Montefibre, ci sono timori Singer, si nutre la speranza

Montefibre, ci sono timori Singer, si nutre la speranza Scioperi e riunioni per due gravi vertènze Montefibre, ci sono timori Singer, si nutre la speranza La nuova minaccia di licenziamenti in Valle Susa e nel Canavese suscita allarme - A Leinì si riuniscono gli esecutivi di fabbrica Con puntualità tri-quadrimestrale, ecco l'ennesimo campanello d'allarma suonato da Montedlson per preparare 1 funerali a due società collegate, Montefibre e Vallesusa. Secondo 11 colosso di Foro Bonaparto, nelle due imprese bisogna «tagliare» seimila posti di lavoro. E poiché 1 punti di produzione sono concentrati soprattutto in Piemonte e in provincia di Torino, è proprio qui che è prevista una mietitura. A correre ! i maggiori rischi, nella nòstra provincia, sono comunque 1 1.700 dipendenti del tre Vallesusa, quello di Lanzo (maestranze già da mesi Ih cassa integrazione a zero ore), di Rivarolo (50 per cento a orario ridotto) e di Collegno (il porta-, foglio ordini comincia a indebolirsi). Il ventre molle della Montefibre hi provinola riguarda Ivrea dove ci sarebbe una esuberanza di 600-700 lavoratori. Alla preanmmclata « mazzata » per 11 Piemonte 1 slndsxati intendono comunque opporsi. Oggi sono In programma quattro ore di sciopero nazionale in tutti gli stabilimenti Montedlson. In Val di Susa,' dove già la situazióne economica è pesante in quanto otto stabilimenti hanno dipendenti in cassa -integrazione e vi sono prospettive di riduzione di occupazioni alla Selmart, all'Assa, alla Sisma', oggi 1 350 dipendenti dello stabilimento manifatturiero tessile di Susa, nel quale la Montefibre ha una partecipazione minoritaria, effettueranno quattro ore di sciopero a ditesa dell'occupazione. Attualmente la produzione è a pieno ritmo e In certi reparti si fanno gli straordinari. Tuttavia il personale che si licenzia non viene rimpiazzato. L'eventuale disimpegno finanziarlo della Montefibre dallo stabilimento di Susa potrebbe provocare riflessi negativi , sull'eventuale sviluppo produttivo e di conseguenza sull'occupazione, anche se all'inizio dell'anno l'azienda aveva garantito 11 posto di lavoro a tutti. ir « L'assemblea di stamane alla Singer — dice un rappresentante della Firn — sarà un ennesimo atto di verifica e di pressione per i lavoratori di questa azienda, per lutti coloro che in questi anni hanno lottato con noi per la risoluzione della vertenza. Che 'sia un passo decisivo nella lotta nessuno lo nega; ma essere ottimisti, anche a questo punto, ci appare ancora prematuro ». A Lelnl si parla chiaramente di ultimo atto: nessuno se lo nasconde, ma sarà poi cosi? Le intenzioni da parte del sindacati non mancano. Circolano varie voci: si dice che ormai si sia orientati a scegliere le ipotesi di soluzione presentate dalla Cir di Carlo De Be¬ nedetti: questa azienda assumerebbe 400 lavoratori ex Singer da/destinare in parte ad attività collegabili alla Elto di Cascine Vlca — la fabbrica da poco rilevata da De Benedetti — In parte a lavorazioni connesse con l'industria della pelle, ohe sarebbero effettuate nello stesso stabilimento di Lelnl. Altri 200 lavoratori dovrebbero essere assunti dalla Fiat. Il totale darebbe 900 occupati. Nonostante le ultimissime defezioni, resterebbero circa 300 lavoratori Singer senza occupazione. A questi dovrebbe pensare l'Unione industriale . con un preciso intervento, i. Stamane nell'assemblea ' alla Singer di Lelnl saranno presenti tutti gli esecutivi del consigli di fabbrica di zòna. Indubbio che nessuno intenda aspettare oltre.

Persone citate: Assa, De Benedetti, Singer

Luoghi citati: Collegno, Ivrea, Lanzo, Leinì, Lelnl, Piemonte, Rivarolo, Susa, Torino