La Coppa Europa è tutta tedesco-orientale

La Coppa Europa è tutta tedesco-orientale Davanti alla Germania Occidentale in campo maschile e alFUrss in campo femminile La Coppa Europa è tutta tedesco-orientale Nulla da fare per i sovietici che dovranno rinunciare a partecipare come squadra individuale alla Coppa del Mondo - Azzurri solo ottavi: e non basta per giustificarli qualche episodio sfortunato - Grosse emozioni fornite da Kozaiecviz nel salto con Pasta e splendida gara di Rose nei 5000 metri (Dal nostro inviato speciale) Helsinki, 14 agosto. La Coppa Europa di atletica maschile, come quella femminile del j resto, alla Germania dell'Est secondo le facili previsioni della vigilia. La seconda giornata ha acuito un divario di forze che il primo pomeriggio di gare aveva un po' mascherato. Malgrado I • buchi » di Hufnagel, soltanto settimo nel salto triplo, « salvato - da Piapan il quale ha chiuso ingloriosamente la fila dei concorrenti, e di Weber pure sesto nel salto con l'asta fermatosi a 5,20, gli altri sono largamente bastati a dare alla Ddr 13 punti di vantaggio sulla Germania Ovest. Le due squadre si sono così qualificate di diritto per la Coppa del Mondo, nessun tedesco potrà essere utilizzato per la selezione europea. I sovietici, malgrado le buone prove di qualche « punta », sono finiti terzi staccati: dovranno subire, in chiave d: Coppa del Mondo, l'onta delle convocazioni operate da tecnici di altri Paesi. C'è molta curiosità per vedere come andrà a finire. La scala del valori indicata nei due giorni di gara nello stadio di Helsinki fra scrosci di pioggia ed ampie schiarite non è certo bugiarda. Le nazioni sono in fila nell'ordine giusto, punto più pun-1 to meno, con Gran Bretagna e Polonia molto vicine a metà classifica, con la Francia davanti a noi per un maggiore equilibrio e grazie anche alle nostre obiettive sfortune. Francesi ed inglesi godono dell'indubbio vantaggio di Inserire nelle loro file atleti di colore, ma non è certo il momento di cavillare. Ancora una volta la squadra azzurra è ultima, nells sua terza finale di Coppa. Siamo andati meglio nella fornace di Atene che nella temperatura fresca, anche se un po' troppo, di Helsinki. Non è che improvvisamente siamo diventati tutti lucertole, la storia è la solita: gli atleti sono costretti a raggiungere la massima forma per lottare per una qualificazione già difficile, e questa forma non riescono poi a mantenerla nel mese che manca alla finale. Certo che, al di là di molte fantasie, rischiamo di vedere apparire ben pochi azzurri in Coppa del Mondo, se Mennea non guarisce. Altri nomi sicuri sembrano essere solo quelli di Sara Simeoni nel salto In alto femminile e di Rita Bottiglieri nella staffetta 4x400 femminile. Non scordiamo certo il discorso della vigilia: non conta il risultato di squadra, varranno — si diceva — le prestazioni delle punte e sarà Importante che gli altri mostrino di non sbracare trovandosi alle prese con un impegno ad alto livello. Sono state inferiori all'attesa, invece, le punte (Fava nei 10.000, per mancanza di freschezza. Zarcone nei 5000 per i postumi di un malanno viscerale), ed oggi Simeon, Marchetti, Piapan, Di Guida, Ferrerò, la riserva Caravan), hanno dato la misura della loro incapacità di reagire nel momenti difficili. Sfortuna piena invece per Mennea. ed in parte pure per Zarcone, per Buttar! urtato nei 110 ostacoli: tutto vero, ma non basta per giustificare alcune prestazioni individuali davvero sconfortanti. Defaìllances possono accadere a tutti, ma