Tre volte Fiat nel "Sanremo,,

Tre volte Fiat nel "Sanremo,, La Casa torinese è al comando del mondiale rally Tre volte Fiat nel "Sanremo,, Le 131 Abarth di Andruet, Verini e Fassina al 1", 2° e 3° posto - Il francese ha scavalcato l'italiano attardato da un guasto - Disperata difesa di Waldegaard (Ford) (Dai nostro inviato speciale] Sanremo, 8 ottobre. Tre vincitori per il 15" Rally di Sanremo: un'auto, la Fiat 131 Abarth, e due piloti, uno effettivo (Jean-Claude Andruet) e l'altro morale (Maurizio Verini), a pari merito. Questa gara imprevedibile ha mantenuto fino all'ultimo le sue caratteristiche. Se a chiusura della seconda tappa non era più possibile dubitare di un successo del team torinese, restava l'incognita sul nome di chi sarebbe arrivato per primo al traguardo. La scelta del destino è caduta su Andruet: sfortunato giovedì scorso, quando si era visto soffiare in extremis il posto di leader, il francese è stato ripagato stanotte, allorché Verini è stato attardato da un guasto. L'episodio decisivo è avvenuto dopo la quinta prova speciale, nel corso del trasferimento verso Rezzo. Verini, che stava viaggiando In tutta tranquillità, ha avvertito all'improvviso un rumore nella parte posteriore della vettura: si era rotto il differenziale. Da quel momento per II pilota lombardo è stata una corsa supplementare contro il tempo. SI è precipitato al più vicino servizio di assistenza ed i meccanici si sono prodigati per sostituire il pezzo avariato. L'operazione è stata eseguita in un lampo (18 minuti), ma non è bastato: la 131 gialla e blu si è presentata al controllo orario con due minuti di ritardo. Andruet, che seguiva Verini, tallonandolo come un'ombra, è passato in vantaggio. E poiché gli accordi in squadra erano stati precisi (c'era l'Intesa fra i piloti della Fiat di non autocoinvolgersl In una pericolosa bagarre finale), non c'è stato più nulla da fare per modificare la situazione. « Non potevamo agire altrimenti — ha detto il responsabile*della squadra Fiat, Daniele Audetto —. Questo è un campionato marche e il nostro interesse era quello di mettere il maggior numero di macchine possibile davanti alla Ford di Waldegaard. I piloti erano stati liberi di esprimersi al massimo nelle prime due tappe e c'era già stata una dura selezione che aveva fatto uscire di scena per incidenti Rohrl e Bacchelli. Non era neppure giusto rischiare altri danni in questa fase per dare via Ubera a uno solo dei due ». In sostanza, il « piano » di Audetto prevedeva per l'ultima tappa di conservare le posizioni acquisite. Soltanto un guaio di natura meccanica avrebbe potuto modificare la classifica, come è successo per Verini. E' logico ed anche comprensibile che subito dopo il pilota italiano abbia avuto una reazione, cercando di superare il rivale. Ma l'attacco di Maurizio è durato poco, appena il tempo di smaltire la grande rabbia che lo ha preso e poi tutto è tornato alla normalità. Andruet in Italiano (non dimentichiamo la sua orìgine e II nonno che vive nei dintorni di Parma) ha così sintetizzato la sua corsa: « Credo di avere fatto una buona gara. Con le condizioni meteorologiche avverse e tutte le difficoltà di questo rally molto impegnativo, non si poteva pretendere di più. Devo anche riconoscere che la 131 Abarth, per essere una vettura derivata dalla serie e non una macchina nata solo per correre, mi ha sorpreso molto. Ha fatto grandi progressi negli ultimi tempi ed ora è diventata veramente competitiva a tutti i livelli. Nel finale avremmo anche po- tufo giocarci il successo, io e Verini, come avevano fatto Munari e Waldegaard lo scorso anno nell'ultima prova. Ma viste le condizioni delle strade, l'acqua che scorreva a fiumi, la pioggia, il pericolo sarebbe stato troppo grosso e non me la sarei sentita di impegnarmi In un duello diretto ». Un'ammissione onesta quella del pilota francese, anche se poi Andruet ha tenuto a far rilevare di non aver gradito il tentativo di sorpasso di Verini dopo la penalizzazione. La polemica, comunque, è rimasta circoscritta ed è stata superata dalla soddisfazione del team Fiat per II trionfo. Non bisogna dimenticare che la marca torinese, vittoriosa per la prima volta sul traguardo di Sanremo, oltre ad Andruet e Verini, primo e secondo, ha piazzato al terzo posto anche Tony Fassina, un » privato » di lusso. Dopo la delusione per gli abbandoni di Munari, Pinto e Carello, la Lancia si è consolata con il quarto posto di Mauro Pregllasco con la Stratos. Questo piazzamento ha raggiunto un duplice obiettivo: quello di fare « muro » davanti a Waldegaard per togliere altri due punti alla Ford, e di proteggere Munari che resta leader della classifica della Coppa Fia, il « mondiale » dei piloti. Le prospettive, dopo il « Sanremo », sono buone. La Fiat, In testa al campionato con sei punti sulla Ford, vede aumentare le speranze di raggiungere l'ambito titolo con una gara, il Tour de Corse, che può ancora essere favorevole alle 131. Anche per Munari e la Lancia la strada è aperta. Il « Drago » parteciperà al Rally di Spagna, che è valido per la Coppa Fia, e sarà al via in Corsica, Waldegaard no. Per quanto riguarda Waldegaard, bisogna riconoscere che si è battuto come un leone. Malgrado la sua Escort abbia avuto problemi di tenuta di strada e di freni, il bravissimo Bjorn non ha ceduto di fronte alla superiorità dei rivali e ha lottato fino in fondo Come ha lottato il biellese Federico Ormezzano, che ha vinto il Gruppo 2 con l'Opel Kadett GTE preparata da Conrero, piazzandosi al sesto posto assoluto dopo aver respinto gli assalti dell'acrobatico Ragnottl con la Renault RS Alpine. Ottimo anche il piazzamento, in undicesima posizione, del rientrante Bobo Camblaghi, vincitore del Gruppo 1 con la Escort 2000 preparata dalla Ford Italia. Cristiano Chiavegato Classifica: 1. Fiat 131 Abarth (Andruet-Delferrer) in 10 ore 27' e 43"; 2. Fiat 131 Abarth (VerinlScablni) a 1'56": 3. Fiat 131 Abarth (« Tony »-Mannini) a 9'01"; 4. Lancia Stratos Alitalla (PregliascoRelsoll) a 10'47"; 5. Ford Escort RS (Waldegaard-Thorszelius) a 13' e 36"; 6. Opel Kadett GTE (Ormezzano-Meiohas) a 29'18"; 7. Renault R 5 Alpine (Ragnottl-Andrié) a 41 '05"; 8. Opel Kadett GTE (Presotto-Perissuttl) a 53'39"; 9. Alfa Romeo Alfetta GT (Dall'Ava-Russo) a 1 ora 2'7"; 10. Porsche Carrara (Gardavot-Otto) a 1 ora 5'. Mondiale marche (dopo 9 prove): 1. Fiat punti 130; 2. Ford 124; 3. Opel 64; 4. Lancia 44. Coppa Fia: 1. Munari punti 31; 2. Waldegaard 30; 3. Andruet e Darniche 18; 5. Vatanen e Salonen 15; 7. Alen e Hamalainen 13. Sanremo. La Fiat 131 Abarth di Andruet-Delferrier (Telefoto)

Luoghi citati: Corsica, Parma, Rezzo, Sanremo, Spagna