ItaIia a sorpresa, l'Olanda è beffata

ItaIia a sorpresa, l'Olanda è beffata Baseball: nell'ultima sfida gli azzurri salvano il titolo europeo ItaIia a sorpresa, l'Olanda è beffata Decisivo l'1-O della 5 (Dal nostro Inviato speciale) Amsterdam, 31 luglio. L'Italia si è riconfermata campione d'Europa di baseball superando con un finale semplicemente tremendo l'Olanda, infliggendole tre sconfitte consecutive: dopo le due vittorie iniziali gli arancioni si sentivano già proprietari di un titolo che in passato era di loro esclusiva appartenenza ma non avevano fatto i conti con l'orgoglio dell'armata azzurra e soprattutto con I nostri lanciatori. Ieri sera era stato il turno di Scerrato e di Raffaele, oggi è toccato dapprima a Romano ma soprattutto al novarese Landuccl, autentico • eroe ■ di questo clamoroso sprint. L'oriundo di Novara, aggregato all'ultimo momento alla spedizione In Olanda con scarsa convinzione nonostante le sue buone medie, ha bloccato oggi le temibili mazze olandesi con una progressione notevole, a conferma della sua classe e del suo stato di forma: salito sul « mound • alla terza ripresa, quando il pun tegglo era sullo 0 a 0, ha preso in pugno la difesa italiana e al pari di Romano non ha concesso alcuna battuta valida all'Olanda. Per gli amanti della statistica del baseball questo dato è sciupìi cernente clamoroso: nella lunga storia di questo sport non era mai successo agli olandesi di restare -! bocca asciutta nel corso di una □artita, soprattutto se contava per il titolo europeo e se di fronte o'era l'Italia. Il ■ caricamento . tutto particolare di Landuccl — che solleva la gamba e poi copre col corpo guanto e pallina, impedendone la visuale al battitore — ha provocato le proteste dei tecnici olan desi che chiedevano II - boik ». cioè la base gratis per II battitore e l'avanzamento del corridore in ba se. Landuccl Invece tira in modo regolare: semmai erano i batti- ITALIA: Bernicchia (Tranquillo) Luciani (Corradi), Spica, Alfieri, Landuccl, Ciccone, Orrizzi, Varriale, Romano. OLANDA: Sievel, Hageman (Zchuschen), Maat, Richardson, Troeman, Horeman, Eijgendal, Wedman (Volkerijk), Ronnenbergh (Haaga). Arbitri: Vermeulen, Grlmoldi, Hout, Hardies. LANCIATORI: Romano 2 RL, 0 BV, 2 BB, 1 SO; Landuccl 7 RL, 0 BV, 2 BB, 5 SO; Ronnenbergh 4.1 RL, 5 BV. 3 BB, 2 SO; Haage 5.2 RL, 2 BV, 2 BB. 4 SO. FINALI 1" e 2° POSTO: Olanda-Italia 6-5; Olanda-Italia 2-1; Italia-Olanda 7-4; Italia-Olanda 4-1: Italia-Olanda 1-0. CLASSIFICA FINALE Italia 5 3 2 18 13 600 Olanda 5 2 3 13 18 400 " e decisiva partita di finale - lina e l'Olanda. Sempre Alfieri e Landucci hanno chiuso con le medie migliori (500) seguiti da Spica ed Orrizzi (333): Luciani, prima di uscire, era ancora a 1000. Da notare che Landucci è stato poi premiato come migliore battitore degli europei: gli hanno consegnato la medaglia d'onore del ministero della Cultura: miglior lan¬ tori olandesi che andavano... cani blati. ma in questo momento i no ;tn cari nemici non possono dare di più. Ebbene, il novarese (così si identifica lui stesso) ha con dotto la sua gara sul ritmo del l'uno-due-tre: vale a dire l'eliminazione quasi successiva dei battitori costringendoli a facili volate sul diamante o eliminandoli al piatto. Drammatica l'ultima ripresa con l'Italia costretta a difendersi e con l'Olanda proiettata col turno buono alla battuta: Zshuschen. un antil lano, sostituiva Hageman ma ve niva eliminato al volo da Varriale. Maat veniva messo fuori causa da una presa volante di Ciccone. quindi si presentava alla battuta il più forte degli antillani. Richardson. lori sera con un fuoricampo a basi vuote aveva conquistato l'unico punto dell'Olanda: se si fosse ripetuto, avrebbe pareggiato i conti costringendo l'Italia agli extra-innings. Un « boi », uno « strike », una palla spizzata quindi il caricamento deciso di Landuccl e Richardson, la stella del baseball antillano ed olandese, veniva messo > strike out » al piatto. L'Italia, dunque, per la seconda volta consecutiva e per la terza complessivamente, è campione d'Europa: ha superato lo choc per le due sconfitte iniziali e soprattutto ha ovviato con l'ottimo lavoro dei suoi tecnici (Ambrosioni, Montanini, Noce e Faraone) alle gravi assenze di Castelli, Miele e Colabello. Ha sfoderato la grinta giusta al momento opportuno cioè nella terza partita quando un nuovo successo olandese avrebbe por. tato automaticamente al trasferimento del titolo nel Paese dei tulipani: ha lavorato con intelligenza nella quarta gara, Imponendosi nella quinta ed ultima con una difesa quasi perfetta e con quello • zero valide - all'attivo dell'Olanda. Lo stadio di Haarlem, ripieno di folla, con la fase odierna rappresenta un'altra tappa fondamen tale nella storia del baseball italiano: gli oriundi e la regola delle tre partite in vigore dalle nostre parti, hanno dato ragione alla Federbaseball. La crisi olandese è nata proprio dal meccanismo pre disposto per questi campionati: le due partite di sabato, col peso delle due precedenti, ha messo k.o la nazione che aveva architettato la regola. Tornando alla partita, ricordiamo che il punto decisivo è stato fir mato da un parmigiano, Corradi, esponente della Germal, il più gio /ani: di questa Nazionale: lo ha realizzato nella quinta ripresa do ?o essere andato in base su erro e del centroesterno che non ha saputo bloccare una sua lunga bat tuta, ostacolato anche dal vento Poi Landucci. ancora lui. lo ha mandato ■ a casa ■ con un gran valido che ha fatto tremare la pal¬ - Grande prova della difesa che blocca clamorosamente i battitori ciatore è risultato l'olandese Haage, miglior giocatore complessivamente Ted Alfieri, il fuoricampista più forte ancora Alfieri. La classifica finale dei battitori vede in testa Landuccl (500), seguito da Spica (484), Alfieri (480). Luciani (444), Bernicchia (429) e soltanto sesto un belga, riemmerechts. Per trovare un olandese. bisogna risalire al nono posto: lo precede anche il ■ baby » Corradi. insomma, un autentico trionfo azzurro dovuto non soltanto agli oriundi — che mai come in questa circostanza hanno saputo sfoderare una grinta latina — ma anche, se non soprattutto, ai giocatori nostrani. Giorgio Gandolfi