Un esame europeo peri il Torino

Un esame europeo peri il Torino Ritorno dei granata al Comunale contro la Cecoslovacchia Un esame europeo peri il Torino "E' un test importante, dichiara Radice, contro chi detiene il titolo continentale. Un'occasione per valutare il rendimento della squadra" ■ Forfait di Caporale e Santin, Zaccarelli libero - Avversari in formazione sperimentale 'C'è attesa per questo Torino?' domanda Gigi Radice volgendo occhi curiosi verso I cronisti. Ed accompagna l'interrogativo con una considerazione: 'Stanno tornando dalle ferie, chissà se ai monti e sulla spiaggia hanno seguito il nostro lavoro-. Il Torino le vacanze le ha scordate da un mese. Prima Entrèves, poi il prato verde di Venarla, poi Ivrea, Vercelli, Genova ed Acqui. Stasera, la Cecoslovacchia. E' il ritorno del granata al Comunale dopo l'entusiasmante finale della scorsa stagione. La tintarella è quasi scomparsa, per far posto in queste settimane ad una preparazione serrata, alla confidenza col pallone. Ora è giunto il gran momento. Prima dell'avventura in Coppa Italia si sale di quota con l'appuntamento Internazionale che è ormai tradizione estiva. Quasi un sesto grado in parete. Le precedenti amichevoli hanno espresso pregi e difetti del football estivo. C'è chi va in condizione prima, chi ha bisogno di tempo per esprimersi su normali valori. Poi c'è da perfezionare l'intesa del collettivo. Schemi e tattiche che si mescolano con le chiacchiere e promesse dei campioni. Discorsi che girano sulla condizione, sull'intesa, su quel passaggio che non è ancora perfetto, sul ritmo che pareva una chimera e che Invece ha una dimensione nell'arco di qualche settimana. Stasera, per verificare il tutto, c'è la Cecoslovacchia. Una squadra che Radice conosce bene, avendola vista all'opera in Jugoslavia quando conquistò il titolo di campione d'Europa l'anno scorso. 'CI slamo preparati bene, con scrupolo per ben figurare contro un avversario di rango. Questo è un test che conta per noi e per loro Il Torino si presenta ai tifosi. CI Interessa dunque partire bene. E' Importante se si considera che quest'anno la strada da percorrere sarà lunga e difficile'. La squadra non sarà al completo. Malanni muscolari hanno messo fuori uso una schiera di liberi. Caporale, Santin, Masi, si limiteranno ad assistere al match dalla tribuna. Il ruolo sarà coperto da Zaccarelli. Nessun problema perché Renato ha ampiamente dimostrato di saperci fare con disinvoltura che è segno di classe. In porta Castellini che lascerà I guanti a Terraneo nella ripresa. E, dopo l'intervallo, ci sarà spazio anche per Gorin, Garritano e Plleggi. Tutti gli uomini a disposizione insomma per guardare attentamente ai loro progressi. I novanta minuti di Acqui hanno evidenziato confortanti passi in avanti. Davanti, d'accordo, c'era un avversario di peso dilettantistico, ma c'era anche un Torino che scorda gradatamente le incertezze iniziali. Molti uomini hanno la sufficienza in pagella. Salvador! già «rende» dietro, sale la spinta di Pat Sala a centrocampo, Pecci ha sveltito la manovra, Pulici fa di nuovo paura quando si avvicina alla porta. C'è invece, anche se Radice fa bene a prendere la difesa del giocatore, un Graziani che cerca la vera identità. E' solo una questione di tempo. La scioltezza nei movimenti verrà prima o poi da un fisico «più pesante » che ha bisogno di partite nelle gambe per far paura a qualsiasi stopper. Poi c'è Claudio Sala che non è tanto in un momento di vena poetica. Alle volte il passo si perde in dribbling insisronti, in personalismi che frenano l'offensiva. Cose normali che non preoccupano Radice. »/ ragazzi — spiega l'allenatore — vanno bene. In queste settimane li ho visti concentrati. E' tutta gente che sa che per andare avanti nel "mestiere" bisogna dedicare una bella fetta di interessi di vita: Parla mentre in campo Santin s'attarda per giochi «brasiliani» con il pallone, un po' deluso per non esserci a questa data. La Cecoslovacchia che l'anno scorso pareggiò (1-1) sempre al Comunale con la Juventus non vuole raccogliere altri fischi dopo una serie di esibizioni deludenti. Non vuole fare la fine dell'Ungheria. E' una squadra sperimentale (età media sui 25 anni) che guarda soprattutto al 21 settembre, a quella partita con la Scozia che dirà la verità sulla qualificazione ai mondiali argentini. Parecchi nomi in formazione figuravano in Jugoslavia. Qualcuno però si è ritirato, qualcuno è infortunato. C'è anche un commissario tecnico, Vaclav Jezek, ricoverato in un ospedale di Praga per un'operazione allo stomaco. Sulla panchina dunque la responsabilità è del giovane Venglos, affiancato da Voivoda. Ferruccio Cavaliere* TORINO: Castellini; Danova, Salvadorl; P. Sala, Mozzini, Zaccarelli; C. Sala, Pecci, Oraziani. Butti, Pulici. A disposizione: Terraneo, Gorin, Plleggi, Garritano. CECOSLOVACCHIA: Michailik; Pivarnik, Samek; Dvorak, Gogh, Dobias; Josza. Moder, Pollak, Masny, Gajdusek. A disposizione: Zlamal, Jurkemlk, Paurik, Kozak, Gallls. ARBITRO: Concila (ore 20,30).