"Il governo faccia subito qualcosa,,
"Il governo faccia subito qualcosa,, I gravi danni del maltempo "Il governo faccia subito qualcosa,, E' la richiesta espressa dal presidente della Regione - Domani riunione dei gruppi Domani mattina alle 11 nella sede del Consiglio regionale, in via Maria Vittoria, il presidente della Regione, Vigllone e il presidente dell'assemblea, Sanlorenzo, si incontreranno con 1 capi dei gruppi consiliari per una prima valutazione di questa nuova, disastrosa ondata di maltempo e studiare i provvedimenti da prendere, oltre a quelli già in corso, giustificati dall'emergenza. Viglione e Sanlorenzo intendono promuovere un incontro con tutti i parlamentari piemontesi e le forze politiche e sociali, soprattutto allo scopo di promere sul governo per una legge che dia subito al Piemonte i mezzi materiali per riparare i danni. Le tragedie dell'Alessandrino, i disastri nell'Ossola, nel Novarese, nella provincia di Torino, in parte nel Cuneese hanno dominato ieri la giornata di studio che la Regione aveva organizzato per spiegare ai pubblici amministratori 1 nuovi compiti che derivano loro dall'applicazione della . legge 382 e del decreto delegato I 616 che la rende operante. L'tt Assetto e utilizzazione del territorio » è uno dei tre grandi settori organici nei quali sono ripartite le funzioni amministrative attribuite non solo alle Regioni, ma anche al Comuni, Province, Comunità montane. E' un fatto nuovo, questo, e molto importante, che motiva la frase pronunciata ieri da Viglione aprendo il convegno con il pensiero rivolto al disastri ancora in corso: « Sollecitiamo il governo ad intervenire, ma rivolgiamo anche un appello a tutti: sindaci, pubblici amministratori, privati cittadini ad operare uniti, per porre un freno all'uso smodato del territorio che ha portato a queste conseguenze che ci riguardano tutti». Ha spiegato: « Le forze della natura, certo, non sono dominabili, ma possiamo predisporre il territorio in modo che esse non abbiano quell'effetto dirompente che hanno avuto in questi ultimi mesi. Si tratterà di un lavoro lungo e faticoso, il Piemonte deve affrontarlo con lo sforzo comune di tutte le sue componenti ». La legge 382 (che è stata illustrata ai circa 500 sindaci, presidenti di Province e di Comprensori intervenuti dal presidente del consiglio, Sanlorenzo e dai professori universitari Franco Levi, Marco Siniscalco, Paolo Scaparone e Mario Rey) lo consente. Per esempio (e In questo caso è il più calzante) delimitati entro un anno i bacini idrografici a carattere interregionale sui quali lo Stato mantiene le sue competenze, tutti gli altri diventeranno terreni operativi delle Regioni. Ed è appunto operando sul complesso di un bacino idrografico, sia con opere di sistemazione idrogeologica che con opere di forestazione, che si può tentare di eliminare conseguenze catastroliche come quelle che oggi lamentiamo. I poteri coincidono con molti del settore agricoltura: un articolo specifico, il numero 69, pre| vede gli interventi nei territori ! montani e nelle « foreste », argomenti questi ultimi sul quali il Piemonte insiste in modo particolare avendo identificato nella loro difesa la difesa di tutto 11 territorio regionale. Ma la legge 382 e 11 decreto delegato 616 che la attua vanno molto oltre questi settori. Se ne sarebbe dovuto discutere ieri, con opportune indicazioni operative; ma 1 disastri causati dal maltempo hanno avuto il sopravvento. E' magra consolazione apprendere che la Regione ha già, per legge, ma non ancora effettivi, 1 poteri di intervento immediato e a lungo termine; per Intanto deve « premere sul governo » per avere aiuti che le consentano di ri parare al più presto i danni su- bltl- d. garb.
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