Mino a picco, Ferrari super di Cristiano Chiavegato

Mino a picco, Ferrari super Misano, il "vecchio,, campione in crisi, il giovane si conferma Mino a picco, Ferrari super Agostini (5° nella 500) si ritira nella 350 - In questa classe Virginio autore di una bellissima gara (insieme con Bonera) - Vittorie di Lazzarini, Pileri, Bianchi ed Ekerold nelle altre corse - Due incidenti (Dal nostro Inviato speciale) Mlsano Adriatico, 17 luglio. Virginio Ferrari mantiene le promesse. Indicato da molti come il giovane più valido delle nuove leve del motociclismo, il pilota lombardo ha vinto oggi la prima gara Importante della vita. La sua non è stata unescalatlon bruciante, un'esplosione improvvisa ma piuttosto una continua progressione, un arricchirsi di esperienze e di capacità tecniche dopo un equilibrato sondaggio delle proprie possibilità e del propri limiti. E' stato uno del migliori junlores nelle gare di durata con la Ducati, è passato all'Harley 250 alla Paton 500 ed è approdato in una squadra che gli ha dato la possibilità di avere una moto competitiva nella massima cilindrata, la 'mezzolitro». Il passaggio al team Gallina, sponsorizzato dall'olio Fiat e dalla Nava, gli ha permesso quel salto di qualità che l'ha lanciato fra i migliori piloti Italiani. Un po' per sfortuna, un po' per inesperienza, gli mancava soltanto la controprova della vittoria, ottenuta oggi, ov- vlamente nella classe 500, in una gara che è stata entusiasmante e che ha avuto diversi protagonisti all'altezza della situazione. Ferrari con I suoi 24 anni (vive all'Idroscalo di Milano, dove suo padre gestisce un locale), si è trovato in prima fila, insieme a big come Agostini, Lucchinelli, Bonera e il sudafricano North. Ferrari dapprima ha ingaggiato, partendo fulmineo in testa, un duello da brivido con Marco Lucchinelli, Il più scatenato di tutti. Il pilota di La Spezia, facendo 'numeri» impressionanti, è riuscito a passare al comando al quarto giro, ma in quello successivo non è più transitato. Tradito forse dall'eccessiva foga, Lucchinelli è scivolato sulla pista, rimanendo illeso, ed ha lasciato spazio al suoi inseguitori, non prima però di avere eguagliate li record di Misano che gli appartiene in 1'24" alla media di oltre 149 chilometri orari, il che non è poco su un circuito difficile e tortuoso come quello di Santamonlca. Della caduta dello spezzino ha approfittato Alan North, che si è Inserito in prima posizione, ma la sua supremazia è durata ben poco. Solo per tre giri Ferrari l'ha lasciato al comando, poi, con una staccata da una marcia in più, l'ha piantato in asso. Da quel momento North è rimasto Incollato alla ruota dell'Italiano, rischiando l'impossibile, cercando di riprendere le redini della gara in ogni curva, a ogni accelerazione. Ma Ferrari gli ha risposto botta su botta e soprattutto non ha ceduto alla tensione. La corsa delle 500 non ha riservato soltanto questo: forse doveva essere il grande giorno del team Olio Fiat-Nava. Anche un compa-J gno di squadra di Ferrari, il monzese Gianfranco Bonera, ex Mv ed ex Harley, è stato uno dei protagonisti. Bonera ha ripreso fiducia in sé. Si sente seguito, non responsabilizzato all'eccesso e finalmente ha ritrovato la sua classe. Partito bene, in quarta posizione, al primo giro è rimasto vittima di un singolare inconveniente: sul rettilineo opposto alle tribune, spinto da un buon vento favorevole alle spalle, si è trovato lungo in curva ed è uscito di strada. Ha potuto riprendere immediatamente ma in diciottesima posizione. Giro su giro Gianfranco ha date spettacolo per recuperare, ottenendo anche lui un passaggio più veloce uguale a quello di Lucchinelli. Ha duellato con gente come Il francese Estrosi, Agostini, lo svizzero Coulon, poi si è riportato sotto i primi. Ha superato anche North, che seguiva Ferrari, e ha affiancato il compagno di squadra. | Purtroppo, nella 'bagarre- finale è stato superato dal sudafricano. Rimane per Bonera un bilancio positivo, la certezza di essere tornato quello dei tempi che lo avevano fatto andare alla Mv Agusta. Bisogna anche dire che Bonera e Ferrari hanno in questo momento nelle mani due moto eccezionali: due Suzuckl quattro cilindri che vanno come il vento e dimostrano una potenza spaventosa. Resta da dire dei «big»: il rientro di Cecotto è stato assai poco brillante. Dopo essersi ritirato nella 350 perché la sua moto, dotata di un pneumatico troppo basso, toccava sotto (è stato in testa per cinque girl), l'Italo-venzuelano è uscito di scena anche nella 250 per noie al motore. Ma si vede chiaramente che Johnny ha bisogno di tranquillità, di ritrovare se stesso. Forst vive nell'incubo di cadere ancora: comunque è troppo nervoso, litiga col suoi meccanici ed anche, bruscamente, con la fidanzata. E' difficile ricominciare E che dire di Agostini? Lui, Mino, parla di sfortuna. Nella 350 si è ritirato (raccogliendo In moto il fratello Fellcino che è caduto mentre era in testa), perché ha avvertito un Indurimento dell'albero motore. Nella 500 gli si è staccato il terminale di un tubo di espansione ed ha avuto un calo di potenza che lo ha portato al quinto posto In classifica. Le sue partenze però sono sempre scarse (ultimo nella prima gara e male nella seconda) e non ci sembra di scorgere In lui né grinta né spericolatezza. A parte la vittoria di Ferrari nella 500, la giornata ha registrato un successo del sudafricano Ekerold nella 350 davanti al bravissimo Lega, che non ha voluto rischiare per non perdere i punti di campionato e le scontate ma sempre spettacolari vittorie di Pileri nella 250, davanti a Villa, di Bianchi nella 125 e di Lazzarini nella 50. Ci sono state diverse cadute, un paio delle quali con conseguenze abbastanza gravi. Nella 125 è piombato a terra il torinese Ermanno Giuliano, che ha riportato la frattura della scapola sinistra. Salvatore Milano, nella stessa classe, ha avuto meno fortuna: è ricoverato all'ospedale di Pesaro con una lieve commozione cerebrale e la frattura della spalla sinistra. Cristiano Chiavegato

Luoghi citati: La Spezia, Milano