Tito cerca anche in Occidente garanti per l'unità jugoslava

Tito cerca anche in Occidente garanti per l'unità jugoslava Il Maresciallo ricevuto a Parigi da Giscard Tito cerca anche in Occidente garanti per l'unità jugoslava (Dal nostro corrispondente) Parigi, 12 ottobre. Il Maresciallo Tito ha cominciato la sua visita ufficiale di tre giorni, giungendo a Parigi alle 15,35 di oggi. Il presidente jugoslavo è stato accolto all'aeroporto da Giscard d'Estaing che ha definito il dialogo tra ì due paesi «naturale e necessario», e l'ha subito collocato nel quadro della distensione, «principale causa da sostenere in questo nostro mondo incerto e tormentato». Il vecchio Maresciallo (abbronzato, con molte medaglie sul petto) ha ripreso soddisfatto il tema che, del resto, fa da sfondo a tutti i suoi viaggi. Dopo lTJrss e la Cina, la Francia precede la tappa portoghese, prima della visita negli Usa. Anche qui lo scopo di Tito è di predicare una distensione preziosa per la Jugoslavia, soprattutto in vista del dopo-Tito. Naturalmente vi sono altri scopi immediati nel suo viaggio. Dal punto di vista bilaterale il Maresciallo ricambia la visita di Giscard a Belgrado, riconfermando che i rapporti tra i due paesi non sono mai stati così buoni, avendo superato la famosa crisi dell'epoca De Gaulle. In nome di questi rapporti, è sicuro che Tito chiederà alla Francia d'importare di più dalla Jugoslavia, per raddrizzare la bilancia dei pagamenti di Belgrado piuttosto squilibrata verso Parigi. Inoltre, pare che il Maresciallo intenda chiedere a Giscard una mediazione verso la Cee, per ottenere clausole preferenziali. Ma non c'è dubbio che questi scopi sono minori rispetto alla questione di fondo che preoccupa Tito. La sua maratona diplomatica è legata alla necessità di trovare il maggior numero di «garanti esterni» all'unità jugoslava che potrebbe (con la sua morte) disgregarsi e mettere in pericolo l'indipendenza. L'applicazione concreta della distensione al suo paese è il nocciolo dei rapporti più amichevoli che, viaggiando, intende sviluppare. La Francia, col suo culto dell'indipendenza, col suo passato ancorato a posizioni di non allineamento gollista rispetto alle grandi potenze, resta per Tito (campione del non allineamento socialista) una tappa importante malgrado i mutamenti filoatlantici di Giscard. Infatti, egli trova a Parigi un contesto politico favorevole alle sue teorie sull'equidistanza, almeno più favorevole che altrove. Inoltre, trova a Parigi (che ha promosso il dialogo NordSud) una serie di occasioni per dialogare meglio con l'Europa Occidentale. Egli stesso, sbarcando ad Orly, ha voluto sottolineare questócor un breve discorso dedica-to all''«importanza politica» del suo viaggio. Naturalmente è troppo pre¬ n li sto per dire fino a che punto si spingerà il dialogo fran- a | co-jugoslavo, e quale resoconóTco Tito vorrà fare a Giscard a-1 del suo viaggio in Russia e in a» j Cina. Tito è stato accolto in e¬ modo solenne, scortato coi più alti onori a Versailles. Al¬ l'Hotel Marigny (dove risiede) s'è svolto il suo primo colloquio privato con Giscard d'Estaing. Verso le venti, il Maresciallo ha poi raggiunto l'Eliseo per un pranzo offerto dal Capo di Stato francese. Il colloquio d'oggi è stato dedicato soltanto a un primo scambio di vedute sui problemi del Medio Oriente e dell'Africa, evocando il conflitto Etiopia-Somalia. Parigi. ricevuto all'aeroporto di Orly

Persone citate: De Gaulle, Giscard D'estaing, Giscard Tito