L'autotassazione "svelata,, giovedì di Emilio Pucci

L'autotassazione "svelata,, giovedì Consiglio dei ministri L'autotassazione "svelata,, giovedì ì «101», sostitutivo della dichia- Roma, 4 settembre. L'autotassazione d'autunno tiene sulle spine da diversi mesi gran parte dei contribuenti italiani. L'attesa, però, è alla fine. I tanti misteri che ancora circondano l'importante novità fiscale saranno finalmente svelati dal governo giovedì prossimo. Salvo ripensamenti dell'ultima ora, ai primi punti dell'ordine del giorno del Consiglio dei ministri dell'8 settembre figura, infatti, il disegno di legge che fissa le modalità per il versamento d'acconto autunnale. Il ministro Pandolfi, a quanto si dice, dovrebbe sottoporre all'esame di Andreotti e dei suoi collaboratori due o tre progetti alternativi, messi a punto in questi giorni dai tecnici delle Finanze. L'esistenza di più testi spiega anche il riserbo mantenuto sul provvedimento. In attesa di sciogliere del tutto l'enigma, comunque è già accertato che: 1) la prossima scadenza fiscale non riguarderà i lavoratori dipendenti che nel giugno scorso si sono limitati a presentare al fisco il modello razione dei redditi; 2) il termine per l'autotassazione slitterà dal 31 ottobre al 30 novembre e questo, come ha affermato di recente Pandolfi, «per consentire al Parlamento di valutare senza l'assillo di scadenze troppo ravvicinate, il disegno di legge governativo»; 3) per venire incontro ai lavoratori dipendenti con reddito di natura mista non elevato (ad esempio stipendio più casa), verrà escluso dall'obbligo del versamento d'acconto — pari al 75 per cento del totale dell'imposta — qualche milione di contribuenti (lavoratori dipendenti e non), «senza che venga compromesso — dice sempre il ministro — l'obiettivo di 2550 miliardi di gettito complessivo per le due autotassazioni indicato nel bilancio dello Stato»; 4) questa manovra di alleggerimento sarà possibile in virtù degli eccellenti risultati dell'autotassazione di giugno che hanno fatto incassare al fisco quasi 1750 miliardi di lire, con un aumento effettivo di 700 miliardi rispetto all'anno precedente. Il punto più oscuro del provvedimento è perciò quello relativo agli altri contribuenti interessati allo sgravio, oltre a chi ha presentato solo il «101». Per l'operazione di esonero sono allo studio, come detto sopra, due o tre ipotesi alternative. Pandolfi ha particolarmente a cuore la soluzione più semplice: cioè esentare dall'obblìgo fiscale di novembre coloro che raggiungono una somma minima di imposta d'autotassazione. Già ora la legge esclude il versamento per cifre inferiori alle 30 mila lire. Si tratterebbe quindi di elevare questo «tetto» in misura considerevole. L'ultima indiscrezione parlava di escludere dall'acconto tutti i contribuenti con un reddito annuo al di sotto dei dieci milioni. Vale la pena, però, di ricordare che quello che si pagherà a novembre verrà scontato nel maggio 1978, trattandosi per l'appunto di un acconto. In altre parole, chi a novembre verserà il 75 per cento della tassa dovuta, il prossimo maggio dovrà autotassarsi solo per il restante 25 per cento. Ma quale il motivo della doppia auto tassazione? Il meccanismo, nello spirito della legge, dovrebbe perequare il trattamento fiscale di coloro che hanno soltanto un reddito da lavoro dipendente (e quindi pagano subito con le ritenute sulla busta-paga) con quello dei contribuenti che, ricavando i propri redditi integralmente o parzialmente da altri tipi di attività, hanno pagato finora le imposte relative in via posticipata al momento della dichiarazione annuale. L'ammontare del 75 per cento si spiega dunque con la necessità di avvicinare i tempi di percezione del reddito con quelli del pagamento, adottando per tutti, lavoratori a reddito fisso e non, un criterio quanto più possibile equo. La procedura per il versamento dell'acconto è abbastanza semplice: calcolato il 75 per cento, la somma corrispondente andrà versata tramite banca su moduli che il ministero ha già predisposto e di cui inizierà tra breve la distribuzione alle aziende di credito. La ricevuta va gelosamente conservata, tenuto conto che i rapporti con il fisco si chiuderanno soltanto l'anno successivo, quando, contestualmente alia dichiarazione, si pagherà la differenza tra l'imposta dovuta come autotassazione e l'acconto già versato. Emilio Pucci

Persone citate: Andreotti, Pandolfi

Luoghi citati: Roma