Attacchi polemici ad Antognoni e alla "brutalità,, degli italiani di Bruno Bernardi

Attacchi polemici ad Antognoni e alla "brutalità,, degli italiani Attacchi polemici ad Antognoni e alla "brutalità,, degli italiani (Dal nostro inviato speciale) Berlino, 7 ottobre. « Dobbiamo trovare un rimedio alla brutalità degli italiani-: con questo proclama Berti Vogts, capitano della Germania Ovest, ha gettato benzina sul fuoco delle polemiche che già divampavano nei giorni scorsi nei riguardi dell'Italia, colpevole di aver convocato Antognoni In Nazionale malgrado la grave scorrettezza commessa dal giocatore della Fiorentina a Gelsenkirchen con lo Schalke 04. Se si pensa che la Germania Ovest non vince con l'Italia da 38 anni, è facile immaginare che domani l'Olimpia Stadlon diventerà una polveriera: tranne I quindicimila Italiani (tra quelli residenti a Berlino Ovest e quelli provenienti da Stoccarda, Hannover, Dortmund e altre città tedesche), gli altri sessantacinquemila spettatori fischieranno Antognoni e gli azzurri dal primo all'ultimo minuto. « Questo è un "handicap" per l'Italia: I tedeschi non ammettono per una questione di etica sportiva, che Antognoni possa giocare in Nazionale », dice Nello Di Martino, un sorrentino che da sette anni vive a Berlino dove si è trasferito nel '71 quando l'Herta, travolta dallo scandalo delle partite truccate, aveva undici giocatori squalificati. Di Martino che a quell'epoca giocava In porta (aveva militato nei ragazzi dell'Inter, poi nel Mantova e nel Rapallo) venne acquistato dall'Herta, ma ci volle un anno prima che potesse essere utilizzato e non ha mai figurato in prima squadra, ma solo in panchina come riserva. Attualmente svolge la mansione di preparatore atletico nell'Herta, ma domani tiferà per l'Italia e si preoccupa che il clima Infuocato possa avere ripercussioni sul rendimento degli azzurri. Alla campagna di stampa contro Antognoni si aggiungono le solite ironie dei giornali locali: la « Bild ' ha pubblicato la fotografia delle valigie della squadra italiana incatenate (precauzione resasi necessaria dopo certi antipatici precedenti). Altri quotidiani informano che domani ci saranno 800 poliziotti oltre I 550 addetti ai servizi di vigilanza per evitare incidenti, ma anche per prevenire qualche disordine di tipo politico. E pensare che è soltanto un'amichevole! Antognoni sa perfettamente che cosa gli toccherà subire domani e sa che in campo ci sono due giocatori dello Schalke 04, Russman e Fischer, che non faranno complimenti se lo Incontreranno sul . loro cammino. » Won raccoglierò I provocazioni di nessun tipo — di-ce Antognoni —. C'è un arbitroche dovrà tutelarmi se I tedeschicommetteranno scorrettezze nelmiei confronti. Per quanto rlguar-da Il pubblico non feci una piega a Torino quando gli spettatori mi fischiarono per tutto II primo tempo Invocando Claudio Sala: ormai sono vaccinato e non è un problema ». Enzo Bearzot ha già provveduto a catechizzare Antognoni e non si preoccupa tanto del « linciaggio » del pubblico quanto di una eventuale « caccia all'uomo ». « Se la campagna di stampa si tradurrà in violenza, non servirà a nessuno, e darà fastidio solo a me e al giocatore », sottolinea Bearzot. E' pallido, ha qualche linea di febbre per un attacco influenzale ed i medici gli hanno sconsigliato di dirigere l'ultimo allenamento e di recarsi a Brema (sarà Vicini a relazionarlo domani sulla prova della Nazionale B) per non correre II rìschio di vedere Germania-Italia In... televisione. « Won abbiamo offeso l'etica sportiva convocando Antognoni — aggiunge Bearzot —. Per me, in quanto tecnico, Antognoni merita soltanto II... cartellino giallo considerando che a Gelsenkirchen ha sbagliato perché vittima di un attimo di nervosismo. Comunque mi auguro che domani possa disputare la sua