel 20 per cento dei casi, il diabete provoca neuropatie che si presentano in maniera tanto subdola da ingannare anche i medici sulla loro vera origine. Si tratta per lo più di disturbi ai nervi periferici che inducono dolori alle estremità e anomalie nella percezione tattile. Come hanno ampiamente illustrato i professori Crepaldi di Padova e Fiorani di Roma, i diabetici colpiti da questi disturbi possono per esempio ustionarsi anche in maniera grave, in quanto non riescono a percepire la presenza di una sorgente di calore. Bruno Ghibaudi

Persone citate: Crepaldi, Fiorani, Hoet, L. Krall

Luoghi citati: Boston, Fiuggi, Italia, Padova, Roma, Torino