lo sgomento collettivo non è ammissibile. Oggi la Germania Est ha aperto la sua giornata c-n il penultimo posto nell'asta, e nella stessa gara il sovietico Kiskun — che ricordiamo vincitore a Roma nei campionati europei — è addirittura finito ultimo. Non sono stati drammi. La gara dell'asta, interrotta due volte dalla pioggia, è stata emozionante. Il primatista europeo con m. 5,66) Kozakiewìcz l'ha chiusa tentando vanamente fra gli applausi il mondiale a quota 5,71. Gli è rimasta la vittoria con 5,60, al termine di una sequenza che denota Impressionante sicurezza. E' enfiato In gara solo a 5,30, ha valicato il regolo alla prima prova e così a 5,45 e 5,60. Tre rincorse, tre centri. L'atleta polacco sfrutta meravigliosamente la flessibilità dell'attrezzo, la sua tecnica si è perfezionata in mesi e mesi di allenamento. Gli altri sono rimasti ad arrancare dietro, compreso Dionlsl partito magnificamente (un balzo a 5 metri netto e pulito) e quindi capace ancora di una zampata a 5,25 (alla terza prova), poi arresosi dopo aver -passato» due turni, al primo tentativo a 5,40. Gli è andata male, si è accorto di non farcela più, ha riunito maglietta e scarpe da gara nella borsa ed è rimasto a guardare gli altri. Le prove di mezzofondo, come sempre, hanno tenuto banco, malgrado le urla del pubblico finlandese fossero tutte per il giavellotto, passione di casa. Urla rimaste in gola quando In extremis, con una bordata rabbiosa a metri 87,18, il ; sovietico Nicolai Grebnev ha tolto la vittoria all'idolo locale Seppo Hovinnen rimasto staccato di tre metri abbondanti dopo aver comandato a lungo la classifica. Gli inglesi, invece, hanno potuto a ra- | gione sgolarsi Incitando II coraggioso Nicholas Rose, il quale in 13'27"84 ha vinto alla grande i 5000 metri partendo solo a metà gara, irresistibile. Capellone, un tipo alla Walker, questo Rose non è una novità ma la rua è una grossa conferma. Il tedesco ovest Michael Karst ha battuto dopo dura lotta il tedesco est Baumgartl in un 3000 siepi che ha visto Fava lottare con coraggio, malgrado la disabitudine alle barriere e la fatica di ieri. Fava si è fatto vedere anche in testa, poi è scivolato in fondo alla fila, ma ha avuto nel finale un'orgogliosa reazione che gli ha consentito di scavalcare nell'ultimo giro II sovietico Filonov dopo aver già lasciato alle spalle Wesolowskl e Ghautier. La gimkana degli 800 metri, che ha visto Ferrerò soccombere al primo accenno di bagarre, si è conclusa con II successo del tedesco ovest Willy Wulbeck, successo davvero conquistato di forza tanto che, sotto una sua poderosa spallata, si è visto schizzare da una parte l'inglese Coe, già maltrattato poco prima dal francese Marajo. C'è stato un reclamo britannico contro Wulbeck, ma è stato respinto. Il tedesco ha detto che non aveva scartato dalla sua linea, che era stato Coe a picchiargli addosso. Come se avesse sbattuto contro II muro di una casa, in quanto a risultato. Wulbeck ha vinto in 1'47"21, non male dopo una mischia tanto confusa. I 200 metri senza Mennea hanno perso ogni Interesse. Ray ha vinto In un modesto 20"86 con Borzov che gli zampettava a rispettosa distanza. Terzo l'inglese d! colore Bennet con 21"87, davvero lo sprint europeo sta vivendo momenti grami. Ray sui 100 è avviato a dominare, ma per i 200 sembra davvero un po' troppo pesante e massiccio. Come nel giavellotto, i sovietici hanno avuto una bella reazione nel triplo: Piskulln ha vinto la gara con la prima prova a m 17,09, gli altri dietro a faticare. Un modesto 16,32 