Zac in gran forma è tornato al lavoro di Luca Giurato

Zac in gran forma è tornato al lavoro Dopo ospedale e convalescenza Zac in gran forma è tornato al lavoro Prime consultazioni nella de per risolvere il caso Lattanzio - Oggi colloqui con i "leaders" degli altri partiti Roma, 15 settembre. Che fosse tornato in forma se n'erano accorti tutti da quella foto scattata all'uscita dell'ospedale in compagnia della moglie, due settimane fa. Neil' immagine, serena, quasi di routine, c'era, è vero, uno sgradevole «intruso»; quel bastone stretto nella mano destra. Ma ormai anche quell'arnese è quasi dimenticato: Benigno Zaccagnini è definitivamente rientrato oggi nel suo studio di Piazza del Gesù, a 48 giorni dalla frattura del femore sinistro riportata in un incidente. Il rientro era previsto. Nessuno però si attendeva che il segretario politico avrebbe ripreso la guida del partito in un momento così difficile per tutti, soprattutto per la de e il governo. Di questi 48 giorni, Zac ne ha trascorsi 33 in ospedale e 15 in convalescenza. Ricordiamo rapidamente che nel luglio scorso cadde nel bagno e che fu subito felicemente operato; poi, prendiamo tutta la vicenda-ospedale e scaraventiamola negli angoli più bui in cui qualsiasi uomo decide di archiviare, a un certo punto, i ricordi meno piacevoli della propria vita. Torniamo, ma altrettanto rapidamente, al momento di quella foto. « Credo proprio che a fine settembre sarò tra voi a Palmanova per la festa nazionale dell'amicìzia », dice Zac ai cronisti e fotografi che sono andati ad accoglierlo all'uscita del « Gemelli ». Annuncia che tornerà « in ufficio » il 15 e scompare. « Vado in una località del Sud a riposarmi ». Il riserbo è d'obbligo; una volta tanto, nessuno si propone di violarlo. Lo facciamo oggi, quando anche la convalescenza-vacanza è ormai agli archivi. Zac ha trascorso due settimane a Positano, in compagnia della moglie. Il medico gli ha consigliato molto sole e molto mare come cura fisioterapica; lui non si è fatto pregare. « E' un nuotatore eccezionale — racconta un suo amico — riesce a stare in acqua ore ed ore senza stancarsi mai. Quella per il nuoto è una passione che ha avuto sin da bambino: nel mare di Bomagna .faceva prendere grandi spaventi anche ai pescatori, che a un certo punto lo vedevano scomparire al largo. Poi, ci si è fatta l'abitudine ». Interminabili nuotate e bagni di sole dunque, e grandi « scorpacciate » di libri. Che autori predilige il segretario della de? « Legge tutto — risponde l'amico — divora ogni libro che gli capita a tiro. Laggiù ha potuto farlo. Ora sarà più difficile ». Zac è già nel pieno delle sue « funzioni » politiche. Sul nostro tavolo, arrivano uno dopo l'altro i dispacci d'agenzia e apprendiamo che la prima giornata di lavoro è stata proficua. Ha ricevuto il suo « vice », Galloni, che gli ha riferito « sui contatti avuti con gli esponenti degli altri gruppi in merito al caso Lat¬ tanzio ». Una bella grana. I due con Moro sono però gli artefici principali dell'accordo a sei, al quale nessuno credeva. Non v'è dubbio che anche questo scoglio verrà superato. Dopo il colloquio con Galloni, Zac, « guarda caso », ha parlato a lungo al telefono con Moro. Ha cosi avuto un quadro degli umori, e dei malumori, dei massimi vertici del partito. Subito dopo, gli umori e i malumori delle rappresentanze parlamentari de. Altre due lunghe telefonate, con Bartolomei (capo dei senatori) e Piccoli (capo dei deputati). Quest'ultimo, si dice, starebbe per preparargli qualche dispiacere, anche se l'altro giorno alla riunione dorotea si è affrettato a precisare, anticipando addirittura le domande dei giornalisti, che « Zaccagnini resta segretario ». Chissà se Piccoli è stato altrettanto categorico oggi al telefono. Ultimo contatto telefonico, nella de, quello con il governo. Andreotti è a Catanzaro. A Zac ha risposto l'infaticabile « braccio destro » del premier. Franco Evangelisti. Il sottosegretario alla presidenza è una delle pochissime persone che parla ogni giorno con Lattanzio dal Ferragosto nero. E' a Evangelisti che Lattanzio si rivolge per conoscere gli ultimi «umori» politici, sìa alla presidenzia sia altrove. Zac ha così potuto completare il quadro con informazioni davvero di primissima mano. Le agenzie non lo dicono, ma fonti molto autorevoli ci hanno autorizzato a scrivere che Zaccagnini avrà, entro domani, colloqui telefonici anche con i leaders dei maggiori partiti, con quelli, per intenderci che chiedono esplicitamente la testa di Lattanzio, primi tra tutti Berlinguer e La Malfa. Saranno colloqui delicati, ma assolutamente indispensabili, e non solo a causa del famoso e già tanto tormentato accordo a sei. Domani sera, il segretario torna nella sua casa di Ravenna. Sarà a Roma martedì mattina, per seguire da vicino il Consiglio dei ministri nel quale si decide, almeno formalmente, la sorte di Lattanzio. Luca Giurato

Luoghi citati: Catanzaro, Palmanova, Positano, Ravenna, Roma, Zac