Tante adolescenti per un fotografo

Tante adolescenti per un fotografo Incontro con David Hamilton Tante adolescenti per un fotografo Roma, 22 settembre. David Hamilton, il fotografo «numero uno» nel mondo, che con le sue donne ambigue e romantiche («non erotiche» dice lui) apparirà martedì prossimo in un servizio televisivo di «udeon», è a Roma per l'inaugurazione di una mostra personale e per seguire il doppiaggio del suo primo film, Bilitis. Anche nella trasferta romana il fotografo inglese è accompagnato da Mona Kristensen, una bionda danese, che da sette anni è la sua modella preferita ed è la coprotagonista di Bilitis assieme all'americana Patti D'Arbanville. «Il film è una storia d'amore con delle belle immagini e una bella musica — afferma David Hamilton — che racconta le sensazioni romantiche e ambigue di una fanciulla che vive la sua prima estate d'amore. Una successione di prime esperienze non sempre felici ». Il soggetto di Bilitis prende lo spunto da una raccolta di poesie, «Les chansons de Bilitis», scritte all'inizio del secolo dal francese Pierre Louys e rilette oggi dalla scrittrice Catherine Breillat. Il film è ambientato in Provenza mentre le poesie di Louys rievocavano l'antica Grecia. «Ho accettato di fare questo film — precisa Hamilton — perchè ero stanco di dire sempre "no" a tutte le offerte che mi venivano fatte dai produttori cinematografici. Ero stato anche interpellato per girare "Emmanuelle". INon credo tuttavia che farò un secondo film » «Sono contrario — aggiunge — a tutto quello che è tecnica, Per le mie fotografie non ricorro né ad obbiettivi speciali, né a filtri. Così come mi rifiuto di stampare le foto che faccio!». Hamilton è definito il fotografo delle ventenni nordiche ed è noto anche per un suo slogan: «La bellezza della donna nnn dura più della fiamma di lina candela». Mona Kristensen, che ostenta lo strabismo dì Venere, rappresenta per il fotografo-regista un'eccezione. «Se devo essere sincero — precisa Hamilton — sono cinque le modelle con le quali ho lavorato a lungo, così come sono cinque le donne il cui viso mi illumina: Greta Garbo, Capucine, Katharine Hepburn, Silvana Mangano e Debora Kerr». e. b.

Luoghi citati: Grecia, Provenza, Roma