Ifi : ridotti i debiti utile di 5,3 miliardi

Ifi : ridotti i debiti utile di 5,3 miliardi li conto economico al 30 giugno Ifi : ridotti i debiti utile di 5,3 miliardi Il Consiglio di amministrazione dell'IFI - Istituto Finanziario Industriale riunitosi sotto la presidenza del dott. Giovanni Agnelli, ha approvato nella riunione del 22 settembre la relazione ed il progetto di bilancio che verranno sottoposti all'assemblea degli azionisti, convocata in Torino il 27 ottobre in prima convocazione e 1*8 novembre 1977 in seconda. Alla fine della riunione è stato diramato il comunicato che pubblichiamo. Il conto economico al 30 giugno 1977 chiude con un utile netto di 5,3 miliardi che conferma la validità delle scelte fondamentali operate nel 1976: riduzione dell'indebitamento, riassetto di tutte le partecipazioni e incremento della partecipazione Fiat. Il Consiglio di amministrazione, sulla base del risultato d'esercizio, ha proposto l'assegnazione di un dividendo unitario di lire 100 per le azioni privilegiate e di lire 50 per le azioni ordinarie, destinando inoltre lire 1,7 miliardi alla riserva straordinaria, che cosi raggiunge 22,2 miliardi. Il dividendo proposto è ampiamente coperto dagli utili della gestione ordinaria, che hanno fruito della minore incidenza degli oneri finanziari (4,6 miliardi contro 7,2 del precedente esercizio) e dell'accre¬ sciuto flusso di dividendi (12 miliardi contro 8,2). L'indebitamento « a breve » è sceso da 23,4 miliardi a 8,1 miliardi; quello « a medio » da 30 miliardi a 10 miliardi, gli impegni per fidejussioni da 53,4 miliardi a 24,1 miliardi. Nel proporre la ripresa della rimunerazione del capitale, il Consiglio ha confermato la volontà di perseverare nell'azione riduttiva dell'indebitamento, per salvaguardare le prospettive di sviluppo dell'Istituto. Il Consiglio ha altresì constatato che, alla data odierna, le partecipate IFI nei settori finanziario, meccanico, cementiero presentano, in Italia ed all'estero, andamenti gestionali favorevoli: i settori libraria e della grande distribuzione, anche dopo i recenti accordi con importanti gruppi esteri, devono ritenersi avviati a più equilibrati risultati (la « Fabbri Editori » già a fine '77 presenterà piccolo utile). Il Consiglio unanime — conclude il comunicato — ha espresso il vivo e grato apprezzamento all'amministratore delegato e direttore generale dott. Gianluigi Gabetti ed ai suoi collaboratori per le scelte operato e per la conduzione dell'Istituto in un quadro congiunturale italiano ed estero che permane difficile.

Persone citate: Gianluigi Gabetti, Giovanni Agnelli

Luoghi citati: Italia, Torino