Mature ragazze cerca-marito tra gli scapoli di Montaldeo

Mature ragazze cerca-marito tra gli scapoli di Montaldeo Dopo l'appello lanciato in una trasmissione televisiva Mature ragazze cerca-marito tra gli scapoli di Montaldeo (Dal nostro inviato speciale) Montaldeo, 21 agosto. Maria, sui quarant'anni (l'età esatta non la denuncia, come tiene segreto il cognome), torinese, dipendente di una ditta di prodotti sanitari, s'è sobbarcata, con l'amica Giuseppina, di qualche annetto più anziana, cinque ore fra treno e corriera per raggiungere Montaldeo, paesino dell'alto Ovadese, dove oggi era in programma un incontro tra scapoli e «signorine in cerca di marito». Maria — piccoletta, tondetta, con evidente voglia di accasarsi — l'uomo ideale, a dire il vero, in cuor suo l'ha già trovato. E' Benito Arecco, quarantaduenne, «capo spirituale- degli scapoli di Montaldeo. Benito, che già anni fa era stato fra gli animatori del club dei «celibi per forza» — sembra che per i giovanotti in questo paese sia difficile contrarre un matrimonio con le ragazze del posto, desiderose di trovare un marito cittadino — aveva lanciato l'appello partecipando a «Portobello», la trasmissione televisiva condotta da Enzo Tortora. «Sono oltre un centinaio — spiega Benito — le lettere pervenutemi da aspiranti signore Arecco; ho dovuto affidare l'incarico ad una mia nipote, Mrriana, di tenere i contatti epistolari. Io, al massimo, posso mandare una cartolina di Montaldeo a tutte ». A tutte le «candidate», comunque, e alle altre «signorine in cerca di marito», Benito Arecco aveva dato appuntamento a Montaldeo per la quinta «Sagra del dolcetto e delle frittelle» (quattro giorni di festa, da giovedì ad oggi) che, si diceva, doveva appunto trasformarsi in sagra degli scapoli, In realtà, colpa forse anche delle poco favorevoli condizioni del tempo, non sono state numerose le ragazze ed è mancata anche la ventilata contestazione — che non avrebbe tra l'altro avuto ragione d'essere — di gruppi di femministe che avevano definito «provocatoria» la sagra di Montaldeo. Mara e Gianna — giunta con l'autostop da Genova — non hanno neppure voluto incontrarsi con gli scapoli e col loro capo spirituale: entrate in Montaldeo, hanno avuto un ripensamen¬ to. «Quelli, al matrimonio, non ci pensano nemmeno — ci hanno detto, vedendo i presunti aspiranti mariti divertirsi tra le coppie di sposi e gruppi di giovani giunti numerossimi da ogni parte con centinaia di auto e motorette —. Stanno bene così e non hanno nessuna intenzione di impegnarsi seriamente. Altrimenti qui o altrove la moglie l'avrebbero già trovata». Se Gianna e Mara — gonna lunga al polpaccio, stivaloni e un'aria tutt'altro che di «zitelle» — hanno cambiato idea preferendo lanciarsi nelle danze sul ballo campagnolo anziché cercare gli scapoli per forza, qualcun'altra a Montaldeo è salita con la grossa speranza di porre finalmente fine allo stato di «cuore solitario». Tra queste Maria — e, ma con un po' meno di convinzione, anche Giuseppina — le due torinesi che abbiamo incontrato mentre, dopo le cinque ore di viaggio, cercavano Benito Arecco. Non sembra però che abbiano fatto breccia nel cuore dello scapolo di Portobello. Franco Marchìaro

Persone citate: Arecco, Benito Arecco, Enzo Tortora, Franco Marchìaro