Un estremista a giudizio: ferì con tre complici uno studente

Un estremista a giudizio: ferì con tre complici uno studente Per lesioni, detenzione e porto d'armi Un estremista a giudizio: ferì con tre complici uno studente Appartiene all'«ultrasinistra»: voleva indurre «un attivista di destra a cessare la propaganda» - Lo aggredì a colpi di chiave inglese Dovrà rispondere di lesioni gravi, porto e detenzione di armi uno studente ventenne appartenente all'estrema sinistra, protagonista assieme a tre complici di un grave episodio di violenza politica. Il giudice istruttore Giordano lo ha rinviato a giudizio con queste imputazioni. Il 5 maggio scorso, davanti al liceo scientifico « Galileo Ferraris », lo studente Francesco Crana, attivista di destra, stava posteggiando 11 suo motorino quando si vide circondato da un quartetto che aveva chiare intenzioni aggressive nei suoi confronti. Mentre uno dei complici teneva d'occhio la strada, gli altri tre, tutti armati di chiavi inglesi, e uno anche di pistola, saltavano addosso al Crana e lo percuotevano più volte al capo, anche dopo che lo studente era caduto per terra sanguinante. Il provvidenziale intervento di diversi passanti, per nulla intimoriti dal complice che faceva da palo, interruppe l'azione della squadracela. Un vigile urbano, Ugo Doria, con l'aiuto di due passanti, riuscì a bloccare uno degli aggressori in fuga in corso Inghilterra. In un cestino di rifiuti poco distante c'era una chiave inglese ancora sporca del sangue di Francesco Crana. Il giovane è stato identificato per Gianni Palazzi, 20 anni, via Carso 32. Arrestato su ordine di cattura del sostituto procuratore della Repubblica Corsi, 11 Palazzi iniziata nte negò qualsiasi partecipazione all'aggressione, affermando di essersi dato alla fuga perché aveva visto due conoscenti scappare. Aggiunse che uno di loro poteva assomigliare a uno studente di sua conoscenza, Mar¬ co Bonvino, 21 anni, via Madame Cristina 104. Il Bonvino è stato messo a confronto con la vittima e non è stato riconosciuto. Gianni Palazzi, nuovamente interrogato dal giudice istruttore, si è deciso ad ammettere di aver fatto parte del « commando ». Come riferisce 11 giudice istruttore Giordana nella sua ordinanza di rinvio a giudizio, Palazzi ha "onfessato che 11 Crana gli fu indicato da altri appartenenti all'ambiente dell'estrema sinistra cittadina, di cui peraltro rifiutò di fare i nomi, come uno da a spaventare per indurlo a cessare la propria attività politica nell'ambiente studentesco ». « L'aggressione — afferma il magistrato — fu preparata con cura e a freddo e proprio per questo motivo appare più ripugnante. Le ferite prodotte al Crana dai ripetuti colpi di chiave inglese gli procurarono ferite guaribili in venti giorni. Ma soltanto il provvidenziale intervento dei due coraggiosi passanti, aiutati poi dal vigile urbano, salvò ti Crana da conseguenze ben peggiori ». Il magistrato ha contestato al Palazzi le lesioni gravi volontarie, il porto e la detenzione dell'arma che uno dei componenti il « commando » aveva quel giorno e la resistenza che il Palazzi oppose al vigile urbano al momento dell'arresto. Marco Bonvino, difeso dall'avvocato Bianca Guidetti Serra, è risultato completamente estraneo all'aggressione ed è stato prosciolto da qualsiasi addebito.

Persone citate: Bianca Guidetti Serra, Bonvino, Francesco Crana, Galileo Ferraris, Gianni Palazzi, Palazzi, Ugo Doria