I giudici d'appello scarcerano la donna che ferì con un'ascia il marito tiranno

I giudici d'appello scarcerano la donna che ferì con un'ascia il marito tiranno Dimezzata la pena, le hanno ridato la libertà I giudici d'appello scarcerano la donna che ferì con un'ascia il marito tiranno Dopo averlo colpito, chiamò l'ambulanza - Non voleva ucciderlo, ma aveva reagito a una vita d'inferno, sopportata fino a quel momento con paziente rassegnazione per amore dei figlioli Anna Saracino 37 anni accusata di aver ferito a colpi d'ascia 11 marito Placido De Salvo, già condannata In Assise a 4 anni di reclusione è stata processata ieri in appello: la corte le ha dimezzato la pena concedendole tutti 1 benefici possibili e l'ha restituita Ubera ai figli, perché ha già scontato la condanna. Sentenza scaturita oltre che dalla lettura del codice anche da una valutazione umanissima non solo del gesto « criminale » ma dell'Intera vita di questa donna alla quale il marito non ha risparmiato violenze, umiliazioni, sadismo. Non era un buon marito, né tantomeno un padre esemplare: risulta dagli atti che si abbandonava In attenzioni morbose verso le figlie, terrorizzandole quando cercavano di sfuggirgli. Deve essere stato un episodio del genere a spezzare definitivamente la resistenza della donna che la sera del 13 novembre 1975, armatosi di un'ascia, ha colpito ripetutamente 11 marito sdraiato a letto. Ma sulla soglia del delitto si riprendeva e telefonava alla Croce Rossa per soccorrere il ferito: gesto che dimostra come non avesse intenzione di uccidere ma soltanto (dirà al dibattimento) « di ferirlo perché mandandolo all'ospedale ci avrebbe lasciati qualche giorno in pace ». Il processo in Assise si era concluso con una mite sentenza per J la donna (quattro anni di reclusione ed un anno di cosa di cura a pena espiata avendo 1 giudici accolto la tesi della seminfermità dell'imputata) ed una più severa per il marito accusato a sua volta di maltrattamenti alla moglie e di atti di libidine compiuti sulle figlie: 4 anni e 6 mesi, che sta scontando. Vent'anni di storia coniugale marcati da una linea netta: da un lato l'Inferno sopportato con infinita rassegnazione dalla donna (« Cosa potevo fare con cinque figli? »), dall'altra parte il De Salvo con le sue pretese, le prepotenze e le mani pesanti. I giudici d'Assise nei motivi della sentenza scrivendo dell'Imputato non lesinano aggettivi forti: una vera e propria requisitoria. Escludevano tuttavia di poter concedere alla Saracino l'attenuante della provocazione. Proprio su questo punto si è battuta ieri l'aw. Bianca Guidetti Serra difensore della Saracino: arringa appassionata che ha trovato soddisfacente risposta nelle conclusioni dei giudici i quali come s'è detto hanno ridotto di due anni la pena. La corte ha deciso in mezz'ora e quando il presidente Germano ha letto la sentenza la Saracino è scoppiata in pianto ed è corsa verso le transenne per gettarsi tra le braccia del figli. « Stasera sarò di nuovo con voi ». I figli, bisogna dirlo, non l'hanno mal abbandonata schierati dalla sua parte non solo per istinto. * Fulvia Giuntoli, 20 anni, Beinasco via Don Bertolino 52, è grave alle Molinette. L'altra sera mentre viaggiava sulla « Kawasakl » di un amico, Franco Camlsassa, vicino di casa, In una curva è caduta battendo la testa sull'asfalto. * Un operalo di 22 anni, Silvio Troiano, via delle Betulle 47, è ricoverato con prognosi riservata alle Molinette, per trauma cranico. L'altra sera con un pulmino è uscito di strada a Moncalieri, nel pressi dello stabilimento della lite. * Raffaele Defiore, 56 anni. Mone-alien, via Brofferto 7, è morto ieri mattina alle Molinette. Era stato colto da malore in casa. d'azzardo. « Quanto al contrabbando — spiega — l'imputazione è seguita al fermo di mio marito perché trovato in possesso di alcune stecche di sigarette per uso personale ed ha portato alla sua condanna una piccola multa». Infatti dagli archivi giudiziari risulta che nei confronti del Tot- i re, in data 25 marzo scorso, era stato emesso dalla Procura di Parma un ordine di carcerazione dovendo egli espiare 29 giorni di reclusione In conversione di una multa di 144 mila lire per contrabbando di sigarette. * A Cirlè, ieri verso le 19, un uomo è stato sorpreso mentre stava per uscire dalla chiesa parrocchiale di San Martino con due angioletti di legno scolpito rubati da un altare. E' 11 pensionato Nicola Marlnucci, 53 anni, abitante nella nostra città in via Giovanni da Verrazzano 24. Con- segnato ai carabinieri è stato arrestato sia per 11 furto delle statuette, sia perché era colpito da un ordine di cattura emesso contro di lui dalla Procura di Torino, nell'aprile scorso, per furto aggravato continuato.

Luoghi citati: Beinasco, Cirlè, Moncalieri, Parma, Torino