Gli immaginosi esploratori dell'aldilà

Gli immaginosi esploratori dell'aldilà MOLTI TORNANO A CREDERE NEL "SECONDO CORPO Gli immaginosi esploratori dell'aldilà o r e , o a o o . o è I ciechi vedranno col « secondo corpo »? Non è un sogno, in America già isi fanno promettenti esperimenti. Allo Human Dimension Institute di Buffalo, oltre ad insegnare agli allievi a percepire i colori con le mani (uno ha cominciato a vedere con un lato della testa), li si esercita nei « viaggi mentali », al ritorno dal quali devono descrivere ciò che hanno visto. Ma prima di addentrarci in questi studi appassionanti (divulgati in un recente libro edito da Armenia, « Il corpo astrale » di H. B. Greenhouse) è opportuno, perché non appaiano assurdi, un volo nel passato. La realtà dei secondo corpo, detto anche corpo astrale 0 eterico, più modernamente « doppio » per gli occidentali e « corpo bioplasmico » per 1 (sovietici, era scontata per gli antichi. Gli ebrei lo chiamavano ruach, gli egiziani ka, i greci eidolon, i romani larva. Per gli induisti è ancora il pranamayalosha, per i buddisti il rupa, per i cinedi (prima di Mao) il thanki. i del Sudamerica, dallo Zulù- - ! land aUa slberia aUa NuQva l I Zelanda ed a Tahiti, i modelli a di sdoppiamento sono gli stes-1 si, mutano solo le tecniche - i per indurlo, -1 Platone. Aristotile e Sant'Ai | sostino hanno scritto sopra Gli stregoni africani (anche le streghe delle nostre valli?) fanno viaggi astrali per otte- nere informazioni utili alla tribù Dagli aborigeni austra li-ani agli indiani del Nord e -1 ^—"5 . - rie dei santi parlano del dop-pio. Il « secolo dei lumi », cioè il Settecento, stese una col- i | tre di scetticismo su questi e e r r , a i i eventi. Nel primo Novecento, sulla scia dello spiritismo, ci fu un risveglio di studi sul « corpo astrale » ma la scienza ufficiale, come verso tutta la parapsicologia, vi gettò sopra discredito e ironia. Con gli Anni Settanta, improvviso il boom del « doppio ». Enti, studiosi, parapsicologi e sensitivi concentrano le loro ricerche sul fenomeno dello sdoppiamento (o allocazione). Cos'è successo? Strano mecenate Un proprietario di miniere dell'Arizona morendo nel 1967 ha lasciato una fortuna per ricerche scientifiche che dimostrino l'esistenza dell'anima e, dopo una clamorosa causa (i pretendenti, erano 133 tra enti e privati), la Corte suprema dell'Arizona l'assegna all'Aspr (American Society for Psychical Research) di New York, che ne devolve una parte alla Prf (Psychical Research Foundation) di Durham in Carolina del Nord. Dato che jna delle prove indubbie dell'esistenza dell'anima è la - a i e a e ) «alta del doppio 1 Aspr e la ) prf iniziano sub to un inten- ! - ?° Programma d: ncerche sui a fenomeni extracorporei, I Ma anche la divisione di e ; Parapsicologia dell'Università di Virginia, anche il prestigio so Stanford Research Institute (Sri) di Menlo Park in California si buttano nell'emozionante ricerca. Cosi comincia la più straordinaria avventura umana nell'ignoto, l'esplorazione scientifica della misteriosa dimensione che 5 | chiamiamo aldilà. -1 L'Aspr si serve per i primi | esperimenti di un un artista, è j Ingo Swann. Nell'ufficio del l- direttore Karlis Osis viene so- i ■ speso al soffitto un ripiano tramezzato su cui sono posti diversi oggetti che Swann, seduto due metri sotto e collegato con fili elettrici al poligrafo che controlla le sue reazioni fisiche nella stanza accanto, non può assolutamente vedere. I risultati sono impressionanti. In otto prove Swann disegna in modo quasi esatto il contenuto degli scaffali. In un altro esperimento centinaia di -sensitivi americani sono convocati in « viaggio astrale» nell'ufficio di Osis, al quarto piano dell'edificio dell'Aspr a New York. Anche qui, risultati sconvolgenti. Il quindici per cento delle relazioni inviate all'Aspr dopo il « viaggio » dà prove indiscutibili che il mittente è stato nell'ufficio di Osis