La finale della Davis è più vicina

La finale della Davis è più vicina L'Italia, grazie alla vittoria nel doppio, conduce per 2 a 1 sulla Spagna La finale della Davis è più vicina Panatta e Bertolucci hanno superato Higueras e Munoz per 6-4, 7-5, 6-4 - I due azzurri, pur non giocando al massimo, non hanno dovuto faticare troppo - Oggi ultimi due singolari e Barazzutti potrebbe ottenere subito il punto decisivo contro Orantes - Tv diretta (2°) ore 14, (Dal nostro inviato speciale) Barcellona, 31 luglio. E anche il punto del doppio è in carniere per gli azzurri. Il match sulla carta più facile dato che il tandem italiano, pur non molto allenato come quest'anno, è sempre una coppia che in Coppa Davis ha subito due sole sconfitte: quella logica contro i sudafricani Hewitt e McMillan e quella a sorpresa di Wimbledon lo scorso anno contro i fratelli Lloyd dopo aver avuto però a disposizione due match-points per chiudere la partita a proprio favore in tre soli sets. Così Panatta e Bertolucci, in quasi due ore di gioco, hanno prevalso sul tandem spagnolo in tre sets con il punteggio di 6-4, 7-5, 6-4, portando l'Italia in vantaggio per 2-1 alla vigilia della giornata conclusiva di domani che vedrà la disputa degli ultimi due decisivi singolari tra Barazzutti e Orantes e quindi Panatta e Higueras in questa finale del gruppo B della zona europea. Se per \i. coppia azzurra non c'erano problemi di formazione, se non qualche preoccupazione per un indolenzimento alla schiena di Bertolucci, la formazione spagnola è stata partorita dopo una nottata di perplessità e di dubbi, risolti solo in mattinata dalla «troika» che sovrintende all'equipe iberica, composta dal capitano non giocatore Coudor, dall'ex-capitano Bartroli e dall'allenatore Gimeno. E' stato cosi sacrificato Orantes sotto la spinta delle emozioni popolari che avevano decretato il «kaputt» di Manolo, quasi che la sconfitta subita con Panatta fosse avvenuta all'insegna della codardia. Quindi Higueras, idolo locale del momento, con Antonio Munoz sperando che ripetessero la vittoria riportata due anni fa sul tandem azzurro in un torneo statunitense, dimenticando che in quell'occassione Paolone Bertolucci era stato preso da inequivocabile «spleen spaghettifero» e aveva già prenotato il volo di ritorno in Italia subito dopo la fine del match a sconfitta già programmata. Come precedenti Higueras e Munoz registravano poi una bella prestazione nel torneo di Hilvershum prima della recente trasferta in Ungheria di Coppa Davis. Un po' poco per impensierire il tandem azzurro, che pur non giocando al massimo ha sempre tenuto in pugno le redini dell'incontro con sufficiente tranquillità, anche se ha dovuto subire qualche patema nelle occasioni in cui Higueras, per ora baciato decisamente dalla buona sorte, sapeva inventare qualche colpo a sensazione o vedeva trasformarsi in punti vittoriosi alcuni errori corretti però dal nastro o dal legno che finivano col sorprendere e disorientare i due azzurri. Così il match, iniziato con il ritardo di circa mezz'ora per la solita pioggerella che continua ad alternarsi ad un pallido e debole sole, ha visto gli azzurri iniziare bene strappando il servizio a Munoz; ma poi era Panatta a perdere il proprio, addirittura a zero; i due azzurri successivamente miglioravano la carburazione e ottenuto il break nel settimo gioco su Higueras vincevano il set per 6-4 in 34 minuti, faticando solo quando Bertolucci andava al servizio per via di una battuta meno efficace del solito per il risentimento dolorifico alla schiena. Paolo serviva meno profondo, metteva a segno un minor numero di prime palle ed arrivava poi in ritardo alla con¬ clusione, sbagliando qualche volée di troppo. Stesso inizio nel secondo set. «Break» iniziale su Higueras, questa volta subito replicato su Bertolucci. Poi il gioco rispettava la regola dei servizi, con gli spagnoli aiutati in numerose situazioni dalla buona sorte. Ma quando Munoz perdeva il proprio servizio all'undicesimo gioco grazie a una bella risposta di diritto di Panatta, il set era appannaggio degli azzurri per 7-5 in 39 minuti. Nel terzo set gli azzurri sembravano rilassarsi. Gli spagnoli andavano 2-0 strappando il servizio a Bertolucci, e subito l'ambiente si riscaldava, si cercava di buttare il match sul piano della corrida. Il momento cruciale era nel terzo game con Munoz al servizio. Sulla palla break a favore degli azzurri, un palleggio degli spagnoli a fondo campo oltrepassava la linea di fondo. Gli azzurri erano quasi fermi, ma non arrivando il segnale di «out» alzavano un lob con Bertolucci e poi restavano fermi sul seguente smash di Munoz. Bertolucci segnava subito con la racchetta l'area d'impatto del colpo fuori campo. Il giudice-arbitro, l'australiano Bob Howe si alzava dalla sua sedia e andava a constatare decretando la palla fuori ed assegnando il gioco agli italiani. Scoppiava la bagarre. Couder e Gimeno, il primo replicando al giudice-arbitro e il secondo aizzando la folla, impedivano che il gioco riprendesse. Il pubblico imprecava agitando fazzoletti bianchi in segno di scherno verso gli italiani. Ma Bob Howe era irremovibile. Si riprendeva così solo dopo cinque minuti di pausa, quando Higueras chiedeva al pubblico di fare silenzio. Così Panatta restituiva fra clamori il punto agli avversari nel game successivo. Ma poi gli azzurri stringe- vano i denti e strappavano la battuta a Higueras. Era drammatico il sesto gioco ] con Bertolucci che faticava a servire, commetteva due doppi falli e così gli azzurri prima di andare al 3 pari erano costretti ad annullare ben cinque palle «break» agli avversari. Ma poi arrivava il pareggio. Sul tre pari e sulle ali dello scampato pericolo ecco il decisivo break sempre su Higueras nel nono gioco. Andava al servizio Bertolucci ed era subito 40-0 per gli azzurri. Tre match-points consecutivi. Ma gli spagnoli li annullavano tutt'e tre (rovescio fuori di Paolone, volée vincente di Higueras, un doppio fallo di battuta). Gli azzurri ottenevano il quarto punto-partita. Ma gli spagnoli protestavano. Asserivano che la battuta di Bertolucci aveva toccato il nastro della rete. Il giudice di «let» non aveva notato nulla. Bob Howe, insultato da Couder, non aveva motivo così di mutare il verdetto e con uno smash vincente di Panatta gli azzurri chiudevano vittoriosi rincontro in 46 minuti, mentre dagli spalti piovevano sul campo cuscini. I giudici di linea sono stati in complesso più che oculati. Bob Howe oggi è diavuto intervenire una sola volta e a ragione; la seconda, quando gli spagnoli hanno chiesto il «let», non ha potuto accontentarli non avendo notato irregolarità personalmente e non avendo la possibilità di constatarlo com'era avvenuto nel precedente intervento. L'unica preoccupazione questa sera è che il clima teso ed esasperato creato oggi possa avere ripercussioni sul regolare svolgimento dei due ultimi singolari di domani. Rino Cacioppo Panatta-Bertolucci battono Higueras-Munoz 6-4, 7-5, 6-4. Oggi, con inizio alle ore 14,30 (tv in diretta sul secondo canale): Orantes-Barazzutti; a seguire Higueras-Panatta.

Luoghi citati: Barcellona, Italia, Spagna, Ungheria