Prestito nazionale di Mario Salvatorelli
Prestito nazionale Prestito nazionale (Segue dalla 1* pagina) duplice compito di raccogliere il risparmio privato e di incanalarlo verso il sistema produttivo, emettendo un grande prestito nazionale. Il momento si presenta favorevole, sia perché la liquidità è abbondante, sia perché la lira sembra avviata a riacquistare una nuova credibilità, grazie all'andamento migliore nei conti e nei cambi con l'estero e al minor tasso d'inflazione all'interno. Le famiglie hanno affidate alle banche e alla posta più di 17.000 miliardi di lire, per averne un interesse variante tra l'8,5 e il 13 per cento, a seconda della consistenza dei depositi e « della forza contrattuale » dei risparmiatori, in un anno, quale il 1976, che ha registrato un tasso d'inflazione del 22 per cento. Non si vede perché non potrebbero sottoscrivere 10.000 miliardi di lire oggi, per un prestito nazionale che offrisse, poniamo, un interesse del 10 per cento, al'-, fine di un anno, il 1977, in cui il tasso d'inflazione risulterà al massimo del 16 per cento, ma con una accentuata tendenza a scendere intorno al 10 per cento. L'operazione, che dovrebbe intitolarsi: « Prestito nazionale per lo sviluppo », potrebbe avere una durata quinquennale, con tutti gli accorgimenti tecnici del caso, per quanto riguarda estrazioni di premi, scadenza delle varie serie, collocamento, e così via. Il denaro raccolto potrebbe andare in parte a società finanziarie, incaricate di investirlo in aumenti di capitale delle società per azioni, eventualmente collegati alla proposta trasformazione dei crediti delle banche in partecipazioni azionarie. In parte il denaro potrebbe servire, secondo la tecnica del credito agevolato, per contribuire al pagamento degli interessi sui debiti contratti dalle aziende. Lasciamo a chi se ne intende il compito di decidere l'amministrazione di questi 10.000 miliardi, o di quella somma che si vorrà raccogliere con il prestito. Ma riteniamo che un'operazione del genere, in questo momento, potrebbe ottenere un triplice risultato: un filtro colpo di freno all'inflazione, un rilancio della fiducia nella nostra economia, un riavviclnamento del pubblico alle sorti e al ruolo dell'impresa. — Mario Salvatorelli
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