"Bomba N" nessuna decisione
"Bomba N" nessuna decisione "Bomba N" nessuna decisione Roma, 5 ottobre. Il sottosegretario agli Esteri, onorevole Radi, rispondendo stamani in Commissione Camera ad alcune interrogazioni presentate sulla cosiddetta «bomba al neutrone», ha detto che nelle recenti riunioni tenute a Bruxelles dal gruppo di programmazione nucleare della Nato (Npg) non è stata presa alcuna decisione sulla eventuale produzione delle nuove testate nucleari a scoppio ridotto e radiazione accresciuta. Scopo delle riunioni, ha detto il rappresentante del governo, era invece quello di consentire un confronto preliminare di opinioni anche per che lo stesso governo americano, al quale spetta la decisione di produrre l'arma, non è ancora giunto ad un orientamento definitivo in proposito. Per quanto riguarda la posizione dell'Italia, il sottosegretario ha affermato che non è stata ancora formulata in quanto il problema deve essere approfondito «nelle sedi più opportune prima che si possa definire un orientamento nazionale, su una base equilibrata e comprensiva di tutte le componenti che debbono concorrere a formularlo». In tal senso si è espresso nelle riunioni di Bruxelles il rappresentante del nostro Paese. Il sottosogrfctnrio ha infine espresso la necessità di una «completa consultazione» in sede Nato per approfondire le caratteristiche tecniche della nuova bomba e le implicazioni politiche di una sua eventuale produzione. Negli interventi di replica, il de Fracanzani, il comunista Rubbei e la radicale Bonino si sono dichiarati fermamente contrari ad una dislocazione in Europa della bomba al neutrone. Prendendo atto delle dichiarazioni del governo, secondo cui nessuna decisione è stata presa a Bruxelles, Rubbei ha detto: «E' stato bene dichiararlo ufficialmente anche se questa non sarà ritenuta risposta sufficiente alle preoccupazioni e alle inquietudini cosi vive e manifeste nel Paese attorno a questo angoscioso problema».
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