partita senza costringermi a sostituirlo, cambi programmati non ne laccio: vedremo se sarà il caso di inserire Scirea nella ripresa. Il fatto che ci sia un arbitro belga, connazionale dì Delcourt, che diresse Borussia- Torino a Dusseldorf, e che qui ci siano alcuni granata protagonl- sii di quella gara, non ha signlfl- caio. Se così fosse II calcio per¬ derebbe credibilità ». Bearzot ha provveduto a sensibilizzare la squadra sulla situazione ambientale soltanto alla vigilia anche se con alcuni giocatori aveva trattato l'argomento nei giorni scorsi. Non teme che la carica dei tedeschi contrasti con la calma del « clan » azzurro, che considera la gara un semplice ■ collaudo » in vista della Finlandia. « La calma significa serenità — spiega il responsabile azzurro —. / giocatori sono già sufficientemente caricati. In quanto alla "sparata" di Vogts, Il cui furore agonistico rasenta la brutalità e per questo lo ammiro, ritengo che è il meno Indicato a lanciare accuse ed avrebbe fatto meglio a tacere. Per il resto siamo sempre stati consapevoli che con tedeschi e Inglesi non esìstono partite amichevoli. Questa è una occasione in cui si deve dimostrare forza fisica, carattere e capacità di soffrire. In careno Internazionale tutte le partite sono battaglie, e gli azzurri lo avvertono, a prescìndere dall'atmosfera ostile dì questa particolare occasione. GII undici che giocano a Berlino sanno dì non aver ipotecato Il posto, lo rispetto I loro momenti buoni ed anche i cattivi, ma non possono pretendere di essere titolari fissi senza meritarlo, se non accettano questo principio sono disposto a rimettere Il mio mandato ». Dopo aver annunciato la formazione — che è quella scontatisslma di Helsinki — Bearzot snocciola le marcature principali: Tardelli-Rummenigge, Gentile-Volkert, Mozzini-Fischer, in difesa; a centrocampo Zaccarelli-Beer, BenettiFlohe, Antognoni-Bonhof, CausloDietz. Durante l'allenamento degli azzurri, mentre un gruppo di tifosi cantavano, Franz Lambert, famoso organista tedesco, si è cimentato dai bordi del campo con il suo strumento (nell'intervallo della partita allieterà II pubblico). Zoff, che si esibirà per la prima volta all'Olimpia Stadion, si preoccupa soprattutto delle critiche ricevute dai « nazionali » della Juventus dopo la partita con la Lazio: • Questo non ci aiuta a presentarci nelle migliori condizioni all'appuntamento con la Finlandia. Se il risultalo di domani non fosse positivo, qualche ripercussione ci sarebbe. In caso contrario, magari, ci esalterebbero al punto da farci snobbare I fin¬ landesi, e sarebbe un errore. Questa Germania Ovest è forte, In questo momento è all'apice della torma, cerca un successo dì prestigio ed è pericolosissima ». Facchetti interviene per replicare a Vogts: « Hanno sempre picchiato di più I tedeschi, anche se noi non ci slamo mai tirati indietro ». Bettega chiarisce che l'Italia non è venuta a Berlino per fare del turismo e non crede che I tedeschi vogliano la rissa: « Qui più che 11 risultato contano altre cose, come II gioco, anche se il risultato spesso ne è la conseguenza ». Graziani, Zaccarelli e Mozzini (con Castellini e Claudio Sala in panchina) ritengono che Dusseldorf sia ormai dimenticata e che quella partita non abbia riflessi su quella di domani. Mozzini farà del suo meglio per bloccare Fischer e per dimostrare di non temere la concorrenza di Bellugi; Graziani, dal canto suo, rileva: « Dal tedeschi campioni del mondo In carica c'è sempre qualcosa da Imparare. Le battaglie mi sono sempre piaciute, mi esaltano. Non ci tireremo Indietro ». Claudio Sala andrà in panchlno (con il piede sinistro fasciato per proteggere la ferita alla quale sono stati tolti I tre punti di sutura) e aspetta la decisione di Bearzot per sapere se gli toccherà uno spezzone di partita. Bruno Bernardi