ha consentito al finnico Kuijasarvi di conquistare il secondo posto. Piapan, sostituto dell'indisposto Mazzuccato, ultimo a 15,82. Il pubblico finlandese, che meritava bene una soddisfazione, si è sfogato finalmente applaudendo Markku Tuokko, Il quale ha vinto II disco con m 67,06, record nazionale. II bilancio finale è di otto vittorie Individuali dei tedeschi Est contro cinque del tedeschi Ovest. Agli altri le briciole, a noi nemmeno quelle. La febbre di Mennea ci ha rovinato davvero la giornata. Bruno Perucca Questi i risultati Gare maschili ASTA: 1. Kozakiewicz (Poi.) m 5,60; 2. Kalliomaki (Fini.) 5,35; 3. Lohre (Germ. Occ.) 5,30; 6. Dionisi (It.) 5,25. M 200: 1. Ray (Germania Est) 20"86; 2. Borzov (Urss) 21"10; 3. Bennet (Gb) 21"27; 6. Caravan! (It.) 21"65. M 110 OST.: 1. Munkelt (Germ. Est) 13"37; 2. Pusty (Poi.) 13"60; 3. Perevertsev (Urss) 13"63; 6. Buttari (It.) 14"18. M 800: 1. Wuelbeck (Germ. Occ.) I'47"21; 2. Beyer (Germ. Est) 1'47"29; 3. Marajo (Fr.) 1'47"61; 8. Ferrerò (It.) 1"48"80. M 3000 SIEPI: 1. Kars (Germ. Occ.) 8'27"87; 2. Baumgartl (Germania Est) 8'31"53; 3. Kantanen (Fini.) 8'33"27; 5. Fava (It.) 8'37"06. M 5000: 1. Rose (Gb) 13'27"84; 2. Sellile (Urss) 13'29"20; 3. Fleschen (Germ. Occ.) 13'29"44; 7. Zarcone (It.) 13'50"41. SALTO TRIPLO: 1. Piskouline (Urss) m 17,09; 2. Kukaarvi (Fini.) 16,32; 3. Biskupski (Poi.) 16,19; 8. Piapan (It.) 15,82. GIAVELLOTTO: 1. Grebnev (Urss) m 87,18; 2. Hovinnen (Fini.) 84,06; 3. Bielczyk (Poi.) 79,62; 8. Marchetti (It.) 66,64. DISCO: 1. Tuokko (Fini.) m 67,06; 2. Schmidt (Germ. Occ.) 66,86; 3. Vikor (Urss) 61,50; 6. Simeon 57,98. STAFFETTA 4x400: 1. Germania Occ. (Krieg, Schmid, Hofmeister, Hermann) 3'02"66; 2. Germania Est 3'03"23; 3. Polonia 3'03"83; 8. italia (Malinverni, Tozzi, Zanlni, Di Guida) 3'09"07. CLASSIFICA FINALE: 1. Germania Est p. 123; 2. Germania Occ. 110; 3. Urss 99; 4. Gran Bretagna 93; 5. Polonia 91; 6. Finlandia 82; 7. Francia 68; 8. Italia 52. Gare femminili M 100 OST.: 1. Klier (Germ. Est) 12"83; 2. Lebedeva (Urss) 13" e 08; 3. Nowakowska (Poi.) 13"29. M 200 PIANI: 1. Szewinska (Poi.) 22"71; 2. Lannaman (Gb) 22"83; 3. Eckert (Germ. Est) 22"99. M 1500: 1. Kazankina (Urss) 4'04"35; 2. Bruns (Germ. Est) 4'04"52; 3. Marasescu (Rom.) 4'05"08. PESO: 1. Slupìanek (Germ. Est) m 21,20; 2. Wilms (Germ. Occ.) 20,01; 3. Kravltchevskaia (Urss) 19,76. M 3000: 1. Bragina (Urss) 8'49"86; 2. Puica (Rom.) 8'50"96; 3. Meinel (Germ. Est) 8'53"91. LUNGO: 1. Kunzel (Germ. Est) m 6,76; 2. Striezel (Germ. Occ.) 6,39; 3. Reeve (Gb) 6,35. ALTO: 1. Ackermann (Germ. Est) m 1,97 (primato mondiale); 2. Holzpfel (Germ. Occ.) 1,88; 3. Popa 1,84. STAFFETTA 4x400: 1. Germ. Est (Popp, Krug, Brehmer, Koch) 3'23"70; 2. Urss 3'26"62; 3. Polonia 3'27"76. CLASSIFICA FINALE: 1. Germania Est p. 114: 2. Urss 93; 3. Gran Bretagna 67; 4. Germania Occ. 67; 5. Polonia 57; 6. Romania 54; 7. Bulgaria 52; 8. Finlandia 35. C. e/. M., escluso Fava Helsinki, 14 agosto, (b. p.) Niente Coppa del Mondo per Franco Fava. Sconfitto nei diecimila, l'azzurro ha saputo che i selezionatori faranno gareggiare a Duesseldorf l'olandese Hermess ed ha quindi deciso di protrarre la data del rientro in Italia per partecipare martedì ad una gara qui ad Helsinki e quindi dirigersi a Sofia per gareggiare all'Universiade. Si è appreso infine che II polacco Kozekiewiz ha già firmato il contratto per partecipare il 27 I settembre ad una gara di salto | con l'asta in programma a Roi vereto. Helsinki. L'inglese Rose irresistibile vincitore nei 5000 (Tel.)