Scuola, stamane si ricomincia con molte incertezze e novità

Scuola, stamane si ricomincia con molte incertezze e novità Un anticipo di dieci giorni sulla tradizione Scuola, stamane si ricomincia con molte incertezze e novità La situazione degli insegnanti dovrebbe presentarsi migliorata rispetto agli scorsi anni - L'incognita dei giudizi che prenderanno il posto dei voti - Nessun miglioramento previsto per le medie superiori - Preoccupazioni espresse dal provveditore Un anno scolastico denso di inquietudine e di incertezze si apre stamane per milioni di studenti. A Torino, il piccolo esercito armato di libri e quaderni è formato da 345 mila studenti di cui 171 mila a Torino e 174 mila in provincia. La loro «marcia» quest'anno comincia con dieci giorni di anticipo rispetto alla tradizione, ed il percorso è costellato di novità. Non quelle che tutti chiedono da tempo per la riforma delle superiori, ma tanti «ritocchi» per la scuola dell'obbligo. Andrà meglio rispetto al passato? Per ora si possono soltanto analizzare i problemi, qualsiasi previsione rischia di essere smentita. INSEGNANTI — Tutti gli 11 mila maestri elementari sono al loro posto. Le operazioni di «chiamata» dalesusavelodesaleppeprlenml'cmsmlacattedra sono poco complesse ! Pin e gli uffici del provveditorato sono riusciti a far fronte alle esigenze. 'CI potrà esser qualche carenza isolata — ha detto il provveditore Lucio Pisani — ma verrà Immediatamente superata: Nelle medie inferiori e superiori la questione è diversa «ma meno drammatica rispetto al passato', secondo II parere del provveditore. Anzitutto perché i docenti di ruolo hanno raggiunto il 75 per cento dell'organico e poi perché il ministero ha autorizzato i presidi alla nomina di supplenti in attesa che tutte le cattedre vengano assegnate. Questo significa che una parte di professori sarà sostituita dopo alcune settimane, ma è un passo avanti rispetto al fenomeno delle «cattedre vuote» fino a Natale, come sovente è accaduto negli anni scorsi. Dal prossimo '78, quest'inconveniente almeno per le inferiori dovrebbe sparire, grazie all'abolizione degli esami a settembre e con un quadro preciso delle esigenze delineato a giugno. NOVITÀ' — Interessano le elementari e le medie inferiori dove, crivbccssgis1eptcttm(le dato un addio ai voti ed alle pagelle, i ragazzi riceveranno il giudizio su una scheda personale. Che cosa significa? Niente se i giudizi verranno condensati in frasi frettolose e vuote. Molto se, al di là delle poche righe riassuntive, ci sarà stato nel corso dei mesi di lezioni un intenso lavoro per sco-1 prire la personalità del ragazzo per aiutarlo a colmare le lacune di preparazione (ma soprattutto quelle di crescita Interiore), per spronarlo ad acquisire cultura e formarsi una personalità critica. In questa stessa ottica va vista l'importanza del «promosso o bocciato» a giugno. Eliminare gli esami di riparazione non deve tradursi soltanto in una operazione in meno per gli insegnanti, ma in un lavoro diverso durante l'anno. Pro¬ Pri0 Per 9uent0 sono P/evIsti quel carsi di ricupero e sostegno finora rimasti sulla carta. E' questa la volta buona? COSE IMMUTATE — Nulla cambia nelle superiori, eccetto l'anticipo delle lezioni. Tutti i problemi che travagliano queste scuole restano e, probabilmente, sotto la spinta della delusione e delle esigenze incalzanti, diventeranno più acuti. La riforma, si dice, non dov ebbe più tardare a lungo. Esistono progetti, sono in allestimento studi per «avvicinare^ le proposte dei partiti, nelle cui mani sta la sorte del rinnovamento. Ma anche se la riforma passerà, non potrà certo diventare operante quest'anno. Dense nubi si concen- trano sulle superiori. Ci sarà anco' ra contestazione? «Le proteste — afferma il provveditore Pisani — venivano in particolare dagli studenti. Purtroppo non è cambiato nulla rispetto ad un anno fa ed è prevedibile che vi saranno altri mesi caldi". Tuttavia, attraverso la strada della buona volontà è possibile raggiungere qualche tra guardo. L'accordo fra autorità scolastica, organi collegiali e studenti, consente, ad esempio, di mantenere aperti gli istituti per l'Intera giornata, così che i giovani possano farne un punto di riferimento oltre l'orario di lezione. «E' un modo per superare l'esigenza del lavoro di gruppo — affermano concordi alcuni docenti — per discutere ed approfondire programmi ministeriali che non possono essere ignorati'. In quale misura è realizzabile una simile iniziativa? «Non è facile, ma possibile — dicono alcuni professori progressisti — purtroppo ci si scontrerà con I colleghi che non vogliono dedicare alla scuola nulla di più delle ore previste, anche sfruttate male. Così come saranno di ostacolo i giovani che guardano soltanto alla protesta sterile e violenta-. La riforma passa anche attraverso il sacrificio di chi la vuole davvero diversa e l'impegno degli «utenti» che possono renderla migliore, in atte sa di quel rinnovamento che avvi- ! Cini la scuola alle esigenze cultu rall e professionali dei giovani. DATA IMPORTANTE — E' 1*11 dicembre. Per quel giorno sono fissate le elezioni per II rinnovo degli organi collegiali in carica da tre anni. Si voterà anche per eleggere i delegati nei consigli di distretto. E' questo il passo più importante per il decentramento amministrativo che porterà al superamento di parecchi problemi burocratici, oggi soggetti alle lungaggini ministeriali. Maria Valabrega

Persone citate: Cini, Lucio Pisani, Maria Valabrega, Pisani

Luoghi citati: Torino