Avventure e amori del bel mondo finiti all'asta, con l'Orient Express

Avventure e amori del bel mondo finiti all'asta, con l'Orient Express Vendute a Montecarlo le lussuose carrozze del treno Avventure e amori del bel mondo finiti all'asta, con l'Orient Express (Dal nostro inviato speciale) Montecarlo, 8 ottobre. Nella vecchia stazione ora in disuso del Principato di Monaco, gli ultimi cimeli della Belle Epoque hanno concluso la loro storia. Tre carrozze letto, un vagone ristorante ed una vettura pullman, tutte costruite negli Anni 20, dopo mezzo secolo di servizio sui più celebri percorsi ferroviari internazionali, d'ora in avanti serviranno al turismo di massa, probabilmente a qualche sceicco arabo il quale potrà ricevere i suoi ospiti nelle leggendarie carrozze dell'Orient Express. La singolare vendita all'asta è stata affidata alla Sotheby di Londra, e Montecarlo era l'unica sede adatta per proporre un tale genere di acquisto. I prezzi, contrariamente a quanto si prevedeva, non sono saliti alle stelle. In un solo caso c'è stata una garbata polemica fra due pretendenti. Per le cinque carrozze, il «battitore» Thomas EscautMarquet ha spuntato un milione e 450 mila franchi, circa 270 milioni di lire. Trecentosessantamila franchi (quasi 70 milioni di lire) sono stati pagati per la carrozza pullman; il vagone ristorante ha raggiunto la cifra di 290 mila franchi (circa 50 milioni di lire) e per le tre vetture letto le quotazioni sono state di 320, 300 e 180 mila franchi. Sì tratta di veri pezzi da collezione, arredati da maestri de^'art-déco come René Lalique e René Prou. Il più conteso è stato il vagone pullman. Lungo oltre 23 metri può accogliere 28 persone in due saloni e due sale particolari; è arredato con poltrone «ad orecchie» ricoperte di velluto con sovraimpressioni in oro vecchio, tavoli di acacia, lampade cromate, moquette beige a motivi marrone, rivestimento delle pareti in legno di platano incrostato da motivi floreali in vetro. Lussuose, senza dubbio, anche le carroz- i ze letto. Ognuna comprende i dieci camere individuali con piccolo soggiorno, toilette particolare nascosta da una porta intarsiata, canapè trasformabile di velluto bruno. La lotta per l'aggiudicazione delle carrozze sì è ristretta a tre concorrenti: la «Sea Container Inc.», una compagnia statunitense di viaggi con filiale europea a Londra, la «Intraflug Ltd», agenzia internazionale di Zurigo specialista in viaggi della nostalgia, ed un anonimo che ha sollevato la maggiore curiosità. Due carrozze letto sono andate alla «Sea Container» che le utilizzerà nei viaggi organizzati, una sorta di charter mare-terra; la «Intraflug» s'è aggiudicata il vagone ristorante, mentre l'anonimo ha fatto il colpo migliore comprando la carrozza pullman ed un vagone letto con 760 mila franchi, circa tredici milioni di lire. Non senza fatica, i cronisti sono riusciti a scoprire il nome del misterioso acquirente: monsieur Paecard, un francese che si definisce decoratore. Si tratta certamente di un intermediario, e pare che delle due vecchie, lussuose vetture, fr'ìrà un non meglio precisato emiro del Golfo Persico che le adopererà per i suoi spostamenti interni. In una piovosa mattina si è così conclusa la storia di un treno che era entrato a far parte della leggenda e della storia. Nata nel 1876 su iniziativa del belga Georges Nagelmackers, la «Compagnie Internationale des Wagons Lits» era diventata l'insegna stessa di un certo tipo di viaggi di lusso ormai scomparsi. Sono gli ultimi ricordi e testimoni di un'epoca quando i primi grandi espressi internazionali erano il luogo d'incontro di aristocratici e e , o i è n r a » i o e diplomatici, affaristi ed av venturieri, celebrità dell'arte e dello spettacolo che si incrociavano nei corridoi rivestiti d'acacia. A porgere alle carrozze l'ultimo saluto, stamane a Montecarlo c'era anche un arzillo signore di 86 anni, Fernand van den Brugge, ora in pensione a Cannes. Per 51 anni è stato conduttore dell'OxierA Express, della Fiòche d'or deZZ'Oiseau bleu e deZi'Etoile du Nord. «Ricordo — ha raccontato — quando incontravo su questi treni Arturo Toscanini e Andrés Segovia, RubìnStein e Chevalier, per non dire dell'aristocrazia europea. A quei tempi si impiegavano 14 giorni da Parigi a Vladivostok, un itinerario molto frequentato dagli industriali tessili di Lilla che si recavano in Australia a comprare lana». Vittorio Preve Montecarlo. La carrozza pullman dell'Orient-Express, venduta all'asta (Telefoto)

Persone citate: Andrés Segovia, Arturo Toscanini, Brugge, Chevalier, Georges Nagelmackers, René Lalique, René Prou, Thomas Escautmarquet, Vittorio Preve