Ritirato il passaporto al "frate-miliardario"

Ritirato il passaporto al "frate-miliardario" Denunciato dall'ordine francescano Ritirato il passaporto al "frate-miliardario" Siracusa, 25 settembre. | L'autorità giudiziaria ha or-1 dinato il ritiro del passaporto del frate francescano Nicola Ballarino, di 57 anni, ex rettore del collegio parificato « Santa Maria ». Il Ballarino, nei cui confronti sono in corso due inchieste, è accusato di aver utilizzato centinaia di milioni di lire, sottraendoli alle casse dell'Istituto per svolgere in proprio una frenetica attività di compra-vendita nel campo immobiliare. Le accuse sono partite dalla denuncia del padre provinciale dell'ordine, Vincenzo Santalucia, il guale si è rivolto alla magistratura civile chiedendo la restituzione all'Ordine di tutto il denaro che il Ballarino, in ventitré anni di rettorato avrebbe sottratto. Contestualmente padre Santalucia ha chiesto il seguestro conservativo dei beni, anche presso terzi, fino alla concorrenza di mezzo miliardo dì lire. Le due inchieste aperte nei confronti dell'ex rettore sono di natura amministrativa. Tuttavia la procura della Repubblica, in collaborazione con la guardia dì Finanza, sta esaminando registri e documenti del « Santa Maria » per accertare se il Ballarino ha commesso reati perseguibili penalmente. Nella vicenda sono coinvolte altre due persone: Serafina Fazio. 42 anni, nipote del Bal¬ larino, e l'ing. Giuseppe Albanese, 45 anni. Secondo l'accusa del padre provinciale del terzo ordine regolare di san Francesco, infatti, il Ballarino si sarebbe servito dei due per esercitare la sua attività d'imprenditore immobiliare. A guel che si dice, infatti, nell'aeguisto degli immobili il frate si faceva assistere dall'ing. Albanese (lo stesso che ha costruito il collegio «Santa Maria »), mentre acguirente delle aree edificabili e degli appartamenti risultava, sulla carta, la Fazio. Soltanto in un caso padre Ballarino è risultato ufficialmente acguirente, nell'aeguisto di mezzo palazzo (guattro appartamenti) pagato a suo dire sedici milioni di lire e rivenduto a 80 milioni. L'altra metà era stata acguistata dall'ingegner Albanese. « In effetti — dice l'ex rettore del « Santa Maria » — per i quattro appartamenti non pagai quasi nulla. Il proprietario che me li vendette, infatti era amico mio, una persona alla quale avevo fatto molti favori e che si volle disobbligare praticandomi un prezzo di fraterna amicizia. In quanto alla vendita dell'immobile, in realtà i quattro appartamenti li ho rivenduti per molto meno di ottanta milioni. Ho fatto risultare questa cifra per evitare complicazioni». Franco Sampcgnaro

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