In guerra Comune di Settimo 93 aziende che devono sloggiare

In guerra Comune di Settimo 93 aziende che devono sloggiare Il piano regolatore vuole utilizzare le loro aree In guerra Comune di Settimo 93 aziende che devono sloggiare Tra esse Farmitalia, Cravetto e Ferrerò - Danno lavoro complessivamente a 3700 persone, un quinto degli occupati nella zona - Cominciano ad arrivare i ricorsi Se non è guerra, poco ci manca. Da una parte il Comune di Settimo, dall'altra le novantatré aziende del centro cittadino che il nuovo piano regolatore vuol trasferire alla periferia, « per recuperare — dice l'assessore all'Urbanistica Rivoira — ad un uso sociale un insieme di aree ricostruendo così un ambiente urbano equilibrato, ove gli abitanti abbiano non troppo lontano i servizi necessari alla vita civile ». Una scelta nello stesso tempo politica e sindacale (il piano boccia nuovi grossi insediamenti industriali per non ampliare i posti di lavoro al Nord) che gli imprenditori considerano «punitiva» nei loro confronti. «Il piano regolatore deve essere quindi rimeditato e rivisto — dice l'ing. Claudio Boccardo, dirigente della Sicma e presidente dei giovani industriali del Piemonte — per non soffocare le possibilità dell'apparato produttivo, evitando così gravi ripercussioni sull'economia e i livelli occupazionali della nostra città ». Un problema grosso perché le novantatré aziende a cui il Comune ha dichiarato l'ostracismo occupano 3700 persone (il 20 per cento della forza lavoro di Settimo), di cui 2400 nelle industrie maggiori (Farmitalia, Ferrerò, Cravetto) che al centro della città sono fonti di preoccupazioni (nessuno è ancora riuscito a dissipare il dubbio che l'azienda farmaceutica non sia una fabbrica pericolosa per le sostanze che usa). Farmitalia, Cravetto e Ferrerò hanno già fatto sapere che non accettano il trasferimento per gli oneri altissimi che questo comporterebbe (200 miliardi — si dice — per la sola fabbrica di medicinali), e d'accordo con le altre aziende hanno concordato una strategia comune per opporsi, sul piano giuridico, alle decisioni del Comune. Ricorsi in massa contro il piano regolatore, che prevede anche — altro vincolo che gl'industriali considerano negativo — il divieto immediato di qualsiasi ampliamento degli attuali impianti nelle novantatré aziende. La battaglia legale è già in atto perché dopo tre incontri con il sindaco Cravero sono piovuti in Comune i primi ricorsi, tra cui tutti quelli delle aziende maggiori. Per ora ce ne sono una ventina, ma il termine scade il 21 agosto. Che accadrà dopo? I ricorsi passeranno al vaglio del Consiglio comunale ai pri¬ mi di settembre. Difficile dire quanti saranno accolti o respinti. Di certo, intorno al caso Farmitalia sì riaccenderanno dure polemiche tra maggioranza di sinistra e opposizione perché sono in gioco quasi duemila posti di lavoro, visto che la Montedison anziché il trasferimento preferirebbe smantellare a poco a poco la fabbrica. «La nostra è una scelta — dice il sindaco — molto avanzata che compiamo senza massimalismo e con tutto il nostro senso di responsabilità, pronti a considerare tutte le legittime esigenze, senza mai dimenticare però quelle temperatura di ieri massima +19,6 minima +13,6 media +16,5 Rilevazioni del Servizio meteorologico dell'Aeronautica militare di Caselle alle ore 20: pressione a livello del mare 1005 mb; umidità 88%. Cielo nuvoloso. Temperatura massima +19,5; minima +13,5; media +16,5. Previsioni: cielo irregolarmente nuvoloso con isolate precipitazioni. Venti deboli. Visibilità buona. Temperatura in aumento. della comunità». E' un tentativo di incontro a mezza strada? Lo si saprà tra un mese in Consiglio. L'Unione industriale, a nome delle sue associate, ha inviato in Comune una relazione di sei cartelle che, dopo alcune osservazioni positive al piano regolatore «quale momento di controllo, attuazione e gestione della politica territoriale» insieme alla riduzione della superficie complessiva destinata alle attività industriali, avanza pesanti critiche. «Non è possibile — dice il documento — non tener conto che alcune di queste aziende (Farmitalia, Cravetto, Ferrerò e Sicma: n.d.r.) hanno in corso programmi di ristrutturazione per il miglioramento sia della produzione che dei posti di lavoro, approvati dal Comune, e per la realizzazione dei quali hanno già impiegato ingenti capitali che andrebbero sprecati». Gl'industriali avanzano una serie di richieste: le più importanti sono quelle di differire l'attuazione del piano nel tempo per permettere ancora ristrutturazioni e ampliamenti degli impianti e di elevare il rapporto di superficie coperta dall'attuale un terzo al 60 per cento. Piero Galasco

Persone citate: Claudio Boccardo, Cravero, Cravetto, Piero Galasco, Rivoira

Luoghi citati: Comune Di Settimo, Piemonte