Bozzetto: ironico omaggio a Disney una nuova "Fantasia,, dopo 35 anni di Gianni Rondolino

Bozzetto: ironico omaggio a Disney una nuova "Fantasia,, dopo 35 anni Il film di disegni e musica non trova mercato in Italia Bozzetto: ironico omaggio a Disney una nuova "Fantasia,, dopo 35 anni Nella crisi generale che ha investito il mercato cinematografico italiano, con grave danno non soltanto per gli industriali e i commercianti del settore, ma anche e soprattutto per il pubblico che si è visto privare di non pochi film di valore, malamente o per nulla distribuiti, c'è il rischio che, proprio ad apertura di stagione, un'altra opera notevole si vada ad aggiungere al lungo elenco dei film «maledetti». Si tratta di Allegro non troppo, realizzato da Bruno Bozzetto e dai suoi collaboratori, terminato più di un anno fa dopo quattro anni di intenso lavoro, e ancora in attesa di giungere sui nostri schermi. La ragione di questa situazione è presto detta. Trattandosi d'un film d'animazione — ma vedremo in qual senso possa applicarsi questa etichetta a un'opera difficilmente classificabile — i noleggiatori, che pure si lamentano della crisi, ma fanno poco o nulla per risolverla, hanno preferito non rischiare nella convinzione che il cinema d'animazione, ad eccezione di Disney, non incontri il favore del pubblico. Nessuna delle grandi case italiane di distribuzione ha dato fiducia a Bozzetto e al suo film, e questo non sarebbe mai uscito in Italia se, all'ultimo momento, un piccolo e coraggioso distributore non avesse accettato la scommessa col pubblico, preparandosi ad affrontarlo, probabilmente soltanto in due o tre città «cavie», prima della fine dell'anno. E dire che Allegro non troppo sta ottenendo un eccellente successo negli Stati Uniti, è già venduto in Francia, Svezia, Germania, Inghilterra e altrove, comparirà o è già comparso sugli schermi cinematografici e televisivi di parecchi Paesi. E il successo si può facilmente spiegare perché — al di là delle classificazioni arbitrarie e riduttive — il film di Bozzetto è uno spettacolo divertente, intelligente, qua e là geniale, fuori degli schemi usuali del disegno animato disneyano, più legato alla tradizione del grande cinema comico americano, da Buster Keaton e Mei Brooks, come risulta esplicitamente nelle parti non disegnate, in cui eccelle un giovane attore di fine sensibilità umoristica, Maurizio Nichetti, un nome da ricordare. Che cosa ha fatto Bozzetto? Formatosi alla scuola di Disney, il maestro amato-odiato, ha voluto rendergli omaggio, naturalmente a modo suo, cioè con non poca cattiveria, con molta ironia e un sottile sarcasmo, rifacendo a distanza di trentacinque anni Fantasia. Come quel glorioso e insopportabile film di Disney, anche Allegro non troppo è un'antologia di brani musicali, variamente interpretati figurativamente e dinamicamente. Ci sono Debussy e Dvorak, RaveI e Sibelius, Vivaldi e Stravinsky, musiche notissime e accattivanti che sorreggono una serie di invenzioni formali di grande suggestione visiva, a volte poetiche o liriche, a volte fantastiche o romantiche, a volte grottesche o comiche. Ma, a differenza di Disney, non c'è mai il compiacimento intellettualistico, la pretesa di fare cultura, il tentativo ingenuo e patetico di «nobilitare» un genere cinematografico. Anzi c'è l'irrisione, la satira graffiante, ed anche un gusto evidente per il kitsch. Sicché il materiale sonoro risulta un semplice pretesto per un discorso fortemente comico e grottesco su certi aspetti della società contemporanea. In questa prospettiva formale e strutturale, acquistano particolare risalto le parti di raccordo, girate «dal vero», con l'orchestra di vecchiette da ospizio, il maestro aggressivo, il disegnatore nelle nuvole, il presentatore imbecille. E' uno spettacolo nello spettacolo che consente un'integrazione — che può sembrare a prima vista sgradevole, ma che diventa nel corso del film sempre più coinvolgente e necessaria — fra disegno animato e cinema realistico. I risultati sono notevoli, anche se si possono sollevare critiche per questa o quella soluzione espressiva non pienamente convincente. La questione è tuttavia un'altra. Con questo film Bozzetto, come l'americano Ralph Bakshi, ma con maggiore grinta e su un piano artistico ben più alto, ha definitivamente distrutto l'immagine convenzionale del disegno animato. Allegro non troppo è un film d'animazione soltanto perché una buona metà è stata realizzata con questa particolare tecnica. In realtà esso è un film senza aggettivi: un film che graffia e commuove, che irrita e affascina, un film da vedere. Gianni Rondolino Un disegno tratto dal film di Bruno Bozzetto

Luoghi citati: Francia, Germania, Inghilterra, Italia, Stati Uniti, Svezia