Le acque del Po hanno restituito il cadavere del bimbo di 5 anni

Le acque del Po hanno restituito il cadavere del bimbo di 5 anni Annegato domenica, mentre giocava sull'argine Le acque del Po hanno restituito il cadavere del bimbo di 5 anni Il piccolo era scivolato nel fiume, nonostante il disperato tentativo del fratellino di trattenerlo - Il padre ha voluto vedere il corpo senza vita del figlio, tratto a riva dai vigili del fuoco Le acque calme e limacciose del Po hanno restituito ieri pomeriggio, dopo ventiquattr'ore di ricerche infruttuose, il corpo del piccolo Michelangelo Scali, 5 anni, annegato domenica scorsa sotto gli occhi del fratellino Antonio, più grande di un anno. Giocavano sul oiglio del fiume in lungopo Antonelli, a pochi passi dall'abitazione di via Varalio 30, quando il bimbo, messo un piede in fallo, era scivolato nella corrente con un grido straziante ed era scomparso subito dopo, sotto la mano tesa dal fratello in un disperato gesto d'aiuto. Il cadavere è stato recuperato dai sommozzatori dei vigili del fuoco a poche decine di metri dal luogo della disgrazia, davanti al numero 45 di lungopo Antonelli, ad un isolato appena di distanza dall'alloggio in cui il padre Antonino e la madre Maria attendevano la notizia di un impossibile miracolo. Appena il corpo del bimbo è stato deposto sull'argine scosceso del fiume, una gran folla s'è raccolta intorno, mossa dalla curiosità morbosa che si ripete spesso in occasioni del genere, finendo per ostacolare 1 movimenti dei vigili e delle forze dell'ordine. Pochi istanti più tardi è giunto li padre della piccola vittima, trattenuto con pietosa fermezza a distanza dal corpo senza vita. Con Antonino Scali ha disceso la riva del fiume don Giovanni, parroco della chiesa di Santa Crc ce di piazza Fontanesi, che si è chinato a benedire il corpo di Michelangelo: « Veniva sempre con gli altri bambini nel mio oratorio — ha detto il sacerdote —; io insistevo perché restassero a giocare lontano dai pericoli della strada e del fiume. Domenica pomeriggio hanno preferito i giardinetti sul ciglio del Po, ed e accaduta questa terribile disgrazia». Mentre il padre di Michelangelo Scali tornava a casa, distrutto dal dolore, 1 vigili del fuoco terminavano la loro opera pietosa. Dopo l'intervento del medico legale il corpo del bimbo è stato avvolto in un telo e portato a braccia in strada, tra due all di folla muta, e poi rinchiuso nella bara di le¬ gno scuro portata dal necrofori, troppo grande per lui. *- Colto da collasso cardiaco in casa, Giuseppe Borrino, 68 anni, di Moasca (Asti), abitante in corso Kossuth 21, è morto mentre lo portavano al pronto soccorso delle Molinette. ★ In preda ad una crisi depressiva, Maurizio Bertello, 45 anni, t ! 111:1H i I ! 1111 i 1111 in 11111 [ IM1111111111111 111 di Chieri, via Marconi 3, ha tentato di togliersi la vita con una forte dose di barbiturici. Dopo i primi soccorsi all'ospedale del luogo, è stato trasferito al Centro di rianimazione delle Molinette, dove i medici lo hanno ricoverato, con riserva di prognosi, per grave stato di coma. •k Giovanni Nasi, 49 anni, di 1111111111111111111111 ■ 111111111111 111111 Racconigi, via Regina Margherita 14, è ricoverato al Centro di rianimazione delle Molinette per intossicazione da sedativi.

Persone citate: Antonelli, Antonino Scali, Giovanni Nasi, Giuseppe Borrino, Maurizio Bertello, Michelangelo Scali

Luoghi citati: Asti, Chieri, Moasca, Racconigi