Il fastista Graziani forse sarà espulso di Mario Ciriello

Il fastista Graziani forse sarà espulso Arrestato in Inghilterra Il fastista Graziani forse sarà espulso (Dal nostro corrispondente) Londra, 10 luglio. La lunga fuga di Clemente Graziani si è conclusa in Inghilterra. Come Sandro Saccucci, anche questo esponente del neo-fascismo italiano aveva cercato rifugio proprio in quest'isola che del fascismo è sempre stata l'antitesi. Arrestato venerdì, su richiesta della polizia italiana, il cinquantaduenne fondatore di «Avanguardia nazionale» è adesso in una cella del carcere londinese di Pentonville. Per la nostra giustizia, Graziani è tra i mandanti dell'assassinio del giudice Occorsio, assassinio la cui esecuzione fu affidata a Pier Luigi Concutelli. L'arresto è avvenuto in un modesto appartamento di Brandford Road, nella parte meridionale di Londra. Le pochissime informazioni disponibili sono quelle giunte da Roma. Come sua consuetudine, Scotland Yard si limita a confermare l'operazione, ma non fornisce alcun ragguaglio. Ieri, sabato, il prigioniero veniva condotto dinanzi ad un magistrato (nella stessa angusta aula dove comparve Saccucci, al tribunale di Bow Street, dinanzi al teatro dell'Opera, il Covent Garden) e il magistrato ne autorizzava la detenzione. Con ogni probabilità, il prigioniero ricomparirà tra qualche giorno nella medesima aula, e si avrà allora un'idea più precisa degli sviluppi giudiziari. Occorre ricordare che questi ordini di detenzione devono essere rinnovati settimanalmente dal giudice, in pubblica udienza: ed è in tali sedute che i difensori dell'imputato presentano le loro richieste. Qualcuno non esclude che il ministero degli Interni, invece di trattenere Graziani, lo espella nei prossimi giorni come «straniero indesiderabile». E' soltanto un'ipotesi, e occorre riferirla anche se non trova molto credito. In realtà, un'espulsione agevolerebbe forse il compito della nostra giustizia, ansiosa di mettere le mani su questo leader fascista. Le richieste d'estradizione incontrano notevoli difficoltà in Inghilterra, dove la prima preoccupazione della magistratura è quella di sottoporre l'istanza ad un vaglio severissimo. L'Italia ha anzi un record, perché nessuna sua richiesta ha mai avuto successo in quest'isola, e quasi sempre per vizio di forma, per quella che gli avvocati inglesi definiscono una «certa leggerezza» nella raccolta delle prove. Un Graziani espulso potrebbe essere acciuffato altrove: un Graziani «processato» potrebbe anche cavarsela. Ma tutto fa pensare che, come quello Saccucci, i! «caso Graziani» sarà esaminato dalla magistratura, e occorre pertanto che le nostre autorità affrontino il dibattito con la massima serietà. Nel «caso Saccucci», è vero, l'Italia dovette ritirare la sua richiesta di estradizione perché il neo-fascista aveva riacquistato la sua immunità parlamentare: ma non si può certo dire che, prima di quella decisione, le nostre iniziative legali svessero brillato per rapidità, coerenza e chiarezza. A complicare l'operazione vi sono questa volta due elementi: Graziani, a quanto pare, non avrebbe commesso il suo reato in Italia bensì in Spagna e sarebbe accusato | non di essere l'omicida ma il mandante. Occorrono quindi prove concrete, ancora più convincenti di quelle richieste per Saccucci, imputato di concorso in omicidio p in territorio italiano. Mario Ciriello

Luoghi citati: Inghilterra, Italia, Londra, Roma, Spagna