Giorgio, 4 anni, è il ventesimo bambino rapito dai banditi e uno dei più pictini

Giorgio, 4 anni, è il ventesimo bambino rapito dai banditi e uno dei più pictini Giorgio, 4 anni, è il ventesimo bambino rapito dai banditi e uno dei più pictini Giorgio Garberò, quattro anni. Da ieri è nelle mani del rapitori. Proviamo ad Immaginare che cosa pub provare un bambino di quell'età, tenuto forzatamente lontano dalla madre, dai suol amichetti, dal suo ambiente. C'è da rabbrividire. Gli esperti di psicologia infantile parlano di inevitabili choc, traumi, squilibri. «71 bambino non ha strutture di difesa — spiega lo psicologo prof. Lusso —, non lo sorregge il coraggio o l'orgoglio o il carattere. L'isolamento in un ambiente ostile non pub non lasciare traccia sulla sua psiche ». Chissà, forse tra qualche anno, gli analizzatori dell'animo umano saranno in grado di dirci tutto sugli effetti di un trauma da rapimento precoce. Che cosa s'imprimerà nell'angolino della memoria del vari Mirko Panattonl, Sara Domini, Pietro Garls, Daniele Alemagna? E quanti sono stati, fino ad ora i bambini sequestrati? La mattina del 24 gennaio 1975, viene rapito nelle nostra dttà Pietro Garls, poco più di cinque anni. E' stato il primo, a Torino. Liberato, il piccolo sembra tranquillo. « Sai — confida alla madre — mi facevano divertire e mi portavano sempre nuovi giochi, pistole, stivali e speroni da cow-boy. Mangiavo tante banane e carne con l'osso ». Ma una settimana dopo, mentre sta per addormentarsi accanto alla madre, le mormora: « Com'è brutta la vita, mamma. Vorrei morire ». E un'altra volta, ai genitori: « Non mi ingannate, vi prego, non mi ingannate ». Incubi ed angosce che aleggiano in quasi tutti 1 bimbi, e sono ormai venti, segregati negli ultimi anni. Incubi più marcati nei piccoli sottoposti ad una prigionia particolarmente dura: « Mi teneva- no bendato e legato ad una gamba come una gallina — ricorda Claudio Chiacchierini, 11 anni, rapito a Roma il 17 maggio 1975 —. Mi lasciavano solo ore ed ore ». E la madre di Sara Domini, la bimba di quattro anni sequestrata ad Alassio il 31 dicembre scorso e liberata dopo ventun giorni: « Quando l'ho riavuta, Sara aveva paure confuse, lunghi silenzi. Mi guardava, poi si stringeva a me con forza, senza piangere, senza una parola ». C'è chi non riesce a dimenticare e gli effetti dello choc continua a portarli dentro. Con Nicoletta Di Nardi, 11 anni, la figlia dell'orefice milanese rapita 11 16 novembre 1974, i banditi furono inutilmente crudeli: « / tuoi — le ripetevano — hanno già quattro bambini. Ti lasceranno morire per non pagare ti riscatto ». E lei: « Erano cattivi. Mi tenevano legata ad una brendina e, quando mi svegliavo, mi davano da bere una tazza di liquido caldo e mi riaddormentavo quasi subito ». Fa accapponare la pelle enn- statare che sul kidnapping stia prosperando una vera e propria industria. I bambini sono un bersaglio semplice e redditizio, non si ribellano, tenerli prigionieri è più facile e il denaro del riscatto si ottiene sempre, e presto. « Quando è in pericolo la vita d'un bambino — assicurano in questura — i soidi saltano fuori in fretta, a qualunque costo ». Per il piccolo Daniele, 7 anni, la famiglia Alemagna, nel '74, sborsò due miliardi, per Pietro Garls furono pagati 450 milioni, per Vincenzino Guida (sedici mesi), il riscatto versato fu di 600 milioni. Giorgio Garberò è la più giovane vittima dei rapimenti registrati in Piemonte. Prima di lui i banditi avevano sequestrato Pietro Garis, 5 anni, ed Enrico Campldonlco, sei, ritrovato dai carabinieri 48 ore dopo la sua scomparsa. Lo stesso Giorgio Garberò sta pagando lo scotto d'essere il nipote d'un personaggio notissimo nel mondo del calcio, il presidente del Torino, Orfeo Pianelli. Pilotare le società di calcio sta diventando tutt'altro che piacevole per gli interessati o per i loro familiari. Il vice di Pianelli, l'Imprenditore edile Giuseppe Navone, 71 anni, è stato nel marzo scorso un'altra vittima dei sequestri. Prezioso ostag¬ gio finito ndle mani di sequestratori e liberato dopo il pagamento di un miliardo fu, nel gennaio '75, Saverlo Garonzi, presidente dell'Associazione calcio Verona. Più fortunata, all'inizio di quest'anno, la figlia dell'ex presidente dell'A.C. Padova, Marina Boldrln, 36 anni, madre di due bambini. Aggredita sotto casa e trasportata a Roma, riuscì dopo una decina di giorni a fuggire dall'appartamento dov'era tenuta prigioniera. Guido J. Paglia Pietro Garis • Navone vicepresidente del Torino e Saverio Garonzi presidente del Verona

Luoghi citati: Alassio, Padova, Piemonte, Roma, Torino, Verona