L'Urss agli Usa: "Non saremo inerti di fronte al riarmo"

L'Urss agli Usa: "Non saremo inerti di fronte al riarmo"Duro attacco della Tass per Cruise e bomba-N L'Urss agli Usa: "Non saremo inerti di fronte al riarmo" Mosca, 10 luglio. L'Unione Sovietica non rimarrà inerte di fronte alla rinnovata corsa agli armamenti degli Stati Uniti. E' questa la sostanza di un intervento di Valentin Zorin influente commentatore di politica estera della radio e televisione russa, ripreso stamane dalla Tass. « Non permetteremo agli americani — afferma Zorin — di avvantaggiarsi e di sopravanzarci sul piano militare con la costruzione del missile Cruise, della bomba al neutrone, dei nuovi missili Trident per sottomarini a propulsione nucleare, e delle testate nucleari contraddistinte con la sigla MK12 A». La presa di posizione del giornalista, avallata dalla Tass, costituisce una novità nell'atteggiamento assunto fino ad oggi dal Cremlino. I dirigenti sovietici si erano infatti limitati a condannare duramente la decisione di Washington di collaudare la bomba al neutrone e di procedere nella costruzione del missile Cruise senza però parlare di eventuali rappresaglie. Mosca aveva anzi dato l'impressione di voler prendere le distanze dall'amministrazione Carter e di accreditare la tesi secondo cui soltanto gli Stati Uniti sarebbero stati colpevoli di una corsa al riarmo e quindi dell'eventuale fallimento dei colloqui Salt. Con il commento odierno di Zorin, invece, alla condanna si unisce anche una velata minaccia. « E' notorio che qualsiasi azione è portatrice di una reazione di egual forza — scrive — e la regola è tanto più valida tenuto conto del fatto che l'Unione Sovietica ha tutti i mezzi — scientifici, tecnici, economici e materiali — per creare strumenti adeguati capaci di difenderne la sicurezza». Aggiunge: «A questo punto non è forse chiaro che i tentativi del Pentagono di conquistare la superiorità militare non sono altro che una mera illusione? ». «L'Unione Sovietica — conclude la Tass — non mira alla conquista di una superiorità del genere ma non permetterà mai che siano gli americani ad avvantaggiarsi». Alla politica di Carter in tema di riarmo e alle sue riper¬ cussioni negative sui rapporti tra Mosca e Washington, dedica un suo articolo anche il settimanale di politica internazionale della Pravda, l'organo del partito comunista sovietico. «L'amministrazione Carter sta gettando via anni di progresso nei rapporti russo-americani — si afferma —. Il rafforzamento del disposi- tivo bellico statunitense è motivo di rinnovata ansia e preoccupazione in quei circoli che affrontano, da posizione realistica, il problema dei rapporti tra Washington e Mosca. Gli Stati Uniti fanno sì che ci si dimentichi delle buone cose che sono state ottenute a prezzo di tanto impegno». Secondo la Pravda la decisione di Carter di rinunciare alla costruzione del superbombardiere B-l e il tentativo di contrabbandare il provvedimento come un passo verso la distensione non riescono a nascondere una realtà che è ben diversa. «Siamo di fronte ad una nuova corsa agli armamenti che non dà certo impulso a uno sviluppo costruttivo dei rapporti tra gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica», afferma il giornale. L'organo del pcus ripete sostanzialmente quanto aveva scritto ieri, per la Tass, Yuri Kornilov, una delle più note firme dell'Unione Sovietica. «La costruzione di questo ordigno pone gravi interrogativi di ordine morale sull'impegno dell'amministrazione Carter in difesa della pace internazionale e dei diritti dell'uomo. Non c'è dubbio che dalla visita compiuta in marzo a Mosca dal Segretario di Stato americano Cyrus Vance ad oggi, l'atmosfera nella quale le parti operano in vista della firma di un nuovo accordo Salt è peggiorata», conclude il giornale. (Apj

Persone citate: Cruise, Cyrus Vance, Valentin Zorin, Yuri Kornilov, Zorin