Abbasso il baracchino, vogliamo la mensa (e mille mangiano in piazza a Orbassano)

Abbasso il baracchino, vogliamo la mensa (e mille mangiano in piazza a Orbassano) Vertenza di tipo nuovo, per migliori condizioni di vita Abbasso il baracchino, vogliamo la mensa (e mille mangiano in piazza a Orbassano) Nella zona ci sono più di sessanta piccole e medie industrie con 3800 dipendenti - I lavoratori propongono una soluzione interaziendale della questione mensa - Obiettivo: prezzo 400 lire « Morte al baracchino! », hanno chiesto ieri i lavoratori della zona di Orbassano, sfilando in corteo. « Mangiare meglio per sacrificarsi di meno », si leggeva sui cartelli portati da uomini e donne. Centinaia di pendolari, operai e impiegati, manifestavano così un'antica aspirazione, auspicavano la fine d'una pesante schiavitù: chiedevano, cioè, l'uso di una mensa — un pranzo caldo, un locale adatto, tavoli, sedie — al posto del cibo portato da casa e consumato spesso in condizioni precarie. In mille si sono seduti a tavola sulla piazza di Orbassano e hanno pranzato all'aperto sulla mensa imbandita dalle organizzazioni sindacali a coronamento della manifestazione. Le grandi aziende hanno risolto da tempo il problema della mensa, organizzando cucine e refettori. Le piccole e medie imprese si trovano in difficoltà. « Non possiamo pretendere da ditte con 20-30 operai i servizi garantiti dai maggiori complessi imprenditoriali », riconoscono i sindacati. Propongono, perù, una soluzione: le mense « interaziendali », cioè refettori comuni per più aziende servite da una sola ditta o da una cooperativa in grado di garantire cibo confezionato in mattinata e da consumare a breve tempo dalla cottura. E' una vertenza di tipo nuovo nei confronti delle piattaforme rivendicative tradizionali, come afferma Fania della Federazione unitaria Cgil, Cisl e Uil. Nel mondo imprenditoriale le reazioni sono state diverse: si va dall'Incertezza all'opposizione. I sindacati, invece, sono convinti dalla validità dell'iniziativa (« E' stata speri mentata con successo in Emilia Romagna ») e hanno chiamato i lavoratori alla mobilitazione. « Manifestando compatti — dicono alla Cgil, Cisl e Uil — dimostriamo che la ragione sta dalla nostra parte ». Da qui lo sciopero di ieri nella zona di Orbassano, punteggiata da piccole e medie aziende (una sessantina con un totale di 3800 lavoratori) soltanto due delle quali superano i centocinquanta dipendenti. Il corteo è partito da Bei nasco e ha raggiunto Orbassano. Alle 10,30 ci sono stati discorsi di Coltura (coordinamento piccole e medie aziende), del sindaco di Orbassano Sperti e del sindacalista Fanla. Alle 12, il pranzo. Abbondante, gradito, consumato in serenità e allegria, nonostante la temperatura autunnale. « In molti ristoranti non si mangia così bene », ha commentato Teresa Miotti, operala e moglie di un operaio: la mensa interaziendale le eviterebbe la fatica di dover preparare ogni giorno il pranzo per sé e per il marito, pure dipendente di una piccola azienda. « Ottimo e abbondante », ha affermato Marco Salvatore, 21 anni, operaio in una fabbrica di pistoni, affrontando il pasticcio fumante. « Non c'è male davvero », ha commentato un collega. Soddisfatte soprattutto le donne, che hanno sacrificato il loro orgoglio di cuoche di fronte al cibo croc¬ caso(gboo—spchzitel'sddndrcas cante, servito in pratici vassoi. Primo, secondo, pane e frutta sono stati serviti per 500 lire (gratis, vino, acqua minerale o birra). «Il nostro obiettivo è di ottenere prezzi di 400 lire per gli operai e che il resto — 1150 lire — sia a carico delle aziende », spiega il sindacalista Allemanni, che a proposito della manifestazione di Orbassano parla di vertenza pilota, quasi un fiore all'occhiello fra le vertenze in corso. Si perfezionano gli obiettivi dei lavoratori, la ricerca di prodotti a prezzi politici, cioè contenuti, che consentano lo sviluppo di cooperative agricole per iavorire il passaggio diretto della merce dal produttore (le cooperative, appunto) al consumatore (le mense aziendali). Orbassano: Il clima era autunnale, ma il pasto in piazza è stato consumato in allegria

Persone citate: Fania, Marco Salvatore, Sperti, Teresa Miotti

Luoghi citati: Emilia Romagna, Orbassano