Tragico bilancio dell'alluvione in Piemonte e Liguria. 15 morti di Giuseppe Mayda

Tragico bilancio dell'alluvione in Piemonte e Liguria. 15 morti Il maltempo continua a imperversare sul Nord Italia Tragico bilancio dell'alluvione in Piemonte e Liguria. 15 morti Crollato a Brandizzo il ponte sull'autostrada Torino-Milano - La Dora straripa in Valle d'Aosta e blocca le strade - Ponti demoliti dalle acque in provincia di Novara: strade e ferrovie interrotte - Sempre grave la situazione nell'Alessandrino - Timori per il Po Ancora una giornata di lutti, di distruzioni e di angoscia in Piemonte e in Liguria. L'ondata di maltempo, che aveva colpito con estrema violenza la Valle Stura, l'Alessandrino, l'Acquese e il Tortonese, nella notte e nella mattinata di ieri si è scatenata di nuovo su Genova, poi è risalita verso il Nord abbattendosi attorno a Torino, sull'alto Novarese e la Valle d'Aosta. 11 bilancio delle vittime si è aggravato: ai nove morti registrati venerdì se ne sono aggiunti altri sei, in Valle d'Ossola, ad Alessandria, nell'Astigiano e a Campoligure (Genova), vi sono ancora dei dispersi. Purtroppo le previsioni del tempo, fino alla tarda serata, erano pessimistiche: i nubifragi potrebbero continuare a causa di un'altra perturbazione in arrivo sul Nord Italia; il livello del Po è in continuo aumento, alle 17 di ieri, a Casale Monferrato, aveva raggiunto un metro al di sopra del segnale di guardia e, secondo quanto ha dichiarato un tecnico, il fiume «non è più in grado di raccogliere l'acqua dei suoi affluenti». Ecco, in sintesi, la situazione del Piemonte e della Liguria, provincia per provincia. Torino e le sue due «cinture» sono state investite per tre giorni da ripetuti nubifragi; nel Canavese, il più colpito, è straripata la Dora Baltea nelle zone di Quincinetto, Montestrutto di Settimo Vittone, Baio Dora, Lessolo, Fiorano, Tavagnasco; a Ivrea il sindaco ha lanciato un appello radio invitando i cittadini a far bollire l'acqua potabile per timore di infiltrazioni nelle condutture. La furia del torrente Orco ha troncato di netto un pilastro del ponte dell'autostrada Torino-Milano nella corsia verso Torino e il traffico è stato deviato sulle statali dal casello di Rondissone. In serata, alle 19, il traffico nei due sensi è stato ripristinato e quello della corsia nord, che ospita il movi- e l mento dalla Lombardia al Piemonte, convogliato sul ponte «gemello» di quello crollato. Ore di emergenza nell'Alto Novarese, dove l'alluvione ha duramente devastato l'Ossola e il Verbano. Proprio nell'Ossola si registra una vittima del maltempo: il ferroviere Giordano Rebecchi, 27 anni, da Varzo, mentre compiva una ricognizione in auto lungo la linea del Sempione, è precipitato in una voragine apertasi improvvisamente sulla statale fra Varzo ed Iselle. Il ponte ferroviario di Vogogna è crollato ostruendo il corso del Sesia che, straripando, ha allagato paesi e campagne. Tutte le comunicazioni stradali con Domodossola sono interrotte. In città si arriva soltanto con la linea sopraelevata Milano-Arona. Anche la ferrovia per il Sempione è bloccata. La popolazione vive momenti di ansia perché ieri sera, mentre la pioggia continuava a cadere ininterrottamente, è corsa voce che i laghi artificiali — i quali alimentano una dozzina di centrali elettriche nelle valli Antrona, Formazza e Anzasca — sono colmi, al limite: se si apriranno le paratoie, una enorme massa d'acqua si rovescerà nel Toce che, già nel Verbano, ha demolito con la sua furia il ponte «Cadorna» fra Feriolo e Fondotoce. Una terribile notte è stata vissuta in tutta la Valle d'Aosta per lo straripamento della Dora Baltea che ha allagato le zone pianeggianti della Bassa Valle (Pont St-Martin, Donnaz, Hòne, Arnaz, Verrès e Montjovet) mentre una frana di terriccio si è abbattuta sull'autostrada Torino-Aosta bloccando il tratto fra Nus e Chàtillon. I torrenti montani. come il Molina, sono usciti dagli argini con forza rovinosa: nella valle di Champorcher il vecchio ponte sull'Ayasse è in pericolo, a Issogne è crollato il viadotto che collegava il paese con la frazione MisA Mure e, nel cuore della notte, i carabinieri hanno portato in salvo una quindicina di famiglie e un centinaio di bovini. A Pont St-Martin l'acqua ha invaso anche due fabbriche, la «Feletti» (dolciaria) e la (Ilssa Viola» (metalmeccanica). Il nubifragio, che ha imperversato nell'Astigiano per oltre trentasei ore, ha interrotto decine di strade e di ponti, allagando il borgo Madonna di Incisa Scapaccino: qui un bracciante agricolo, Cesare Viviani, 57 anni, è | stato travolto dalle acque del rio Gallareto, straripato. La pioggia a rovesci ha compromesso la vendemmia, che avrebbe dovuto cominciare ieri mattina. In Monferrato decine di comuni sono ancora senza luce e senza telefono, parecchi paesi risultano isolati e mancano di pane e di acqua potabile. Anche Acqui Terme è priva di acqua; la luce, forse, sarà riattivata entro questa sera. Nell'Alessandrino, dove il maltempo imperversa ancora nella notte, si lamentano altre tre vittime: il contadino Pio Pipistrello, 35 anni, di Castelceriolo e due giovani automobilisti travolti dalla piena, Alfredo Dogali, 24 anni, di Cassinelle, e Giuseppe Traverso, venticinquenne, di Novi Ligure. Alessandria, Cassano, Voltaggio, Stazzano, Ovada, Castellazzo e Montaldo Bormida hanno subito gravi danni ma la maggiore preoccupazione, in queste ore, è la piena del Po che potrebbe straripare nel Casalese o nel Valenzano: nella notte, alla luce delle fotoelettriche, si lavora con squadre di volontari per rafforzare gli argini del fiume. «La situazione — ha dichiarato un tecnico del Genio civile — potrebbe aggravarsi ulterior- Giuseppe Mayda (Continua a pagina 2 in quinta colonna) | Il ponte sull'Orco dell'autostrada Torino-Milano, all'altezza di Brandizzo, crollato per la furia delle acque (Foto A. Bosio • La Stampa)