descrivendo esattamene gli oggetti che erano stati posti su un tavolo e i presenti. Si appura che i sensitivi di grado superiore (persone di elevata spiritualità) hanno una visione alterata — o più sottile — della realtà che percepiscono più come luce e colore che come forma. Molti dimostrano di avere, quando sono nel doppio, una visione circolare o globale come se avessero molti occhi. Per alcuni le barriere sono trasparenti. Anche il tempo e la dimensione spaziale non sono uguali per tutti, qualche soggetto ha visto oggetti che erano stati sul tavolo una settimana prima o che Io sarebbero stati nel futuro. Alcuni che pensavano di aver fallito l'appuntamento sono stati visti da altri sensitivi giunti « in volo ». La Prf di Durham si serve, per i suoi esperimenti di « volo verso », di uno studente della Duke University, Stuart Harary detto Blue. Mentre i tecnici controllano il poligrafo, Blue proietta il suo doppio nella camera di rivelazione, vi rimane due minuti cercando di vedere delle lettere colorate appese al muro e di prendere nota delle persone sedute nella stanza. Tenta inoltre di attirare l'attenzione di piccoli animali e un micino a cui è molto affezionato dà indubbi segni di percepirlo mentre un topo resta indifferente: prova che i legami affettivi sono molto importanti nell'altra dimen- è—cfspldsione. Blue attraversa facil- ! mente le barriere e può introdurre il suo doppio in una scatola. Le sue impressioni sensoriali nello stato extracorporeo sono più vivide, i colori più vivaci. La visione remota Alla divisione di parapsicologia dell'università di Virginia i professori John Palmer e Carol Vasser studiano le condizioni propizie allo sdoppiamento ed elaborano tecniche, tipo le stimolazioni audiovisive, per facilitarlo. Allo Sri di Menlo Park i fisici Russel Targ e Harold Puthoff tentano la « visione remota »: poiché ritengono traumatizzanti gli esperimenti in laboratorio e quindi assai poco indicativi, preferiscono chiedere ai soggetti di recarsi in un sito lontano scelto a loro piacere sulla carta geografica oppure in uno indicato dagli sperimentatori all'ultimo istante, per poi descriverlo in una relazione illustrata. Un'isola sperduta nell'Oceano Indiano viene perfettamente descritta. Torniamo ai ciechi. Tutte | le esperienze extracorporee di cui si ha notizia — e Green-1 house, l'autore del libro, ne. i l . i : | è un meticoloso collezionista — concordano sul fatto che il corpo astrale è privo dei difetti del corpo fisico, anzi spesso appare più giovane e più bello. Celia Green dell'università di Oxford, autrice di un'inchiesta sui casi spontanei di sdoppiamento, ne cita molti in cui i sensi della vista, olfatto, udito, gusto, che erano diminuiti o inesistenti nel corpo fisico, si sono rivelati normali e persino più acuti nel duplicato. E sotto ipnosi si è riusciti a far leg- ! gere ed infilare aghi a perso- | 1 . ne che normalmente non ci riescono senza occhiali. L'ipotesi di studio dello Human Dimension Institute di Buffalo è che se il doppio è privo di difetti fisici un cieco che ha avuto un tempo la vista può vedere con gli occhi astrali. Si invitano i soggetti ad inviare la propria « coscienza» nelle case dei collaboratori volontari dell'esperimento. Uno ha sentito odore di cibo e visto del colore rosso: il volontario infatti era in cucina vestito di rosso. Un altro soggetto ha descritto i giocattoli sul marciapiede davanti all'ingresso, i gradini e la stanza del collaboratore, compreso un quadro appeso al muro. Afferma Greenhouse che il 30 per cento delle persone, e specialmente i bambini (che le trovano normali e divertenti), hanno esperienze extracorporee ma ne tacciono per tema dell'incomprensione al- SÌ '(tììS^SlJ"ml^J i capire che ciò che noi defll niamo normale è forse meno . reaie del paranormale ». Affascinante prospettiva: i i ciechi vedranno, i sordi : udranno e tutti andremo a | spasso nell'aldilà. Laura Bergagna