Lungo la strada per Ovada: "Guardatevi attorno, sembra di essere nel deserto,,

Lungo la strada per Ovada: "Guardatevi attorno, sembra di essere nel deserto,, Lungo la strada per Ovada: "Guardatevi attorno, sembra di essere nel deserto,, A Visone, Prasco e Cremolino: le tappe di un viaggio attraverso la desolazione - Vigneti distrutti, colture ridotte a palude: le famiglie scavano nel fango per recuperare gli oggetti necessari Da Acqui, lungo la statale Ovada-Voltri, ripercorriamo un tragitto di rovine e desolazione. La spessa coltre di fango sull'asfalto, i vigneti travolti dalle frane, Ile colture r^0"f a Pa\u^ «■* mose, ora che il sole è tornato a splendere sono uno spettacolo ancor più sconvolgente. A Visone, in regione Piano, il torrente omonimo è straripato venerdì mattina distruggendo le cascine di Giovanni Zaccone, 43 anni, e del cugino. Giacinto, di 46 anni. Troviamo i due uomini al lavoro, aiutati da un gruppo di nipoti, mentre cercano di sottrarre alle macerie le poche cose recuperabili: alcune bottiglie di vino, masserizie zuppe d'acqua, un frigorifero miracolosamente intatto: « Il campo di granoturco e il frutteto — dicono — non esistono più: guardatevi attorno, sembra un deserto, tutta la fatica di un anno sepolta in pochi minuti ». Accettano commossi l'aiuto che consegniamo, prima di riprendere il lavoro ci ringraziano con una lunga stretta di mano. Sulla sinistra della statale, poco più avanti, visitiamo le cascine di Pietro e Virginia Barbero, Giuseppe e Paolo De Luigi. Anche qui la tragedia è esplosa improvvisa venerdì mattina, quando le acque del torrente Caramagna hanno valicato il nastro di asfalto invadendo campi e abitazioni. Virginia Barbero mostra, con le lacrime agli occhi, l'interno della propria casa sconvolta da1, torrente in piena: « C'è ancora il segno sui muri, ad oltre un metro d'altezza: prima era una bella casa, ora è ridotta così, e lavoriamo come bestie da due giorni. Abbiamo perso le pompe del vino e il frutteto, siamo ancora senz'acqua; tutto ciò che era stato rimesso a posto dopo l'alluvione del '66 è svanito di nuovo ». Quel venerdì mattina, mentre straripava il Cararnagna, anche un'immensa frana si è abbattuta sui cascinali dalla collina retrostante. Giuseppe De Luigi ha visto andare distrutti, in quegli attimi di terrore, il proprio vi¬ gneto, il magazzino, la stalla. « Prima che alle nostre cose però — aggiunge l'uomo — abbiamo dovuto pensare ad un nostro cugino, Paolo, bloccato nella cascina invasa dall'acqua. Ha un piede in cancrena, glielo devono amputare proprio domani in ospedale: io e Pietro Barbero siamo riuscitt a raggiungerlo portandolo in salvo a spalle, qualche minuto di ritardo e oggi saremmo qui a piangere anche un morto ». A Prasco, pochi chilometri oltre, la furia del torrente Caramagna ha raso al suolo 1 vigneti di Casa Facchiaro, dove vivono Celestina Garelli col marito, una figlia e la madre anziana. Tutte e tre le donne sono state portate in salvo a spalla dal capofamiglia mentre la cascina era circondata dalle acque del torrente e di un vicino canale. '< Siete arrivati prima delle ruspe, ringraziamo di cuore i vostri lettori — mormorano —. Con questi soldi potremo ricominciare a costruire l'argine del torrente, fabbricato dieci anni fa — dopo l'alluvione — a adesso nuovamente distrutto ». In frazione Autrina di Cremo lino visitiamo ancora la cascina di Remo Manolio, fuggito con la moglie e due bambini dopo che un'altra gigantesca frana si era abbattuta sull'edificio e 1 campi circostanti, allagando la stalla, sradicando i vigneti e seppellendo completamente anche la trebbiatrice. Tra le macerie, con il fango al ginocchio, si aggira per un sopralluogo il fratello di Remo Manolio, Pietro: « Avevano comprato questa cascina due anni fa, pagandola venti milioni — sospira —, ma i coloni precedenti se n'erano andati solo da due o tre mesi. Remo e la moglie facevano tanti progetti, adesso sono rovinati ». Lasciamo la valle mentre già si fa scuro e nel cielo ternano nubi minacciose. Ovunque si lavora duro, con uno sguardo alle rovine e uno rivolto verso l'alto, nel timore che riprenda a piovere. Domani torneremo a visitare i comuni colpiti, a Ponzane, Cartosio, Bistagno, Terzo, Strevi, Morsasco, Orsara Bormi- da, per portare ccn i primi aluti in denaro la solidarietà di migliaia di lettori. c. s. immmiiiiiiiiiiimiiiuiiiiiiiiiMiiHiiininiiii

Luoghi citati: Acqui, Bistagno, Cremolino, Morsasco, Prasco, Strevi, Visone