Eccezionale carico di hashish viaggia dal Libano all'Europa

Eccezionale carico di hashish viaggia dal Libano all'Europa Si tratta di 100 mila tonnellate di droga Eccezionale carico di hashish viaggia dal Libano all'Europa Beirut, 17 settembre. I contrabbandieri di droga di Baalbek stanno per inondare l'Europa e il Nord Africa con circa centomila tonnellate di hashish: il più ingente e potenzialmente produttivo raccolto di droga mai cresciuto in Libano. Hanno già organizzato il trasporto di centinaia di tonnellate del « prodotto » in nave, dal porto libanese di Tripoli a Rotterdam, ai porti italiani, a quello greco-cipriota di Larnaca, poi ad Alessandria d'Egitto, al prezzo di mercato di più di un milione e mezzo di lire italiane il chilo Sebbene l'Interpol e le po tizie europee siano consapevoli che il Libano è un gran de produttore di hashish, non ci sono indicazioni che essi abbiano, fino a questo momento, l'idea precisa del cumulo senza precedenti di droga che sta per raggiungere le loro terre. I trafficanti italiani, olan- e ) o i e e a o a a i i a desi ed inglesi si sono recati a Baalbek negli ultimi quattro mesi per organizzare il trasporto in nave. Un trafficante inglese viene a Beirut in aereo ogni due mesi, ma un olandese ha già predisposto per -il trasporto di 1000 chili ogni due mesi: un «affare» che significa un guadagno sul mercato di circa trenta miliardi di lire. Per rendere più difficile il lavoro delle polizie europee, molte delle trenta «famiglie» di produttori nei pressi di Baalbek hanno deciso di concentrare in futuro le loro energie nella produzione di oppio. In più di trenta campi di oppio a Sud di Baalbek, sta per essere iniziato il raccolto, che servirà a produrre alcune centinaia di tonnellate di eroina, la droga più « dura » che si trovi sui mercati europei. Le piantine di hashish sembrano alberi di Natale in miniatura con folti ramoscelli che si alzano fino a un metro e mezzo ed emanano un profumo penetrante. Gran parte di questi campi si estendono lungo la strada principale che porta ad un villaggio sulla collina, Sraune. Ho visto un raccolto che si perde nell'orizzonte, un campo di più di un chilometro e mezzo di lunghezza, con piantine di hashish lontane l'una dall'altra 30 cm. Sebbene Baalbek sia conosciuta nel mondo come una capitale della droga, presenta al visitatore un'immagine di innocenza. E' ai piedi della montagna, dominata dalle rovine di grandi templi romani e percorsa da un ruscello d'acqua di montagna che corre di fianco alle strade. I poliziotti libanesi — appena installatisi nella città, dopo la fine della guerra civile — si fanno vedere per strada mentre i soldati dell'esercito siriano appartenenti ai « caschi verdi » della Lega Araba comprano cibo nei negozi e nei bazar. Ma né la polizia né le truppe siriane sembrano aver fatto grandi sforzi per combattere i produttori di hashish. I coltivatori di droghe con cui ho parlato hanno definito la polizia con espressioni di ben poco rispetto, e aggiunto che, sebbene una volta abbiano temuto che i soldati abbattessero i loro raccolti, nessun siriano è mai entrato nei campi di hashish. Questa riluttanza non può derivare dall'ignoranza. I viaggiatori diretti a Baalbek sono « assaliti » per strada da giovani ben vestiti che offrono droga « a pochi minuti » dalle loro auto. In dieci minuti, sono stato avvicinato da cinque uomini. Tre hanno chiesto, in modo significativo, se arrivavo dall'Olanda. E' chiaro che Rotterdam è uno dei più facili « accessi » al Nord Europa per l'hashish. Un trafficante giovane, ben educato, capelli neri e un inglese quasi perfetto, mi ha detto che gli olandesi sono particolarmente permissivi nel controllo di carichi che arrivano dal mare. Impossibilitato ad ottenere il visto per andare in Olanda, mi ha detto che andava regolarmente a Parigi e poi entrava in Olanda in treno, ad Amsterdam, per incontrarsi con i procacciatori di droghe. Nell'ultimo anno, era entrato — in aereo con droga — 11 volte in Italia e quattro in Germania. L'hashish è venduto a Baal- bltppd beck per 150 mila lire il chilo, un prezzo che i produttori gentilmente riducono a poco più di cento se il compratore aumenta la quantità dell'acquisto. Ma sul mercato europeo la droga è venduta a più di un milione e mezzo di lire il chilo. L'olio di hashish costa circa un milione e trecentomila lire, che in Europa diventano tredici milioni. Uno dei trafficanti con cui ho parlato fa parte di una delle trenta famiglie che posseggono i campi di hashish. Mi ha descritto nei dettagli com'è riuscito ad arrivare in Italia con la sua « Mini Cooper » attraversando Siria, Turchia e Bulgaria. « I turchi qualche volta ci arrestano, ma noi paghiamo e ci lasciano andare — ha detto — una volta poi, in Bulgaria, un poliziotto ha controllato il mio passaporto e mi ha chiesto perché passassi tante volte da quel Paese. Mi ha chiesto: "Hashish?" e io ho risposto: "Bakshish?" (»»mancia?") come se non avessi capito. Lui ha riso ma ha detto che sapeva che io trasportavo hashish. Poi ha puntato un apparecchio sulla macchine, in grado di rilevare la droga. Ma non ha trovato niente ». Ha. aggiunto dì essere andato in Italia cinque volte negli ultimi dodici mesi. I produttori di Baalbek sembrano ansiosi di non enfatizzare i loro successi finanziari. Il giovane che era andato in Olanda in treno, mi ha detto che la sua famiglia, con circa 40 parenti, guadagna soltanto 60 milioni di lire italiane ogni anno, dalla vendita dell'hashish: un reddito improbabilmente basso. Copyright di « The Times » e per l'Ilalla de «Lo Stampa»

Persone citate: Baal, Cooper