Grottesco alla russa

Grottesco alla russa LA CRONACA DELLA TELEVISIONE Grottesco alla russa IERI: sceneggiato da Bulgakov, cantautori e Alberto Lupo nella "Cittadella" - OGGI: "Il tigre" con Gassman e l'opera "Maria Golovin" Non è stato soltanto il romanziere avvenirista inglese H. G. Wells a collocare, in un suo romanzo famoso, « La macchina del tempo », un complicato apparecchio scientifico capace ài far andare avanti e indietro, nel futuro e nel passato, il suo geniale inventore. Anche lo scrittore sovietico Michail Bulgakov ha portato sulla scena un gingillo dello stesso tipo nella commedia Ivan Vasiljevic cambia mestiere, fatta conoscere ieri sera dalla Rete 1 attraverso un'inedita trascrizione cinematografica prodotta dalla Mosfilm e diretta a colori da Leonid Gajdaj. Una novità televisiva domenicale, quindi, e perciò evento da sottolineare dopo che da lungo tempo la sera del dì di festa era monopolizzata da repliche in continuità. Di Bulgakov, in attesa di vedere l'annunciato adattamento, ad opera di Florestano Vancini, de II maestro e Margherita, già si è conosciuta la riduzione televisiva gregorettiana de Le uova fatali. Il film di ieri è un prodotto affine. Lavato esso pure sul grottesco, sulle invenzioni paradossali, sull'ironia che colpisce accadimenti e personaggi. Quella « macchina del tempo » più idonea a provocare esplosioni, disastrosi contatti, corti circuiti rovinosi che non il miracolo degli spostamenti celeri nello spazio e nel tempo, appare come un'invenzione il cui maggior merito risulta quello di portare sulla scena, o per meglio dire sul video, personaggi imprevedibili del passato e del presente, spogliandoli della prosopopea di cui s'ammantano, mettendone allo scoperto difetti segreti, smascherandone l'ipocrisia. Tutto questo ha dato motivo a episodi ameni, smaliziati e un poco cerebrali al tempo stesso, il cui umorismo ora corposo ora rarefatto venne certo captato da molti spettatori. Tra le altre trasmissioni è da ricordare Bella senz'anima, che ogni domenica rispolvera prima dell'ora di cena, le canzoni degli ultimi vent'anni e ripropone attualmente motivi ed esecutori celebri del decennio scorso. Ieri è toccato al 1965, cosicché si è mandato in onda l'allora popolarissimo Bobby Solo vincitore, con Se piangi se ridi, del Festival sanremese di dodici anni fa. Alia sera Alberto Lupo e stato il «mattatore}) di C'era una volta nella duplice funzione di presentatore di questa rassegna della tv di ieri e di protagonista de La cittadella, lo sceneggiato al quale, con marcate intenzioni celebrative, era dedicato il programma. La signora bionda della sequenza utile al quiz e con la quale Lupo ha detto «d'avere a ohe fare abbastanza », è la sua gentile consorte Lyla Rocco. * * Due attrici americane, AnnMargret e Eleanor Parker, fanno stasera compagnia a Vittorio Gassman nel film dì Risi II tigre, di dieci anni fa. Scritto e sceneggiato da Age e Scarpelli, narra d'un « comm. ing. » quarantacinquenne, sposato ma annoiato dal matrimonio e portato quindi alle avventure e avventurette extra. Per il protagonista sono queste distrazioni lecite, per la moglie certamente no, per i figli l'occasione di sfottere il genitore « matusa » facendone l'oggetto della loro cinica commiserazione, specie quando egli s'invischia in un rapporto-scontro con una ragazzina maliziosamente sexy (Ann-Margret) che di un « tigre » fa un gatto randagio e spelacchiato. Sulla Rete 2, la registrazione, effettuata di recente al Festival di Spoleto, dell'opera in 3 atti di Giancarlo Menotti Maria Golovin che occuperà l'intera serata. a. vald. Bobby Solo ritrovato ieri grazie a «Bella senz'anima»

Luoghi citati: Bella, Spoleto