I veloci (e riposanti) percorsi alternativi per evitare la monotonia delle autostrade di Sandro Chiaramonti

I veloci (e riposanti) percorsi alternativi per evitare la monotonia delle autostrade Scoprirete panorami nuovi e forse arriverete prima a casa I veloci (e riposanti) percorsi alternativi per evitare la monotonia delle autostrade (Dal nostro inviato speciale) Savona, 20 agosto. Da questa sera grande rientro verso le città del Nord: lunedì riaprono le maggiori aziende. Per Ferragosto gli automobilisti si sono dimostrati sufficientemente disciplinati, evitando ore e giorni di punta. Ingorghi, code, purtroppo anche incidenti, saranno inevitabili. La polizia stradale e i carabinieri raccomandano a tutti la massima prudenza: non sono le consuete parole di circostanza, ma una necessità inderogabile. Ai consigli di sempre (me- glio partire qualche minuto prima e nel cuore della notte, evitando il tardo pomeriggio, scelto dai più; i conducenti devono essere in buone condizioni psicofisiche, senza appesantirsi nel mangiare e bere; non sovraccaricare la vettura di bagagli; prestare la massima attenzione alla sistemazione dei bambini) se ne aggiunge un altro che può rivelarsi prezioso. Per tornare in Piemonte esistono magnifici, riposanti e talvolta anche più veloci «percorsi alternativi»; sono le strade dell'entroterra, che permettono di evitare i grandi ingorghi dell'autostrada, in particolare della Savona-Torino, che in queste circostanze si trasforma troppo spesso in una trappola mortale (quando si ricomincerà a parlare di raddoppio definitivo?). Le province di Savona e Imperia dispongono di una vasta rete di strade interne, che possono facilitare chi rientra dall'estremo ponente e dalle zone di Sanremo, Imperia, Alassio, Finale, Savona, Varazze. Molti scopriranno per la prima volta l'entroterra ligure, un patrimonio ancora intatto, magari anche un'idea per la prossima vacanza. E' possibile infatti trovare luoghi ideali per mangiare e bere bene (spendendo meno del solito), per fare uno spuntino o per riposarsi. Ma vediamo questi «percorsi alternativi», a partire da ponente. Il primo è quello del Colle di Tenda, già conosciuto; poi troviamo una strada che sale da Taggia (utile per chi provenga quindi da Sanremo), raggiunge Badalucco e Montalto Ligure, da dove, svoltando a destra, si prosegue per Pratipiani, S. Bernardo di Conio, Rezzo, Pieve di Teco, collegandosi poi alla statale del Col di Nava. Ricordate però che questo percorso è assai tortuoso, quasi da appassionati della montagna, mentre gli altri sono molto più scorrevoli e facili da percorrere. Da Imperia c'è appunto la statale del Colle di Nava (per Ormea - Garessio - Ceva), le altre «alternative» fanno invece capo alla provincia di Savona. Chi proviene dalla zona di Alassio - Laigueglia - Albenga può sfruttare la statale Albenga - Garessio, con possibilità, al bivio di Bareasi, di raggiungere Bardineto, Calizzano, e quindi di inserirsi sul¬ la statale 490 del Colle del Melogno, che porta a Bagnasco e Ceva. Salendo da Borghetto Santo Spirito si imbocca la provinciale per Toirano - Bardineto - Calizzano, da dove si può raggiungere il casello dell'autostrada a Millesimo (sono 25 chilometri) oppure la statale di Montezemolo - Belvedere delle Langhe. Da Calizzano si prosegue anche sulla statale 490 per Massimino Bagnasco - Ceva. La strada del Melogno si può prendere direttamente a Finale Ligure: si arriva a Calizzano e si hanno le stesse possibilità di scelta del percorso precedente. Prima della sommità del colle, in località Pian dei Corsi (dove c'è una base Nato) si può svoltare sulla provinciale per Osiglia e Pallare e, volendo, proseguire per Carcare. Due percorsi da Savona. Appunto quello del Colle di Cadibona e la provinciale, molto bella, per Montenotte (si passa da Santuario di Savona), con diramazione per Pontivrea e successivi inserimenti sulla statale 542 (Dego - Piana - Acqui) o sulla statale 334 di Sassello - Acqui Terme. Sandro Chiaramonti

Persone citate: Conio, Massimino Bagnasco, Melogno, Nava, Rezzo