Contro lo smembramento delle classi
Contro lo smembramento delle classi Contro lo smembramento delle classi La polemica sollevata da genitori, insegnanti e studenti del liceo Volta per lo smembramento delle classi quarte pareva conclusa. Il provveditore aveva proposto una soluzione: «barattare» la classe terza, concessa in più, con la classe quarta richiesta. Genitori e docenti erano d'accordo. Invece gli studenti ieri mattina hanno fatto un corteo: in 150 hanno raggiunto il provveditorato. Una loro delegazione è stata ricevuta dal dott. Pisani, il quale non ha potuto far altro che ribadire la sua proposta, «unica possibile». Probabilmente 1 giovani dovranno rassegnarsi. Con il provveditore si sono Incontrati anche rappresentanti delle organizzazioni sindacali, delegazioni de! Coordinamento delle scuole a tempo pieno di Torino e provincia, esponenti dei genitori dei Consigli di Istituto e del personale non insegnante. Si è discusso su: nomina degli «interscuolistl» e gestione della mensa all'interno dell'orario di cattedra; criteri per la formazione delle classi prime; Inserimento degli handicappati; funzionamento delle équipes psicomediche; norme di gestione del bilanci scolastici. In una nota il Coordinamento «Tempo pieno» afferma: «Il provveditore ha dichiarato il suo impegno ad appoggiare presso il ministero eventuali richieste del movimento sindacale e del Coordinamento in mertto alla formazione di nuove classi, nuove cattedre e al bloc j delle assunzioni di personale non insegnante». Previsto per la prossima settimana, un nuovo incontro per «la definizione degli interventi più urgenti, compreso il funzionamento della mensa e t bidelli». In merito alla formazione delle classi su disposizione di una circolare ministeriale, l'Unione democratica studentesca del D'Azeglio rileva: «Nel nostro liceo si dovrebbero smembrare due classi, V ginnasio e I liceo, con gravi conseguenze». Dopo aver sottolineato i «gravi danni agli studenti per l'interruzione della continuità didattica e della socializzazione e 1 disagi degli insegnanti per spostamenti in organico», l'Unione democratica studentesca chiede che «siano mantenute integre le classi in discussione e si conceda una deroga al liceo D'Azeglio».
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