Quattro persone (serie) hanno visto l'aldilà

Quattro persone (serie) hanno visto l'aldilà COME DESCRIVONO L'OLTRETOMBA, TORNANDO DAL VIAGGIO DI DANTE Quattro persone (serie) hanno visto l'aldilà Inferno, Purgatorio, Paradiso: il viaggio di Dante nei misteriosi regni dove vanno gli ex buoni e gli ex cattivi per l'eternità è tutta un'invenzione oppure il grande poeta c'è stato per davvero? Hanno ritentato il viaggio 4 uomini c'.el nostro tempo, e sono stati presi sul serio da studiosi qualificati. I primi tre sono l'americano Muldoon, l'inglese Fox e il francese Yran — che non sapevano uno dell'altro —; i loro eccezionali reportages sono stati raccolti e confrontati da un biologo britannico, Robert Crookall. Ma il vero eroe dell'incredibile impresa, colui cho da 20 anni dedica tutto il tempo libero ad esplorare le invisibili dimensioni che attorniano e forse compenetrano la familiare realtà del nostro mondo, è Robert Monroe, nella vita di tutti i giorni importante uomo d'affari americano (dirige due società che operano nella televisione via cavo e nell'elettronica). Monroe è stato studiato da Charles Tart, professore di psicologia all'Università di California, per conto del centro di ricerche Aspr di New York. Sai cammino di Dante I quattro che cos'hanno visto? Pressappoco le stesse cose che ha veduto Dante, però senza gli aspetti mistico-ideologici del poeta cattolico (nessuno dei quattro ha interessi religiosi). Quali prove ce ne offrono? Nessuna, eccettuata la somiglianza reciproca dei loro racconti; d'altronde anche quando Marco Polo tornò dal viaggio in Cina, di prove per i suoi fantastici racconti i ■> aveva poche. Cerne ci sono andaii? Prima di rispondere, si pregano i lettori di porre i. disparte per qualche minuto pregiudizi e idee «razionali»: dopotutto la «proiezione extrasomatica », o sdoppiamento, è sotto studio in importanti centri di ricerca e nelle Università inglesi ed americane (pure russe, benché se ne sappia poco...). Monroe stesso, nel famoso libro in cui, con tono scienti-1 fico, racconta le strabilianti avventure che ha incontrato nei suoi audaci «viaggi» (tradotto anche in italiano dalla MEB col titolo: «/ mìei viaggi fuori dal corpo») confessa: «Avevo paura di parlarne con i miei amici psicologi e psichiatri (Monroe ha studiato medicina) per tema d'essere classificato come un "paziente" ». Lo scopo che l'ha indotto a divulgare la sua storia — precisa — è stato quello d'evitare ad altre persone che hanno simili esperienze i traumi della psicoterapia e dell'ospedale psichiatrico: «Ce ne sono a migliaia, finite nei manicomi solo per questo... ». Torniamo a Crookall ed ai suoi tre principali soggetti di studio Muldoon, Fox e Yran. Crookall è il primo scienziato moderno a notare che le esperienze extracorporee cambiano a seconda che lo sdoppiamento sia spontaneo o forzato: «/ proiettori spontanei rimangono sul piano terrestre oppure sono attirati dal "regno del paradiso" » (così tradizionalmente Crookall definisce un «luogo» pieno di pace e di bellezza descritto dai tre esploratori). Quando invece lo sdoppiamento viene indotto con tecniche fisiche e respiratorie, droghe e anestetici, oppure avviene in seguito a shock traumatico o a trance ipnotica « il soggetto finisce in un'atmosfera non terrestre e nebbiosa popolata da spiacevoli o spaventose entità ». Ancora sulla scorta della trai".zione, Crookall chiama questo mondo pauroso «il regno dell'Ade». Dunque, nell'aldilà bisogna andarci ad occhi aperti e con mente desta, non senza una buona dose di coraggio. Tutti i «proiettori» mettono in guardia i faciloni da queste imprese pericolose e consigliano di allenarsi meditando con pensieri elevati e positivi. Ha scritto Yran: « Ognuno è attratto verso un piano corrispondente al suo sviluppo mentale e spirituale. Se non è preparato rischia di finire ad un livello inferiore, in un' atmosfera tenebrosa tra entità ostili ». Più scientifico di Crookall, Monroe evita ogni confusione con i miti e le credenze del passato, dando agli affascinanti regni che ha visitato in centinaia di «viaggi» il nome asettico di Localizzazione 1, 2 e 3: «La Localizzazione 1 — scrive — è la più credibile. Consiste in persone e luoghi che esistono realmente nel mondo conosciuto anche se la percezione che se ne ha col secondo corpo può essere diversa e distorta ». Addormentati o drogati Circa la Localizzazione 2, rremette: «Raffiguratevi un luogo sulla cui porta d'ingresso sta scritto: abbandonate tutti i vostri concetti fisici. E' un