Impiegato un satellite per scoprire i mali del Friuli dopo il terremoto

Impiegato un satellite per scoprire i mali del Friuli dopo il terremoto Impiegato un satellite per scoprire i mali del Friuli dopo il terremoto I dati raccolti arricchiscono il dossier preparato dai cinque gruppi di lavoro istituiti dalla Regione Piemonte - Il materiale servirà per la ricostruzione Un satellite ha spiato le ferite aperte dal terremoto in Friuli. Ha scattato fotografie e raccolto dati sulla conformazione del territorio investito dalle scosse dello scorso anno e dei movimenti di assestamento di questi ultimi mesi. Il materiale raccolto è andato ad arricchire 11 dossier ohe cinque gruppi di lavoro stanno raccogliendo per iniziativa della Regione Piemonte. L'indagine riguarda in particolare 1 quindici Comuni aderenti alla Comunità collinare di San Daniele; al termine dovrà fornire indicazioni utili per il risanamento della zona e per la ricostruzione dei paesi, ridando fiducia e sicurezza a una popolazione provata fisicamente e psicologicamente dal bombardamento continuo delle scosse (più di 400 superiori al qua lo grado della Scala Mercalll, qualche miglialo 1 sommovimenti di intensità minore). I gruppi di lavoro sono formati da docenti dell'Università e del Politecnico di Torino con la collaborazione di giovani tecnici, che si sono recati In Friuli volontariamente, accogliendo un Invito della Regione. Ieri mattina, al teatro Cleoni di San Daniele è stato fatto un primo bi¬ lancio dell'attività finora svolta e ne sono state tratte conclusioni lusinghiere. Il primo gruppo guidato dal preside della facoltà di Architettura Gullini ha condotto un censimento delle strutture abitative e monumentali da conservare; 11 secondo guidato dal prof. Sarto- rio dell'Università ha condotto un accertamento socio-economico e un'indagine sulle strutture produttive; il terzo gruppo guidato dal prof. Civita del Politecnico ha studiato la stabilità del territorio e le varie fonti delle risorse economiche, il quarto gruppo (professor Bo) ha ricostruito una mappa del terremoto, risalendo a eventi sismici lontanissimi, fino al 200 dopo Cristo; il quinto gruppo (professor Corsico) ha compiu.j studi sull'entità del danni subiti dal patrimonio edilizio e sul fabbisogno di case. Contributo allo studio è venuto da tecnici, funzionari della Regione Piemonte, esperti, volontari e anche dal satellite, impiegato per accertamenti specifici per la prima volta in Italia e, forse, in Europa. Compiacimento per il lavoro svolto è stato espresso dal presidente del Consiglio regionale Sanlorenzo e dal presidente della Comunità collinare Melchior, presenti il presidente del Comitato pw il coordinamento tecnico Picco e sindaci e funzionari della zena. Nel pomeriggio, sempre al Cleoni, la popolazione ha salutato i 60 volontari del secondo gruppo ohe rientrano dopo tre mesi di lavoro in Friuli.

Persone citate: Civita, Gullini, Melchior, Sanlorenzo