Arcidiacono sciabola di bronzo

Arcidiacono sciabola di bronzo Titolo al magiaro Gerevich davanti al sovietico Nazlymov Arcidiacono sciabola di bronzo Ottima prova del catanese che fino all'ultimo è rimasto in corsa per la vittoria iridata - Quinto posto per Maffei (Nostro servizio particolare) Buenos Aires, 17 luglio. Dopo Carlo Montano — che grazie al terso posto ha conquistato la Coppa del Mondo di fioretto — anche Angelo Arcidiacono ha vinto una medaglia di bromo nella prova individuale di sciabola ai Campionati del Mondo in corso di svolgimento in Argentina. L'altro azzurro finalista, Michele Maffei — che si era aggiudicato il titolo iridato nel 1971 a Vienna — è finito al quinto posto della classifica finale che ha visto prevalere l'ungherese Pai Gerevich dopo un appassionante spareggio con Nazlymov, ultimo rimasto della vecchia guardia sovietica dopo l'arresto per contrabbando d'oro di Sidiak e l'infortunio che ha bloccato l'olimpionico di Montreal, Krovopouskov. La finale che vedeva impegnati due ungheresi (Gerevich e Gedeovari), due sovietici (Nazlymov e Bajenov) e due i'.aliani (Arcidiacono e Maffei) è stata di alto valore spettacolare e tecnico. A dar vita al primo assalto sono stati proprio i due azzurri e subito il ventitreenne Arcidiacono ha confermato la sua buona vena battendo il romano, ancora una volta vicino al grande successo ed ancora una volta stranamente impacciato, quasi timoroso, nonostante la sua preparazione fosse stata assai accurata. Arcidiacono, dopo aver sconfitto Maffei, perdeva a sua volta con il sovietico Nazlymov, ma si riprendeva bene superando nettamente sia Gedeovari (per 5 a 3), sia Bajenov (per 5-0). Quindi, nell'ultimo assalto, all'azzurro toccava affrontare Gerevich con una posta in palio altissima: il vincitore infatti era certo di poter, almeno, spareggiare per il titolo iridato. Ed a questo punto la maggior esperienza dell'ungherese finiva per aver ragione della coraggiosa aggressività del giovane azzurro che perdeva per 5 a 2. Ma le emozioni per i tecnici italiani non erano ancora esaurite. L'ultimo assalto vedeva infatti di fronte Maffei e Nazlymov con la prospettiva che, in caso di successo dell'italiano. Arcidiacono sarebbe risultato secondo nella classifica finale. Il combattimento procedeva su un piano di grande equilibrio e fatalmente si giungeva al quattro pari. A questo punto c'è stata anche una lunghissima discussione con proteste delle due delegazioni per una stoccata che la giuria ha ritenuto opportuno non assegnare. Quindi la botta decisiva, dopo oltre un minuto di studio, che permetteva a Nazlymov di superare Arcidiacono in classifica ed anche di spareggiare con Gerevich per il titolo. L'ungherese, comunque, batteva — come aveva già fatto nel girone finale — Nazlymov per 5 a 4 laureandosi campione del mondo. r. s. Classifica finale: 1) Gerevich (Ung.) 4 vittorie, dopo spareggio; 2) Nazlymov (Urss) 4 vittorie, dopo spareggio; 3) Arcidiacono (It.) 3 vitt.; 4) Gedeovari (Ungh.) 3 vitt.; 5) Maffei (It.) 1 vitt.; 6) Bajenov (Urss) 0 vittorie. catanese Arcidiacono, medaglia di bronzo della sciabola

Luoghi citati: Argentina, Buenos Aires, Montreal, Urss, Vienna