Ancora ansia ieri a Genova dopo un altro nubifragio di Giorgio Bidone

Ancora ansia ieri a Genova dopo un altro nubifragio Ancora ansia ieri a Genova dopo un altro nubifragio (Nostro servizio particolare) Genova, 8 ottobre. Ancora pioggia violenta, stamane, su Genova e l'entroterra e ancora momenti di paura per le conseguenze che si sarebbero avute se la precipitazione fosse durata a lungo. In un'ora, dalle 9 alle 10, si calcola che siano caduti cinque centimetri di acqua, poi, fortunatamente, la pioggia è calata d'intensità. E si sono avuti anche lunghi momenti di pausa. C'era il timore che l'acqua provocasse lo straripamento dei torrenti Bisagno e Polcevera, e in tal caso si sarebbero potuti ripetere i drammatici episodi dell'alluvione di sette anni fa. Insieme al capoluogo, anche la provincia non è stata risparmiata dalla pioggia, caduta con particolare insistenza sulla valle Stura e sulla valle Seri via, aggiungendo altri danni, per fortuna non gravi, a quelli dell'altra notte, che hanno causato le devastazioni a Campo Ligure e a Rossiglione. Dopo il temporale della notte scorsa, durante il quale un fulmine aveva provocato l'incendio di un deposito di petrolio a Genova-Fegino spento peraltro dai pompieri, stamane la situazione meteorologica su Genova sembrava destinata a una positiva evoluzione. Ma è stata cosa di breve durata. Poco dopo le 9 è ripreso a piovere con estrema violenza, nel giro di pochi minuti le centrali dei vigili del fuoco e della questura hanno ricevuto alcune centinaia di chiamate con richieste di interventi urgenti. Allagamenti venivano segnalati in scantinati e negozi della zona di Marassi, in piazza Caricamento, nel centro storico, a Sampierdarena, a Sestri Ponente. In vai Polcevera sono saltati numerosi tombini delle fognature. Due donne, rimaste bloccate in una casa isolata di via Caderiva, sono state tratte in salvo dai vigili del fuoco, mentre un'altra donna, che portava il figlio all'ospedale di San Martino, è stata bloccata dall'acqua sulla strada sopraelevata che costeggia il porto, ed è stata soccorsa dalla polizia. La scuola materna di via Monte Zovetto, in Albaro, è stata allagata, i bambini sono stati messi in salvo dai pompieri: un altro asilo, in salita della Noce, è stato minacciato dall'acqua. I piccolissimi alunni sono stati portati ai piani superiori. All'ospedale di San Martino, l'acqua ha allagato i locali delle caldaie, per qualche minuto si è temuto che i bruciatori esplodessero, poi il pericolo è stato scongiurato, ma il nosocomio è rimasto senza energia elettrica fino al primo pomeriggio. Due case sono state fatte sgomberare perché minacciate da frane, in via delle Ginestre Il pericolo maggiore, però, era rappresentato dai torrenti Bisagno e Polcevera, gonfiatisi paurosamente e che minacciavano di straripare: se fosse continuato a piovere, il pericolo si sa'obbe trasformato in una drammatica realtà. Per fortuna, oltre alla diminuzione della pioggia, le condizioni dei due torrenti sono migliorate anche perché, scesa d'intensità la mareggiata che da ieri flaggellava il litorale, le acque sono defluite in mare con relativa facilità. In valle Stura, gli abitanti di Masone, Campo Ligure e Rossiglione hanno trascorso un'altra notte drammatica per la ripresa della pioggia, che ha provocato lo straripamento di alcuni ruscelli, nonché piccole frane e smottamenti. Lavorando alla luce delle fotoelettriche, però, i reparti delle colonne di soccorso e i volontari affluiti da Genova nonché gli abitanti del posto hanno scongiurato dan¬ ni più gravi. Nella mattinata, poi, tutte le strade interne della valle sono state «ripulite» dal fango e dalle frane, quindi sono stati ripristinati, sia pure parzialmente, i collegamenti telefonici ed anche l'energia elettrica è tornata nella zona. Due reparti del genio dovrebbero intervenire nelle prossime ore in appoggio ai militari, vigili del fuoco e volontari attualmente al lavoro. Dei quattro dispersi segnalati ieri a Campo Ligure, tre sono stati trovati, all'appello manca soltanto Caterina Olivieri, 69 anni, sorella di Rosa Olivieri, sessantreenne, il cui cadavere è stato ritrovato ieri. Il bilancio parla, comunque, anche di oltre cento feriti. Manca ancora l'acqua, che viene distribuita con ap¬ posite cisterne, mentre il sindaco Renzo Rizzo ha invitato la popolazione a vaccinarsi presso un ambulatorio istituito in Comune. A Rossiglione, alcune persone anziane che abitavano una casa isolata dall'acqua e dal fango sono stati tratti in salvo da un gruppo di volontari, portuali e operai, genovesi; il coordinamento dei soccorsi è attuato dalla Croce Rossa. La | preoccupazione maggiore, per I il momento, è quella della ! mancanza di acqua potabile, I mentre si guarda con incer1 tezza anche al futuro; a Campo Ligure circa 250 artigiani filigranisti sono senza lavoro, a Rossiglione gravi danni ha riportato il «Cotonificio Ligure», i cui dipendenti stanno cercando di riparare i guasti: si teme la Cassa integrazione. La situazione stradale e ferroviaria è migliorata: la Voltri-Ovada è stata riaperta al traffico nella tarda mattinata, sia pure limitatamente ai mezzi leggeri; la Genova-Milano è interamente percorribile. Sempre chiusa la ferrovia Genova-Ovada, ancora interrotto il traffico tra Arquata e Alessandria, per cui i treni per Torino vengono instradati via Tortona-Alessandria; percorribile, infine, la Genova-Milano anche se tra Stazzano e Cassano Spinola il traffico si svolge su un solo binario con conseguenti ritardi dei convogli. Gli enti locali e le forze dell'ordine intanto proseguono l'opera di soccorso. La giunta regionale ha deciso di stanzia¬ re 250 milioni per i comuni colpiti, nonché due miliardi e mezzo la cui ripartizione tra i vari settori produttivi (industria, commercio, artigianato e agricoltura) verrà fatta non appena si avrà un quadro preciso e completo dei danni. Domattina ci sarà una riunione straordinaria della giunta provinciale. Il sindaco di Genova, Fulvio Cerofolini, ha invitato i vigili urbani, i netturbini, e i dipendenti delle ripartizioni Lavori pubblici e giardini a presentarsi al lavoro anche domani, ed ha lanciato un appello agli automobilisti genovesi perché evitino il più possibile di circolare in macchina in città, per non intralciare le operazioni di soccorso. Giorgio Bidone

Persone citate: Bisagno, Caterina Olivieri, Fulvio Cerofolini, Olivieri, Renzo Rizzo