"Non ritireremo lo stipendio se avrà 30 mila lire in meno,,

"Non ritireremo lo stipendio se avrà 30 mila lire in meno,, A Settimo gli impiegati del Comune "Non ritireremo lo stipendio se avrà 30 mila lire in meno,, L'aumento, deciso dalla giunta, è stato respinto dalla commissione per la finanza locale - E' annunciato un ricorso al Tar «Se a fine mese II nostro stipendio sarà decurtato di trentamila lire non lo ritireremo». Questa è la prima torma di protesta che i duecento dipendenti del Comune di Settimo si appresterebbero ad attuare se il prossimo 27 la loro busta paga non sarà uguale a quella di agosto. La decisione della commissione centrale per la Finanza locale, che ha imposto al sindaco di tagliare gli stipendi a due terzi degli impiegati, per alleggerire il deficit di bilancio, ha provocato rabbia e fermento. «Ritirare lo stipendio ridotto significa — dicono all'ufficio anagrafe — accettare di fatto il diktat del governo anche per quanto riguarda la restituzione del mezzo milione e più che abbiamo ricevuto negli ultimi due anni. Qui se c'è qualcuno che deve rimborsare queste somme non siamo noi ma se mal ti sindaco, gli assessori e tutti t quaranta consiglieri che hanno approvato la delibera del nostro contratto integrativo». E' opinione generale che non si giungerà a tanto. Per l'immediato esiste però concretamente la possibilità che almeno per settembre la busta paga non arrivi o arrivi con notevole ritardo. Ecco perché. L'ufficio ragioneria deve preparare in settimana gli stipendi per poi passare il ruolo all'esattoria comunale della Banca di Novara, incaricata del pagamento. Ma come? La giunta, presieduta dal sinda¬ co Cravero, comunista, è per questa seconda soluzione. «C'è il pericolo che Ignorando la decisione di Roma — dice il ragioniere generale del Comune, Romano — mi arrivi tra capo e collo un avviso di reato, di peculato per distrazione, che coinvolgerebbe con me anche il segretario. Per legge, infatti, l mandati c l pagamento devono essere llrmati, a testimonianza della loro regolarità, da noi due. Io non me la sento di andare contro le disposizioni». L'accusa potrebbe essere estesa anche al sindaco e all'assessore alla Finanza, tenuti ad apporre la firma sul mandati di pagamento. Il Comune ha già annunciato la decisione di opporsi al provvedimento con un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale. Anche sul piano sindacale le tre confederazioni sono impegnate a fare rientrare un'imposizione che considerano un attacco «all'autonomia contrattuale», prima che possa estendersi ad altri comuni, Torino compreso. Settimo e Orbassano sarebbero i primi anelli di una lunga catena. Giovedì a Roma i sindacalisti degli enti locali avranno un incontro con la prima commissione della Camera e con 1 funzionari del ministero dell'Interno. P- g-

Persone citate: Cravero

Luoghi citati: Comune Di Settimo, Roma, Settimo, Torino