Grave pericolo di emorragia per gli intossicati di Seveso

Grave pericolo di emorragia per gli intossicati di Seveso Angosciosi dubbi a un anno dalla tragedia dell'Icmesa Grave pericolo di emorragia per gli intossicati di Seveso (Dal nostro inviato speciale) Seveso, 10 luglio. Quindici abitanti delle case Fanfani di Seveso, su sedici per i quali è stato possibile fare un confronto di analisi, risultano avere subito nell'ultimo mese una diminuzione molto consistente del numero di piastrine nel sangue: tre sono sotto le centomila, rischiano cioè emorragie spontanee o di non poter contenere quelle causate da eventuali ferite. Una signora, Anna Bergamonti, è a sessantamila, vicinissima al limite delle cinquantamila piastrine, al di sotto del quale il sangue non coagula e si verificano emorragie contenibili soltanto intervenendo con immediate trasfusioni. Il dato, che corrisponde alla percentuale terrificante del 94 per cento, è agghiacciante. Ad un anno esatto dall'esplosione all'interno dell'Icmesa, dopo aver visto verificarsi puntualmente tutte le ipotesi più drammatiche sulle conseguenze dell'inquinamento — ipotesi ?he i responsabili sanitari e politici della Regione avevano tentato di nascondere o di screditare definendole allarmistiche —, a un anno esatto, dopo aver visto l'inerzia più assoluta da parte degli organi preposti alla tutela della salute della lente, non si può non accogliere questa notizia come una nuova minaccia, ma più concreta, mortale, sugli abitanti di alcune zone inquinate. Perché questo confronto di analisi è stato fatto soltanto su 16 abitanti delle case Fanfani? Semplicemente perché i dati delle analisi sono stati elaborati male: non sono confrontabili. Duecento milioni buttati al vento. Massimo Musicco fa parte, come medico, del Comitato Scientifico Popolare di Seveso, cioè di una delle strutture non ufficiali che hanno lottato in questi dodici mesi perché a Seveso emergesse tutta la verità, e che è la fonte della maggior parte di notizie, risultate regolarmente attendibili, rimbalzate in tutti i giornali del mondo. «E' stato possibile — spiega — ottenere un confronto delle analisi d'i queste 16 persone proprio perché, dopo le analisi di giù-gno, in questi giorni abbiamo chiesto un raffronto con nuove analisi almeno su di loro. Bisogna notare che, oltre alle piastrine, è risultata anche una diminuzione dei globuli bianchi: questa fortunata- mente meno rilevante. Il dato della diminuzione dei globuli bianchì è anche contenuto nell'ultima relazione di Fara ( presidente della Commissio-ne medico-epidemiologica). C'è da augurarsi che il caso degli abitanti delle case Fan- fani non rifletta, in una codifica su tutti gli abitanti della zona, altre migliaia di situazioni analoghe. Sarebbe terribile». Che cosa fa nel frattempo la Regione? Il piano sanitario elaborato inizialmente non prevede visite per gli abitanti della zona B. Su 3586 visite pediatriche previste ne sono state effettuate 1791, su 1728 visite ai neonati, ne sono state effettuate 1148, su 4050 visite di gravidanza, ne risultano fatte 985, su 14 mila 250 controlli generali ne sono sta- persone sfollate che dovevano essere visitate, soltanto 624 hanno una cartella clinica, solo 447 hanno avuto due prelievi di sangue, solo 345 sono ti effettuati 1059. Delle 733 I stati visitati completamente, 156 hanno avuto una visita \ oculistica. I Sono alcuni dei dati emersi ! ieri ed oggi, nelle due giorna | te di lotta a Cesano Maderno , e Seveso. Al processo popola1 re, presso il cinema Italia di | cesano, hanno parlato molti scienziati, molti politici ed ha ! parlato anche la signora Ber- gamonti, ad una platea di cinquecento persone attente alle sue semplici parole. Le parole di una donna consapevole del rischio che sta vivendo. Ebbene nelle sue parole non c'era rabbia: il tono di voce pacato, espressioni quasi dolci, per concludere dicendo: «Ho paura». E' stata una testimosianza impressionante Anche questa mattina, nella manifestazione da Seveso a Cesano Maderno, non c'era rabbia nei volti della gente. Hanno sfilato soltanto un migliaio di persone, ma quasi ! tutti abitanti del posto: contadini con i trattori, gente anziana, con i volti segnati. I giovani con le bandiere rosse srotolate: nei loro slogan rabbiosi abbiamo sentito soprattutto determinazione. La gente di Seveso non lascia spazio al furore, ma non si arrende. Tra la gente di Seveso ha sfilato anche, con il suo piccolo cartello, Helgo Bran, uno studioso, biologo, rappresentante del Comitato Antinquinamento Nucleare della Germania Ovest: da mesi segue anche la vicenda di Seveso (nei prossimi giorni pubblicheremo una sua testimonianza) ed ha voluto dire alla i gente di Seveso che contro 1 l'inquinamento si può lottare, ; e vincere, I Salvatore Rotondo

Persone citate: Anna Bergamonti, Fanfani, Fara, Musicco, Salvatore Rotondo