ambiente immateriale, un'immensità dai confini scorosciuti. In questa vastità stanno tutti gli aspetti che attribuiamo al paradiso e all'inferno ». E' abitata — precisa Monroe — da entità fornite di gradi d'intelligenza diversi con le quali è possibile comunicare: « Qui il tempo nel senso fisico non esiste, anche se vi può essere una successione deventi. Più che un luogo, è un modo d'essere dove ciò che noi chiamiamo pensiero è la fonte perenne dell'esistenza ». Dove si trova? Risponde: «La letteratura di tutte le epoche ci ha offerto molte teorie che i ico soddisfano il ragionamento scientifico moderno. La più attendibile è il concetto di ondavibrazione che presuppone l'esistenza d'un'infinltà di mondi che operano a frequenze diverse uno dei quali è il mondo fisico. Con questa premessa, la risposta è chiarissima. Il dove è qui ». Nella zona più prossima al mondo fisico di Localizzazione 2, Monroe dice d'aver incontrato persone vive ma addormentate o drogate, in viaggio col secondo corpo; ed anche «i morti» che sorio ancora dominati dalle emozioni: « Questa zona di confine non è un posto piacevole. E' il livello dove si "sta" finché non s'impara ad essere migliori. Qui s'incontrano tutti i tipi di personalità dissociate. E' come un oceano grigionero, affamato, dove il minimi movimento attira esseri rosicanti e tormentatori. Il visitatore è come l'esca che galleggia in questo grande mare. Se si agita, folle di "abitanti" eccitati arriveranno per picchiare tirare battere nuocere. Solo con una cauta esperienza, talora terrorizzante, imparai l'arte o il trucco di attraversare questa zona ». Superato lo stadio che Monroe definisce « delle emozioni incontrollate» si può accedere a luoghi più accoglienti: «E' impossibile comunicare il senso di realtà di questa eternità non fisica. Gli abitanti continuano ad essere "umani". Durante una delle mie visite mi trovai in un luogo simile ad un parco, con fiori alberi e prati ben curati. V'erano molte panchine lungo i vialetti e centinaia di persone sedute o che passeggiavano. Alcuni apparivano calmi, altri in apprensione, oppure disorientati o sconvolti. Pareva un luogo di ritrovo dove i nuovi arrivati aspettassero gli amici e i parenti ». Altri viaggi in Localizzazione 2 avvennero in un clima amichevole e Monroe molte volte si sentì aiutato e scortato da «protettori»: «Ritengo che quasi tutti gli esseri umani visitino Localizzazione 2 durante il sonno ». E il Paradiso? Esiste davvero e, se c'è, com'è? Risponde Monroe: «In tre occasioni mi trovai in un "luogo" che non posso descrivere per mancanza di termini appropriati. Potrebbe essere il paradiso ulti;.:o, come lo concepiscono le nostre religioni. Nella sua essenza è un modo di essere che viene interpretato dall'individuo in modi diversi. Per me fu un luogo di pace pura e di squisita emozione. Eia come fluttuare in una nuvola calda e morbida, dove la percezione ò annientata e abbagliata dall'Ambiente Perfetto. Li nuvola è attraversata da raggi di luce in cui tutti i colori dello spettro vanno e vengono portando una dolcezza e una felicità diversa. Mentre ti muovi lentamente e senza sforzo nella nuvola, sei circondato dalla musica. Cori di voci simili a quelle umane echeggiano, armonie infinite si intrecciano. Tutto ti è familiare. E' questa la tua Casa. Sei felice perché sei nel Posto Giusto». Ogni volta, dopo il ritorno, per giorni e giorni Monroe soffrì di nostalgia e solitudine sentendosi straniero sulla terra. Si chiede: «Sarà proprio il paradiso quello che ho visitato? ». Quanto alla Localizzazione 3, raggiungibile attraverso un tunnel buio e stretto, appare a Monroe com i un mondo quasi identico al nostro, con alberi case città veicoli gente. Il progresso tecnologico vi è più arretrato, le abitudini diverse. Monroe azzarda che si tratti di quell'antimondo, fatto di atomi di antimateria, che viene ipotizzato dalla fisica pura. Charles Tart, che ha studiato le facoltà di Monroe a fondo, nella prefazione del libro commenta: «Sarebbe comodo liquidare Monroe con l'etichetta del "pazzo", ma vi consiglio di non farlo. Un aspetto, ben noto agli psicologi, della natura umana è la sua opposizione ai cambiamenti. Ma se i "viaggi" di Monroe sono reali, la nostra visione del mondo dovrà cambiare ». Monroe, ottimista, conclude: «Forse un giorno nascerà una nuova scienza basata sui dati raccolti e sulle relazioni col mondo fantastico e infinito che oggi si apre alla nostra esplorazione ». Laura Bergagna

Luoghi citati: Cina, New York