Gravi violenze e panico in Borgo S. Paolo molotov, pietre, auto in fiamme, due feriti

Gravi violenze e panico in Borgo S. Paolo molotov, pietre, auto in fiamme, due feriti "Autoriduttori,, scatenati per il complesso Santana al Palasport Gravi violenze e panico in Borgo S. Paolo molotov, pietre, auto in fiamme, due feriti Alcune centinaia di teppisti, organizzati da un sedicente "Coordinamento circoli proletari giovanili", hanno provocato la guerriglia - In corso Rosselli, incendiati un camion e una Volkswagen; attacco a un tram in via Monginevro; auto danneggiate in via San Paolo; bottiglie incendiarie contro una banca - Sequestrati sette zaini pieni di molotov Ancora violenza, ieri sera, al Palasport del parco Uiiffim. In occasione di un concerto «pop». Prima che cominciasse l'esibizione del gruppo americano del Santana, qualche centinaio di «autorlduttorl» aderenti ad un sedicente «Coordinamento circoli proletari giovanili», con sede in corso San Maurizio 27, ha scatenato la guerriglia urbana, Incendiando un camion ed una auto con bombe molotov, danneggiando decine di macchine parcheggiate nella zona e lanciando pietre e bulloni contro le forze dell'ordine. Caricati da polizia e carabinieri, i teppisti si sono quindi divisi in gruppetti e hanno attaccato con bottiglie incendiarle altre auto in corso Rosselli, un tram in via Monginevro e l'agenzia numero 6 della Cassa di Risparmio di via Pollenzo angolo piazza Sabotino. Gli incidenti, previsti dopo la violenza esplosa a Verona durante il concerto dello stesso gruppo "pop", si sono puntualmente verificati mentre il pubblico affluiva all'interno del Palasport, pagando il biglietto a prezzo unico di tremila lire. Dopo aver distribuito alcuni volantini con lo slogan « Basta con l'industria della musica, no al concerti a tremila lire », centinaia di teppisti si sono attestati davanti ai 500 agenti e carabinieri fatti affluire al parco Rufflnl per il servizio d'ordine. Volti mascherati con passamontagna e maschere in garza da chirurgo, hanno subito preso di mira con molotov e pietre gli automezzi parcheggiati, in una escalation di violenza. Alle 20,20 il primo grave episodio. Un camon articolato della Zust Ambrosetti viene bloccato da un centinaio di dimostranti che gettano a terra l'autista, Demetrio Polimeni, 59 anni, via Cacciatori 21, Nichelino, e lanciano nella cabina di guida tre bottiglie incendiarie. Mentre 11 pesante automezzo e una Volkswagen sono divorati dalle fiamme, 1 contingenti di polizia e carabinieri caricano per la prima volta 1 teppisti in corso Rosselli. Dopo un fìtto lancio di pietre, gruppi di dimostranti compiono una scorribanda in ordine sparso attraverso l'intero quartiere San Paolo, abbandonando sul posto decine di bottiglie incendiarle inutilizzate e ponendo di traverso le auto parcheggiate. Gli allarmi per le forze dell'ordine assumono un ritmo incalzante; nella zona serpeggia la paura. In via San Paolo i teppisti bloccano numerose auto, tra cui quella del vicequestore Rosi, insultano guidatori e passanti. In via Monginevro viene segnalato un tentativo d'assalto ad un tram carico di passeggeri, e poco dopo lo stesso gruppo, armato lino ai denti, incendia con molo¬ tov l'ingresso dell'agenzia 6 della Cassa di Risparmio di via Pollenzo angolo piazza Sabotino. Poi 1 dimostranti danneggiano un'auto dell'ufficio politico della questura, ne incendiano altre due e si scontrano, pochi istanti più tardi, con un plotone di agenti accorsi sul posto. La confusione è al colmo, gli abitanti del quartiere si rifugiano nelle proprie case, terrorizzati. Dovunque il bagliore degli incendi, le sirene della polizia e dei vigili del fuoco che accorrono per domare le fiamme. Qualcuno dice di aver udito anche colpi d'arma da fuoco, ma è una segnalazione impossibile da accertare mentre i corpo a corpo si susseguono improvvisi e le azioni dei commandos cessano a tratti per riprendere subito, qualche centinaio di metri più distante. Sotto il grattacielo della Lancia la polizia trova e sequestra sette zaini di foggia militare colmi di molotov, molti giovani fermati nella zona vengono caricati sui cellulari e condotti in questura per accertamenti. Cominciano a giungere le prime notizie di feriti. Al Martini Nuovo viene ricoverato in gravissime condizioni per la frattura della base cranica Carlo Chiasantc, 23 anni, corso Francia 131. La ragazza cho lo accompagna, prima di allon¬ tanarsi dall'ospedale, racconta questa versione del fatti: «Stavamo per entrare ai Palasport quando ci siamo trovati In mezzo al fumo e alle sirene dei caroselli della polizia. Carlo 6 stato colpito al volto da un candelotto lacrimogeno sparato dagli agenti». Pochi minuti dopo li ricovero, Carlo Chiasantc, In pericolo di vita, è trasferito In autoambulanza alla cllnica ncurochlrurglca delle Mollnettc. Un altro ferito giunge più tardi al Martino Nuovo accompagnato, in stato d'arresto, da una pattuglia dei vigili urbani: si chiama Ivano Scomazzon, 18 anni, abita in strada Centocroci 10 a Pino Torinese, ha una ferita lacero contusa al capo per una randellata. « Mi hanno arrestato percheé portavo in tasca un passamontagna — dice — ma io l'indosso abitualmente perché soffro di slnuslte ». Alle 21,15, nonostante tutto, il concerto dei Santana comincia regolarmente con ottomila spettatori presenti ed altri mille giovani che, non avendo potuto entrare, passeggiano tranquilli all'esterno. Respinta dalla presenza di 500 uomini in assetto antiguerrlglia, di presidio al Palasport, la violenza gratuita degli « autorlduttorl » continua a trovare sfogo nelle vie del quartiere. Circondata da un gruppo di teppisti, una guardia carceraria viene percossa e derubata della pistola; in via Pollenzo 49 si registra la reazione di un gruppo di cittadini che bloccano due giovani, scambiati per dimostranti, e li pestano a sangue prima che la polizia riesca a sottrarli al linciaggio; nelle vie adiacenti carabinieri e poliziotti fermano decine di ragazzi e sequestrano oltre cinquanta bottiglie molotov. Al termine degli scontri via Pollenzo, via San Paolo, corso Rosselli e le altre strade del quartiere mostrano ovunque i segni della violenta guerriglia. Servizio di; Marco Marcilo, Emanuele Monta e Roberto Reale La prima automobile incendiata dai teppisti mascherati in corso Rosselli

Persone citate: Ambrosetti, Carlo Chiasantc, Demetrio Polimeni, Ivano Scomazzon, Rosi, Santana

Luoghi citati: Borgo S. Paolo, Pino Torinese, Verona