Lo scandalo nel Friuli e alcune precisazioni

Lo scandalo nel Friuli e alcune precisazioni Lo scandalo nel Friuli e alcune precisazioni A pagina 11 del 30 agosto del suo quotidiano nel riferire lo scandalo di Maiano, vengono riportate inesattezze quali: a) che il Presidente del tribunale di Udine abbia eseguito un sopralluogo a Maiano; b) che lo stesso Presidente abbia interrogato numerose persone; c) che il magistrato abbia esaminato documenti ufficiali, tra cui la delibera del Consiglio comunale del 26 maggio u.s.; d) che quattro rappresentanti della Ditta Precasa all'uscita dal municipio sono stati avvicinati da alcuni cittadini di Maiano in tono minaccioso; e) che l'episodio non è degenerato solo per la presenza dei carabinieri. 1) Non è affatto vero che il presidente del tribunale dottor Diez abbia eseguito un sopralluogo sui prefabbricati installati in Maiano dalla Precasa: il signor Presidente, accogliendo integralmente le richieste avanzate da me e dal collega di Udine, avvocato Zarotti che congiuntamente al sottoscritto assiste la Precasa, ha disposto l'accertamento tecnico sui prefabbricati in questione. 2) Il Presidente non ha interrogato nessuno, l'udienza è stata brevissima e le parti si sono limitate a nominare i consulenti di parte; nessun nuovo documento è stato esaminato. 3) Non è vero che quattro rappresentanti della Precasa siano stati avvicinati da folla ostile e siano volate ingiurie e minacce: il sottoscritto, cfte era solo, dopo l'udienza fu avvicinato da un giornalista il quale voleva sapere che cosa era accaduto. Lo scrivente dopo avere precisato di essere tranquillo sull'andamento della controversia, specificò al giornalista di non avere dubbi sull'esito positivo dell'accertamento peritale perché un medesimo accertamento disposto dal prefetto di Udine sui prefabbricati montati nel comune di Artegna dalla Precasa, si era concluso favorevolmente tanto è vero che era stato dato corso, da parte del prefetto, al pagamento dell'importo dovuto alla Precasa. Vi è da precisare al riguardo che le infondate doglianze erano state sollevate dal sindaco di Artegna, il quale (putacaso) è il consuocero del signor Banderai detenuto nelle carceri savonesi. Mentre il sottoscritto precisava quanto sopra, veniva interrotto da uno sconosciuto il quale obiettava che il prefabbricato a lui consegnato non era idoneo; lo scrivente replicava che si rivolgesse al consulente tecnico nominato dal Presidente del tribunale. Tutto qui: non è volata nessuna ingiuria e nessuna minaccia, fatti che il sottoscritto non avrebbe tollerato; è evidente che non vi fu nessun intervento dei carabinieri. Distinti saluti. Avv. Giovanni Nasuti

Persone citate: Diez, Giovanni Nasuti, Maiano

Luoghi citati: Artegna, Friuli, Udine