Denunciò d'essere stato rapito invece era al Casinò: arrestato
Denunciò d'essere stato rapito invece era al Casinò: arrestato In carcere l'industriale di Leinì Denunciò d'essere stato rapito invece era al Casinò: arrestato Il racconto del viaggio a Bologna smantellato dalle indagini dei carabinieri - Tradito, per la seconda volta, dalla passione per la roulette Colpo di scena nelle indagini sul «rapimento» dell'industriale Giuseppe Vada di Lelnl il quale denunciò di essere stato prelevato lunedì scorso dai banditi mentre si dirigeva verso Settimo al volante della sua «127» e liberato il giorno successivo, 22 ore dopo, a Bologna. Ieri è stato nuovamente convocato al Nucleo investigativo dei carabinieri per fornire delucidazioni su uno dei tanti punti oscuri e controversi del suo racconto. Al termine dell'interrogatorio, du rante il quale ha continuato a sostenere la tesi del rapimento, il maresciallo Mazzone lo ha dichiarato in arresto per simulazione di reato aggravata e continuata. Il Vada non ha battuto ciglio, né ha fatto commenti. Nominato suo difensore l'avvocato De Filippi, è stato portato alle «Nuove». L'arresto è stato deciso In base al risultati delle Indagini, dirette dal colonnello Calabrese e da) maggiore Ruggeri. Come è noto, il Vada affermava che i rapitori Io avevano sequestrato alle 16 di lunedi, abbandonandolo, senza richiedere alcun riscatto, alle 14,30 del giorno successivo nel centro di Bolcma. I carabinieri hanno sempre avuto il dubbio che il racconto fosse inventato, anche se non è ancora stata trovata traccia della «127» rubata — secondo le sue asserzioni — da uno dei rapi tori. E neppure della borsa che vi era sopra, contenente circa 2 milioni in contanti e alcuni titoli di credito per 5 milioni; valori di pertinenza del padre, un impresario assai noto, nel cui ufficio di piazza Statuto doveva portarli al la sera. La conferma di questo sospetto l'ha avuta ieri mattina il capitano Carnielli al casinò di St. Vincent. Dalle schede delle presenze. Tuffi clale ha accertato che la sera di lunedi, quando avrebbe dovuto trovarsi sul furgone con il quale I banditi lo portavano verso Bologna, il Vada era al tavolo della rom'otte," spinto dT'una" passione j per la quale ha già pagato un ca ro prezzo. Infatti, a luglio, l'Industriale s) ! è trovato al centro di un'inchiesta I svolta a Sanremo sul conto dl ' , ! usurai che 1 avevano portato al- , l'orlo del dissesto per pagare gli , alti interessi che pretendevano ; per prestiti di 700-800 mila lire alla volta. I carabinieri ritengono che la lezione non gli sia servita Nonostante le promesse, le assicurazioni al familiari che non si sarebbe più lasciato tentare da) i gioco, ha di nuovo ceduto al ri- I chiamo della roulette. E per motivi che l'inchiesta presto accerterà, del resto facil- j mente Immaginabili, ha Inventato I 11 rapimento, la scomparsa della «127» con 1 valori del padre, ed è arrivato al punto di fornire ai ca¬ rabinieri le Indicazioni per fare 1) f?torit dl uno del suol rapitori chf. P™*" cas0- assomiglia prò prl° a 1111 ■ * Rosa Bosticco in Osnengo, 56 anni, da San Damiano d'Asti, abitante in via Cavalli 38, dome- nica pomeriggio, mentre cercava funghi nei boschi di Settimo Tavagnasco, forse a causa di un improvviso malore, è precipitata in un burrone. Ha riportato fratture al costato e trauma addominale. I medici delle Molinette l'hanno ricoverata con riserva di prognosi. ★ Urtato da una vettura tranviaria, in corso Unione Sovietica all'altezza del 130, Cesare Pernisani, di 57 anni, da Iglesias (Cagliari), abitante in corso Sebastopoli 69, ha riportato un grave trauma cranico. E' ricoverato alle Molinette, con riserva di prognosi. Giuseppe Vada, 32 anni
Persone citate: Bosticco, Calabrese, Carnielli, De Filippi, Giuseppe Vada, Mazzone, Ruggeri
Luoghi citati: Bologna, Cagliari, Iglesias, San Damiano D'asti, Sanremo, Tavagnasco
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