La magistratura inglese ha rifiutato l'estradizione del fascista Graziani di Mario Ciriello

La magistratura inglese ha rifiutato l'estradizione del fascista Graziani E' accusato di complicità nel delitto Occorsio La magistratura inglese ha rifiutato l'estradizione del fascista Graziani (Dal nostro corrispondente) Londra, 7 ottobre. Il leader neofascista Clemente Graziani non sarà consegnato all'Italia. La magistratura britannica ha respinto per insufficienza di prove la richiesta di estradizione presentata dalle nostre autorità. Si è conclusa una vicenda giudiziaria durata tre mesi, ma che fin dall'inizio si è mostrata irta di difficoltà per i rappresentanti legali dello Stato italiano. Graziani, però, non è libero cittadino e difficilmente lo sarà su quest'isola. Rilasciato dal giudice, è stato subito arrestato da Scotland Yard per conto dell'immigration, che considera «illegale» il suo ingresso in Gran Bretagna. Nei prossimi giorni il ministro dell'Interno deciderà se ordinarne l'espulsione. Il leader storico di «Ordine nuovo», accusato dalle nostre autorità di concorso nell'omicidio del magistrato Vittorio Occorsio, ha già annunciato che invocherà l'«asilo politico». Non è una tesi facile da dimostrare in Inghilterra, e Graziani comunque ha già in¬ debolito la sua posizione con la sua illegal entry. Al momento dell'arresto, l'8 luglio a Londra, aveva con sé una carta d'identità e una patente in perfetta regola, ma aveva anche un passaporto e una patente con il nome Sirolli; e, a quanto pare, si è valso di questi ultimi documenti. Se sarà espulso, potrà imbarcarsi per destinazione di sua scelta. Anche il tentativo di ottenere l'estradizione di Sandro Saccucci incontrò, lo scorso anno, notevoli difficoltà: ma l'istanza avrebbe avuto forse successo se il nostro governo avesse mostrato meno fretta nel ritirarla dopo la rielezione del deputato. Il caso di Graziani è diverso. La nostra richiesta non aveva il sostegno di prove convincenti e, più volte, oggi e nelle precedenti udienze, il giudice Barraclough ha manifestato la 6ua viva irritazione. A un certo punto, stamane, ha detto ai nostri rappresentanti legali: «Voi dovete dimostrare che Graziani ha cospirato con altri per far uccidere Occorsio. E' una perdita di tempo indicare i suoi rapporti con "Ordine nuovo" o descrìvere l'assassinio di Occorsio». E, alla fine del dibattimento, ha dichiarato: «E' vergognoso che il contribuente britannico debba pagare le spese di questa lunga discussione». La giustizia inglese esige deposizioni giurate e prove che siano «al di là di ogni ragionevole dubbio». Ciò privava di ogni arma i legali dello Stato italiano, perchè le informazioni sul complotto (che sarebbe stato preparato a Madrid) sembrano provenire da informatori, da agenti segreti, da uomini senza volto in Spagna e in Venezuela. Una volta di più, una nostra istruttoria si è rivelata troppo esile per la giustizia straniera. Non basta. La richiesta sarebbe stata forse accolta se invece di provenire da un mandato di cattura fosse scaturita dalla condanna di Graziani, nel '73, a 5 anni di carcere per ricostituzione di un movimento fascista. Ma l'appello non è stato ancora ascoltato e la sentenza quindi non è ancora passata in giudicato. Mario Ciriello

Persone citate: Graziani, Sandro Saccucci, Sirolli

Luoghi citati: Gran Bretagna, Inghilterra, Italia, Londra, Madrid, Spagna, Venezuela